Decisione irrevocabile Kate era
in anticipo. Sperava di poter arrivare alla propria scrivania senza
dover subire lo scrutinio di DiNozzo o di qualche altro agente
dell’NCIS dopo gli avvenimenti del giorno prima. Tony era
già alla sua postazione e, una volta tanto, sembrava che
stesse lavorando concentrato sullo schermo davanti a se. Qualunque
altra mattina lo avrebbe approstrofato con un commento pungente, ma
oggi si limitò ad un saluto veloce, che Tony
ricambiò con un breve cenno del capo, senza nemmeno alzare
lo sguardo. Kate lo superò stupita ma sollevata.
Posò la borsa sulla propria scrivania e si tolse la giacca.
Stava per sedersi al proprio posto quando Gibbs, apparentemente
comparso dal nulla come al solito, la prese per un braccio e la
condusse risolutamente verso l’ascensore. *************** Quella era stata una delle giornate più spiacevoli degli ultimi anni. Prima aveva comunicato la sua decisione a Kate. Poi era sceso nell’obitorio di Ducky, dove lo attendeva lo sgradevole colloquio che aveva preteso di avere con Ari Haswari, sebbene almeno con lui si fosse preso una piccola soddisfazione. Infine, per il resto della giornata, aveva dovuto fare i conti con il resto del team che in un modo o nell’altro aveva prima preteso spiegazioni e poi lo aveva trattato come un bastardo. Era ben consapevole di esserlo e la cosa normalmente non lo disturbava affatto, ma sapere che Ducky, Tony, Abby e persino McGee ce l’avevano a morte con lui perchè aveva mandato via Kate in questo momento era più che seccante. Ma Gibbs sapeva di essere nel giusto. Fino a quando quel maledetto terrorista fosse stato vivo per Kate restare all’NCIS sarebbe stato troppo pericoloso. Haswari aveva capito fin troppo bene che l’agente Todd era l’unico elemento del team che avrebbe potuto manipolare e l’aveva presa di mira. Kate era brava, nonostante quello che le aveva detto quella mattina per convincerla, uno dei migliori agenti che avesse mai avuto. Ma Haswari era un assassino a sangue freddo e non avrebbe smesso di giocare con lei fino a quando, ottenuto il suo scopo, una pallottola in mezzo alla fronte sarebbe stato il suo regalo di addio. Non c’era che un modo per impedirlo. Fargli credere che Kate non valeva nessuna perdita di tempo da parte sua, che anzi era stata punita e scacciata perchè non era stata in grado di ucciderlo. Doveva solo sperare che la commedia fosse abbastanza convincente per Haswari come lo era stata per Kate. E quando finalmente si fosse liberato di quel bastardo allora avrebbe potuto farla tornare. Sperava solo che non ci volesse troppo tempo e che il team riuscisse ad andare avanti anche senza di lei. Fine Robin, 31 ottobre 2007 |