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Autore: Vavi22    17/07/2013    4 recensioni
Capita sempre di litigare in una coppia, vero?
Bene, questo è il caso di Mattia e Noemi.
Sono sposati, si amano alla follia, ma nonostante questo vi è sempre un'insicurezza da parte di Noemi, cosa che la porterà a dubitare sulla sincerità del marito.
(Una piccola one-shot nata per caso, da un sogno avuto qualche tempo fa. Se vi ho incuriosito almeno un po', date un occhiata! )
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Incomprensioni…

E

...chiarimenti.

 

 

 

 

 

 

<< vieni a letto? >>

<< verrò quando ne avrò voglia >>.

<< per favore, Noemi…ti prego, smettila di fare così! >>

<< smettila? Mattia, forse tu non ti sei ancora reso conto di quello che hai fatto. >>

<< lo so, mi dispiace. >>

<< no che non ti dispiace! >> gli urlo contro. << Mattia è da quando siamo piccoli che sei sempre andato appresso a Giulia, ogni volta che la vedi perdi la testa. Perché hai sposato me, se continui ad esserne così attratto? Perché mi hai sposata? Sai, a volte credo che era meglio rimanere amici come un tempo… >>

<< non dirmi così, non ho fatto niente di male. Ci siamo incontrati in centro per caso e abbiamo preso un caffè. Non è successo niente, posso giurartelo! >>

<< Cos’è? Non ti ha mai calcolato, anzi a te e i tuoi amici vi ha sempre e solo sparlato…adesso che non ha più cani scodinzolanti che le vanno appresso, viene da te? >>

<< non è così. Abbiamo parlato pure di te. >>

<< oh, ma non mi dire. Avete decido in quale posto è meglio per mettermi le corna? >>

<< ora basta, stai esagerando! >>

<< tu non capisci e non capirai mai. Vattene a letto, prima che decida di mandarti via… >>

Mi siedo affranta sul divano, portandomi le ginocchia al petto. Ripensando a tutto

Io e Mattia ci siamo conosciuti all’età di 15 anni, siamo diventati subito amici grazie anche alla sua cotta per la mia migliore amica, Giulia. Purtroppo non è mai stato ricambiato, ma nonostante tutto non ci siamo mai persi di vista, siamo diventati amici per la pelle. Finché un giorno abbiamo capito che la nostra non era solo amicizia, ma si era tramutata in qualcos’altro, così ci siamo fidanzati e successivamente sposati. Ho perso definitivamente contatti con Giulia, dopo aver capito che in tutti questi anni mi ha sempre e solo usata, non è mai stata veramente amica. Continuava a farmi sentire in imbarazzo per le mie curve di troppo, per la mia altezza, poiché sono alta rispetto a lei, per la mia timidezza…e per tutti gli spasimanti che lei ha sempre avuto ed io no. A causa sua ho passato gli anni dell’ adolescenza come un vero incubo, ma ho superato tutto sposando Mattia.

Solo che dopo aver saputo del loro incontro, mi è crollato nuovamente tutto addosso…è stato come ritornare quando ero piccola.

In cuor mio ho sempre saputo che Mattia continuava ad essere attratto da lei, ma speravo con tutta me stessa che l’avesse superato, che amasse solo me.

È da una settimana che continuo a litigare con mio marito. In tutta questa settimana non sono stata capace di sbatterlo fuori di casa, sarò esagerata? Probabile, ma la tentazione è stata forte, lui ha sempre saputo tutto quello che provavo…eppure ha passato del tempo con lei comunque.

Non riesco a mandarlo via, perché ho paura…ho paura che Giulia si faccia nuovamente avanti verso di lui. Nonostante tutto io non voglio perderlo, lo amo tantissimo…spero solo se ne accorga anche lui.

Mi alzo dal divano dirigendomi verso la camera da letto. Lo trovo coricato a pancia in su, con un braccio posato sopra gli occhi.

<< ti stai coricando? >>

<< così sembra >> mi distendo sul letto attenta a non toccarlo dandogli le spalle. In meno di un secondo mi cinge la vita con un braccio, stringendomi forte a lui. Mi annusa i capelli, solleticandomi la nuca. So che per lui prendere un iniziativa del genere gli richiede parecchio coraggio, essendo sempre stato timido e timoroso di agire, con me. Per qualche secondo mi concedo queste carezze, quanto mi è mancato. Quanto mi è mancato tutto questo, ma voglio capisca…il perché mi ha causato così dolore.

<< allontanati. Mattia, non voglio essere toccata… >> sussurro.

