Famiglia della luna

If they hurt you
They hurt me too
So we'll rise up
Won't stop
And it's all about
It's all about[1]

se loro ti fanno del male
loro fanno del male anche a me
quindi ci rialzeremo,
non ci fermeremo
ed è tutto su, è tutto su...

è tutto su di noi, tutto su di noi

Sailor moon volò all’indietro, rotolò a terra e sulla spalla le apparve un ematoma. I codini si sciolsero e i lunghi capelli biondi le scesero lungo le spalle coprendole il capo. Si voltò e alzò lo scettro, il rospo davanti a lei aprì la bocca e sputò una corda. Le braccia della guerriera furono legate e i guanti bianchi che portava si strapparono all’altezza dei polsi. La creatura ghignò e balzò gracchiando verso di lei. Dal petto uscì uno specchio che si allargò volando verso la principessa Serenity. Chibiusa allungò le braccia tenendo con le mani il cristallo d’argento. Il raggio di luce biancastra colpì lo specchio mandandolo in frantumi. La creatura atterrò sul petto della bionda che lo colpì con una gomitata. La bestia saltò di lato, la giovane cercò di colpirlo con una serie di calci, la bestia schivò saltando con la supervelocità e lanciò un getto d’acido. La sailor sfilò lo stivale, il tacco si squagliò. Una rosa rossa colpì la bestia al muso facendogli uscire un rivolo di sangue violaceo. La guerriera sailor dai capelli rosa accelerò, si abbassò e raccolse da terra lo scettro della madre. Lo lanciò alla donna che aprì le ali, le sbatté e con un colpo di reni si staccò da terra. Afferrò lo scettro e lanciò un raggio contro la creatura, il simbolo della luna sulla sua fronte brillò. La bestia esplose in una serie di bolle di sapone. Bunny si ritrasformò, precipitò a terra con un tonfo e ansimò. La figlia si ritrasformò a sua volta, la raggiunse e la abbracciò. Mise il capo tra i seni della più grande e scoppiò a piangere, a sua volta le guance della madre furono rigate dalle lacrime. Mamoru si ritrasformò e raggiunse le due.

“Siete venuti anche voi” balbettò Bunny. Il marito sorrise.

“Se loro ti fanno male, soffro anch’io” sussurrò. Chibiusa tirò su con il naso è alzò il capo.

“E’ tutto su di noi, perciò ci rialzeremo e non ci fermeremo. Sarò forte come te, mamma” mormorò.