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Autore: domaris    28/01/2008    2 recensioni
Seguito di "Decisione irrevocabile".
Un anno dopo essere stata licenziata da Gibbs, Kate Todd viene convocata all'NCIS.
Originariamente questa avrebbe dovuto essere la seconda parte della fanfiction poi un'amica mi ha convinto a scrivere la versione alternativa.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caitlin Todd, Jennifer Shepard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Decisioni e ripercussioni'
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Un'offerta di lavoro

Il nuovo direttore dell'NCIS, Jenny Shepard, guardava fuori dalla finestra verso il mare, persa nei suoi pensieri. Quasi sobbalzò quando l'interfono suonò e la voce di Cynthia l'avvertì che Caitlin Todd era arrivata. Pochi attimi dopo la porta del suo ufficio si aprì e una giovane donna piccola e snella entrò esitante.
- Caitlin Todd? Lieta di conoscerti. Sono Jenny Shepard. Ho sostituito Morrow da un paio di settimane.
- Mi chiami pure Kate, come fanno tutti. Posso sapere perché sono stata convocata qui?
- E' una storia lunga. Accomodati, vuoi qualcosa da bere?
Kate fece cenno di no e sedette sulla poltrona che Jenny le indicava.
La donna sedette davanti a lei e con un sospiro le chiese:
- Ti ricordi di Ari Haswari?
- Come potrei averlo dimenticato? - replicò Kate con amarezza - E' il motivo per cui sono stata licenziata.
- Si, Gibbs era convinto che fosse un doppiogiochista, che ci stesse imbrogliando tutti. Il suo istinto non ha mai sbagliato, avremmo dovuto dargli retta invece di ostacolarlo. Ma adesso è stato smascherato e non è più un problema per nessuno. Nemmeno per te.
Kate spalancò gli occhi, sorpresa dall'ultima affermazione.
- Non capisco perché mi dica tutto questo. Non sono più un agente operativo di questa agenzia.
- No, e ho dovuto chiedere diversi favori per poterti offrire quello che Gibbs intendeva restituirti quando la faccenda si fosse sistemata.
Jenny porse a Kate dei documenti e si alzò per riempirsi un bicchiere di bourbon mentre l'altra leggeva.
Kate guardava quelle carte senza capire. Quei documenti accertavano il suo reinserimento all'NCIS con effetto immediato e con le stesse qualifiche che aveva avuto un anno prima
- Gibbs mi ha cacciata perché non mi riteneva all'altezza, cosa significa adesso tutto questo?
- Gibbs ti ha mentito. Non ti ha licenziata perché non eri un buon agente, lo ha fatto perché non si riteneva capace di tenerti al sicuro da Ari.
- Cosa? - Kate si alzò, agitata.
- Era sicuro che Ari ti avesse presa di mira, - spiegò Jenny - che ti ritenesse una preda facile e sapeva di non poterti proteggere. E non voleva che ti succedesse qualcosa. Per questo ti ha licenziata. Una volta fuori dal gioco Ari avrebbe dovuto scegliere un'altro modo per rivalersi su Gibbs e lui contava sul fatto di venire scelto personalmente come bersaglio.
Kate guardò negli occhi la donna davanti a lei. Era una bella donna, con lunghi capelli rossi, come le donne che frequentava Gibbs le venne da pensare, ma aveva nello sguardo una profonda tristezza.
- E cos'è successo? - chiese esitante
L'altra donna prese tempo, bevendo un sorso del suo bourbon prima di rispondere.
- Ari non ha deluso le aspettative di Gibbs, si è rifatto vivo e ha lanciato la sfida. Nonostante io e la mia squadra facessimo di tutto per evitarlo quei due alla fine si sono affrontati faccia a faccia.
Jenny bevve un altro lungo sorso, prima di proseguire con la parte più dolorosa della storia.
- E' successo nella sua cantina, accanto alla barca in costruzione. Ari era li ad aspettarlo e lui era disarmato. Ziva e Tony sono arrivati in tempo per uccidere Ari ma non abbastanza per salvare Gibbs.
- Gibbs è....?
Kate non poteva crederci ma l'altra donna annuì tristemente. Gibbs non poteva essere morto. Serrò gli occhi per impedire alle lacrime di sgorgare. Non poteva essere. Aveva trascorso un anno ad odiare quell'uomo, chiusa in un ufficio polveroso svolgendo un noioso lavoro di routine e per tutto questo tempo lui l'aveva protetta.
Sentì crescere la collera oltre al dolore dentro di se. Per lui e per se stessa. Gibbs non avrebbe dovuto mandarla via e lei avrebbe dovuto capire che qualcosa non andava, opporsi alla sua decisione. Per la miseria, era stata nel servizio di protezione del presidente prima di conoscerlo, avrebbe dovuto essere lì a proteggere il suo capo, a morire al posto suo se necessario!
- Kate? - La Shepard la guardava preoccupata
- Non avrebbe dovuto andare così – rispose Kate. Aveva la voce tremula e si passò una mano sul viso, cercando di asciugare le lacrime che lo stavano percorrendo.
- No, avrei dovuto dargli ascolto sin dall'inizio ma questa è una colpa con cui dovrò imparare a convivere. Adesso però dobbiamo occuparci di te. Voleva che tu riavessi il tuo posto. Spero che accetterai. Da quanto ho sentito sarebbero tutti felici di riaverti con loro. A meno che tu non preferisca entrare in un'altra squadra?
- io... non lo so, signora. Non credo di poter decidere nulla così su due piedi. Come stanno gli altri? Deve essere stato un duro colpo per loro.
- L'abbiamo presa tutti molto male, amavamo tutti Jethro in qualche modo
Kate guardò l'altra sorpresa. Visto che conduceva l'NCIS da poco aveva immaginato che non lo conoscesse particolarmente bene. Ma adesso lo sguardo triste della donna acquisiva un altro senso. Doveva esserci stato qualcosa tra loro in passato. E adesso lo aveva perso di nuovo.
- Mi spiace, Gibbs era un uomo molto particolare. - disse Kate con comprensione.
Jenny la fissò per un istante, rendendosi conto che la giovane donna davanti a lei aveva capito molto più di quanto avesse inteso lasciar trapelare. Ma era una “profiler” si ricordò. E doveva essere molto brava per essersi meritata la protezione di Jethro. Non sapeva cosa risponderle.
- Può lasciarmi qualche giorno per pensare alla sua offerta? - chiese Kate, salvandola dall'imbarazzo
- Certamente. Il team tornerà in servizio attivo tra due settimane. Spero che per allora avrai deciso.
Le due donne si alzarono, si strinsero la mano e Jenny accompagnò Kate alla porta. Sperava davvero che accettasse, aveva bisogno di tutti i buoni agenti disponibili adesso che aveva perso il migliore.

Fine

Robin, 10 novembre 2007

   
 
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