<< non è vero >>

<< ti odio. Devi allontanarti… >> mi afferra i polsi girandomi di colpo, facendomi finire di schiena. Ha lo sguardo furente, è arrabbiato. È tremendamente arrabbiato, ha le mani stretta intorno ai miei polsi. Stringe forte. Si infila tra le mie gambe torreggiandomi…non posso muovermi, mi tiene stretta.

<< mi fai male. >> inizio a piagnucolare, finché le lacrime cominciano ad uscirmi incontrollabili… << ti odio. Ti odio. Ti odio! >> gli urlo.

<< non è vero >> ripete nuovamente, scendendo a baciarmi il collo, le guancia, il lobo delle orecchie, le labbra. Ma io mi dibatto, cerco di scostarmelo di dosso. Perché si sta comportando così? Non è dai lui…

<< mi fai male. Mattia, sei pesante…spostati da me! Non devi più azzardarti ad avvicinarti a me! >>

<< perché? Noemi…perché? Quanto ancora devi farmela pagare? Non ti ho tradito, non ho nemmeno pensato di farlo…eppure è da una settimana che mi tratti di merda! Sono tuo marito, non ne posso più…sono arrivato al culmine. >> riprova a baciarmi…ma volto il viso dall’altra parte. Questo lo blocca, posso sentire il respiro accelerato vicino al mio orecchio. Nessuno dei due parla, nessuno dei due si sposta…

<< Mattia? Spostati. >>

Lo sento tremare fra le mie braccia. Vorrei prendergli il viso fra le mie mani, ma la sua stretta me lo impedisce. Così accosto la mia guancia alla sua, è bagnata. Sta piangendo.

<< Mattia…non capisci…mi guardi? >> scuote la testa in senso di diniego.

<< non mi vuoi…più? >> sussurra, la voce travolta dal pianto…vorrei stringerlo forte a me, non voglio che soffra in questo modo…vorrei solo fargli capire…

Provo a liberare i polsi dalla sua stretta, ma niente…me lo impedisce…così gli circondo la vita con le gambe. << vuoi lasciarmi? >>. Provo a rispondere, ma me lo impedisce poiché riprende a parlare… << …rivoglio mia moglie. Rivoglio la mia vita di prima, è chiedere troppo? Voglio nuovamente poterti abbracciare senza la paura che tu mi rifiuta, voglio poterti sentire nuovamente mia…voglio tornare a scherzare e parlare con te…ma tu non ti fidi di me. Non mi ami, abbastanza. >> lo sento allontanarsi lentamente da me. So che se lo lascio andare non chiariremo più, posso leggerglielo negli occhi. Siamo cresciuti adesso, non siamo più ragazzini eppure lui per certi versi è rimasto tale. È come un bambino, il mio bambino. Ha bisogno di me, lo capisco…

 Lo stringo nuovamente dalla vita, mormorando << Mattia, temo tu non mi ami abbastanza… >>           

<< come? >>

<< io…ho avuto paura, quando ti ho visto parlare…con Giulia…ho avuto paura che tu capissi che non mi ami come credevi… >>

<< sei una stupida! Come può venirti in mente una cosa del genere? Sei mia moglie…ti amo più di me stesso…sei solo una stupida! >> mi urla contro, cominciando a piangere a dirotto. Poggia il viso sulla mia pancia, stringendomi forte a lui…e da libero sfogo alle lacrime, senza ritegno.

Non l’avevo mai visto piangere prima.

Mai.

Avendo finalmente i polsi liberi, gli accarezzo lentamente i capelli. Nessuno dei due, prende parola…nessuno dei due, osa fare il primo passo…

Così, decido di farlo io. << ho avuto paura. Mattia ho avuto terribilmente paura…io, la nostra storia è iniziata perché sono stata io la prima a provarci con te. Tu non mi avevi mai considerata prima, sotto questo aspetto…sei sempre stato attratto da Giulia. Io…quando vi ho visto insieme lì…ho pensato, non lo so cosa ho pensato. Io ti amo così tanto, da aver paura che tu ti possa pentire di aver scelto me… >> comincio a piangere anche io di conseguenza, attendo una sua reazione.

Niente.

Attendo…attendo…attendo…

<< Mattia, puoi dirmi qualcosa per favore? >>

<< puoi ricordati solo una cosa? >> lo sento mormorare…oh è così bello sentire la sua voce. Annuisco e lui riprende. << quando vieni assalita da questi dubbi…pensa solo che tu sei stata la mia prima ed unica ragazza. Sei entrata nel mio cuore, mi possiedi completamente, non posso e non voglio lasciarti. Come si fa a vivere senza il proprio cuore? >>

<< Mattia…è la cosa più bella che tu potessi dirmi. >>

Solleva il viso verso il mio e si avvicina lasciandomi un bacio leggero a fior di labbra. Sorride. È così bello vederlo sorridere, non vorrei litigare con lui…ma sono insicura, ha ragione lui…devo smetterla.

