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Autore: hamtara    16/07/2013    0 recensioni
(titolo provvisorio) storia scritta a quattro mani. Possono due semplici ragazze far cambiare due 'bad boys'?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Salve, il mio nome è Marley. Vivo a Londra con la mia migliore amica Bo. Abbiamo origini italiane,i nostri genitori sono appassionati di nomi stranieri, ecco spiegato il  perché dei nostri nomi. Ci siamo trasferite qui subito dopo aver compiuto 18 anni, e quando dico “subito dopo” intendo letteralmente. Infatti il giorno dopo eravamo già all’aeroporto, pronte per partire. In Italia ci sono altre nostre amiche che vengono a trovarci ogni tanto, e viceversa: Ilenia, Gaia e Carola.

Io e Bo siamo amiche da cinque anni ormai, siamo come sorelle. Lei è alta, ma un po’ più bassa di me; il colore dei suoi capelli si avvicina molto al colore dell’oro e poggiano le loro morbide punte quasi sul suo sedere; sono davvero lunghissimi! Questo è un particolare che ci accomuna, amiamo i capelli lunghi, è quasi sacro per noi; lei è bellissima ma  non ci crede, e per questo litighiamo molte volte. Il suo sguardo è acceso dai suoi occhi quasi color ghiaccio. Ha un bel fisico e molto stile. Se la cava molto bene quando si tratta di fare shopping! Io poi, sono l’esatto contrario: capelli castani,folti e lisci e occhi verde prato. Non ritengo di avere un fisico da modella, ma non mi lamento; anche perché, le modelle sono anoressiche.

Se Bo non vivesse con me, probabilmente mi vestirei con tute, felpe e cose del genere. Mi sento quasi in imbarazzo a dire che la mia migliore amica mi sceglie i vestiti.
 Siamo state fortunate, non tutti i genitori permettono ai figli di trasferirsi a diciotto anni. Ormai viviamo a Londra da sei mesi, ci siamo integrate con la loro cultura e, avendo frequentato il liceo linguistico, non abbiamo più alcuna difficoltà nel parlare con i nostri compaesani. Bo e io abbiamo un lavoro part-time in un negozio di antiquariato, il nostro capo è una donna di gran classe, Melinda. Oltre a questo, frequentiamo un corso pomeridiano per laurearci in lingue straniere; quindi le nostre giornate sono piuttosto piene, ma quando arriva il fine settimana usciamo e ci dimentichiamo di tutto lo stress accumulato. A farci compagnia ci sono alcuni amici che abbiamo conosciuto al corso: Ally, Derek, Amber e Josef. Vivono tutti a Londra ma Josef è nuovo in città: viene dal Sud America. Ha un accento molto divertente.
16 luglio 2013.
*suona la sveglia alle 06.00*
Bo: Marley spegni quell’affare infernale! Oggi voglio dormire!
Me: Bo la sveglia è sul tuo comodino, devi solo allungare il braccio. E poi sai che non possiamo fare tardi, su alzati!
Inizia così un’altra giornata. Ci prepariamo e andiamo a lavoro. Ci piace stare a contatto con oggetti antichi, alcuni suscitano curiosità. La mattinata passa in fretta, abbiamo fatto molte vendite oggi. Come al solito salutiamo e ci congediamo.
*in macchina, sulla strada per tornare a casa*
Bo: Ti va di fermarci a prendere un gelato?
 Me: Bo tra un po’ dobbiamo mangiare, magari lo prendiamo oggi pomeriggio.
Bo: No, lo voglio adesso. Non preoccuparti, farò spazio nel mio stomaco.
Me: Okay, sei un pozzo senza fondo.
Bo era quella tipica persona che mangia in continuazione senza mai ingrassare, che fortuna. Io invece mangio poco e niente e rimango sempre così.
Dopo aver visto Bo divorare letteralmente il gelato, torniamo a casa e pranziamo. Avevamo un po’ di tempo prima di raggiungere l’università, così decidiamo di chiamare le nostre amiche italiane che non sentivamo da un bel po’.
*al telefono, videochiamata*
Ilenia: Ciao bellissime! Scusate se non vi abbiamo chiamate ma siamo state impegnate con il recupero.
Infatti lei, Gaia e Carola avevano passato la maturità, ma volevano migliorare in alcune materie e hanno così deciso di iniziare un corso di recupero.
Me: Tranquille anche noi siamo piuttosto impegnate, tutto bene?
Gaia: Sì, per la prima volta ho capito un argomento di scienze. E voi?
Bo: Certo, la solita vita. Carola, come va con Federico?
Carola: Oh grazie per l’interessamento Bo, va benissimo. È il ragazzo che chiunque vorrebbe avere. E voi? Avete conosciuto qualche ragazzo londinese carino?
Me: No, però quando usciamo i nostri amici ci fanno conoscere qualche ragazzo.
Bo: Sì, ma nessuno è alla nostra portata.
Ilenia: Sempre la solita Bo, se non vi buttate, resterete zitelle a vita!
Bo: Parla per te, hai ancora una cotta per Stefano?
Ilenia:Sì..
Me: Ragazze si è fatto tardi dobbiamo andare.
Finiamo la conversazione e andiamo all’università. Anche qui, il tempo passa rapidamente. E torniamo a casa verso le 21.00. Come erano soliti fare, quella sera vennero a trovarci Ally e Josef. Giochiamo, parliamo e ridiamo; insomma, è un modo divertente ed economico per non passare la serata da sole. Quella sera però prima che suonassero il campanello, sentiamo il suono del motore di Josef che si ferma di fronte a casa nostra. C’erano due moto, probabilmente erano loro amici; per curiosità, rimanemmo a sbirciare dalla finestra. Sull’altra moto c’erano due ragazzi mentre la ragazza insieme a Josef doveva essere Ally. I due misteriosi ragazzi si tolgono i caschi per poter salutare Ally con un leggero bacio sulla guancia. Erano due figure molto imponenti. Dalla nostra prospettiva vedevamo solo i ricci disordinati di uno e il ciuffo alzato dell’altro. Compievano movimenti quasi sincronizzati per aggiustarsi i capelli rovinati dal casco; gemelli? Forse. In quel momento volevamo solo conoscerli, sembravano molto carini. Ma subito notiamo che vanno via in sella alla loro moto.





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-Ham & Sassy

  
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