<< Noemi, so perché hai reagito così. So cosa hai pensato, ma hai sbagliato. Ci conosciamo da quando abbiamo 15 anni…non ti ho mai dato motivo di diffidare di me o sbaglio? >>

<< …no…però, mattia…lo capisci? Mi hai chiamata per chiedermi di raggiungerti perché avevi una sorpresa…e la sorpresa era lei? >>

<< pensavo ti avrebbe fatto piacere. Ho sbagliato, mi dispiace…però eravate così amiche una volta e quando le ho detto che ero sposato con te, mi ha chiesto subito di chiamarti. Vuole incontrarti. >>

<< Mattia…vederla lì con te, bella, solare, divertente…è sempre stata tutto in più rispetto a me…non voglio perdere mio marito. >>

<< stupidina, non mi perderai mai. E poi sinceramente non mi conviene, chi mi porterebbe poi ogni mattina la colazione a letto? >> riceve una gomitata nello stomaco da parte mia e lo vedo sghignazzare.

<< possiamo dimenticare tutto? >> mi sussurra all’orecchio.

<< …si >> lo sento sorridere e tuffarsi a baciarmi il collo seguendone la linea fino al mento. Mi è mancato tutto questo, mi è mancato lui…mi è mancato sentirlo su di me.

Lo attiro a me per baciarlo, si solleva un attimo e tempo niente si leva i pantaloni del pigiama seguiti subito dopo dai boxer.

<< non perdi tempo vedo… >> gli dico sorridendo.

<< mi sei mancata troppo, non posso attendere oltre. Amore mio? >>

<< dimmi maritino. >>

<< sei troppo vestita, lo sai? >>

<< rimediamo subito. >> mi metto a sedere liberandomi dalla camicia da notte.

Mi accarezza, mi vezzeggia, mi bacia…mi sta facendo sentire desiderata e si, per sino bella. Sta facendo tutto questo per farmi sentire importante…è dolce, come non lo è mai stato. Persino quando sprofonda in me, mantiene un ritmo costante…

<< guardami…voglio vederti negli occhi…. >> mi ansima sulla bocca. Apro gli occhi e lo guardo, la sua espressione mi dice tutto…mi ama.

Ama me.

In questo momento è con me, non è con nessun’altra.

Vuole me.

Ha ragione lui, sono stata la sua prima ragazza in tutti i sensi, siamo uniti da un forte legame…

Non so dopo quanto tempo, mi ritrovo abbracciata a lui fra le sue braccia.

<< Mattia…forse devo dirti una cosa… >>

<< mmm…dimmi cucciola. >>

<< ti piacerebbe avere un cucciolo? >>

<< vuoi prendere un altro cane? Ma non ti basta Sassone? >> Sassone è il nostro cagnolino, il quale Mattia lo chiama così perché essendo di colore grigiastro quando il cane si rannicchia su se stesso, assomiglia ad un enorme sasso.

<< e se invece questo cucciolo assomigliasse a te e a me? >>

Spalanca gli occhi dalla sorpresa… << vuoi dire che… >>

<< voglio dire che sono stata dal ginecologo questa settimana… >>

<< vuoi dire che dentro di te, c’è mio figlio? >>

<< si, ma è anche mio. >>

<< Si? C’è davvero mio e solo mio figlio, qua dentro? >> è così bello vederlo sorridere.

<< ehi campione, dobbiamo conoscerci meglio. Per prima cosa farai rugby come l’ha fatto il tuo papà va bene? >> dice abbassandosi a parlare alla mia pancia.

<< non è detto che sia maschio. Potrebbe essere una femminuccia. >>

<< in quel caso farà la ragazza cheerleader >>

Allora non potevamo sapere che il destino avrebbe accontentato entrambi. Perché si, abbiamo avuto due gemelli identici. Un maschietto, Simone, e una femminuccia, Martina.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco qui, un piccola one-shot.

Che ne pensate? Tutto è nato da un sogno avuto qualche giorno fa…stavo pensando di scriverci una storia, vi sembra una buona idea o è il caso di lasciar perdere?
Grazie in anticipo per chi passerà a dare un’occhiata!
Un bacio Vavi22

 

 

 

Ps: se vi va passate a dare un occhiatina anche alle altre mie due storie.

-Ce la faremo insieme
- Love at firsti sight

 

                                                                                             
  
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