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Autore: DenaDena    29/01/2008    9 recensioni
“Takeru, Takeru aspettami... non ti volevo prendere in giro, dai ti prego Takeru... aspettami.” Una bambina con dei corti capelli castani, che poteva avere all’incirca 8 anni seguiva con le lacrime agli occhi un bambino biondo della stessa età. Non sembrava intenzionato a fermarsi, il motivo? Aveva litigato con la bambina per il nuovo taglio di capelli che sua madre gli aveva fatto. “Ti prego TK... sigh... fermati sigh, non ti stavo prendendo in giro! Scusami TK... sigh... però ora fermati, ti preEeeEego!” -->Una piccola Takari senza pretese...spero che vi piaccia..dedicata alla mia Best Rory...teso Tvtttb<--
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hikari Yagami/Kari Kamiya, Takeru Takaishi/TK
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un’amicizia che profuma d’amore...

 

 

“Takeru, Takeru aspettami... non ti volevo prendere in giro, dai ti prego Takeru... aspettami.” Una bambina con dei corti capelli castani, che poteva avere all’incirca 8 anni seguiva con le lacrime agli occhi un bambino biondo della stessa età. Non sembrava intenzionato a fermarsi, il motivo? Aveva litigato con la bambina per il nuovo taglio di capelli che sua madre gli aveva fatto.

“Ti prego TK... sigh... fermati sigh, non ti stavo prendendo in giro! Scusami TK... sigh... però ora fermati, ti preEeeEego!” La bambina ormai era in preda ai singhiozzi per il troppo pianto, di norma non le piaceva litigare con le persone, poi se l’altra persona era il suo migliore amico Takeru, beh... quella crisi di pianto era più che giustificata... Il bambino non ce la faceva più, sentendo la sua cara amica Hikari disperarsi in questo modo non riuscì più a tenerle ancora il muso, la rabbia era passata e ora era semplicemente dispiaciuto per averla fatta piangere. Si era fermato talmente all’improvviso, che la bambina non avendolo visto andò a sbattere contro la sua schiena.

“Oh... sigh, perSighdonami, non ti avevo visto! SIGH!” Non riusciva proprio a calmarsi, anche perché l’unica persona in grado di aiutarla, in quel momento era quella per la quale si stava disperando.  Lui dal canto suo non sopportava più quel supplizio, si voltò verso Hikari e la circondò in un abbraccio con le sue piccole braccia, delle braccia che sembravano fatte apposta per avvolgere il corpicino fragile della bambina.

“Dai Kari... non piangere più... basta!” disse dolcemente carezzandole la testa, la bimba, al tocco della manina di Takeru sui suoi capelli, sembrò calmarsi.

“Scusami TK... davvero non ti volevo prendere in giro... giurin giurella!”

“Non fa niente... non sono più arrabbiato Kari ^_^! Però mi devi fare delle promesse...” dicendo ciò si era staccato dall’abbraccio per allontanarsi da lei e guardarla nei bellissimi occhi castani, ora arrossati dal pianto. Lei annuì e lui continuò “Allora... prima di tutto mi devi promettere che non mi prenderai più in giro!” si fermò aspettando una risposta che non tardo ad arrivare “Prometto, prometto... PROMETTOOO! Mai, mai, mai... non ti prenderò mai in giro!” Soddisfatto, proseguì con la seconda promessa “La seconda promessa è questa... non devi più piangere! Promettimi che non piangerai più e se dovesse succedere, corri subito da me!” “Te lo prometto TK... cercherò di essere più forte.” E gli rivolse un sorriso dolcissimo. Era arrivato il momento della promessa più importante

“Ora Kari... questa è la promessa più importante, il futuro della nostra amicizia è legato a questa promessa. Devi promettere che non mi nasconderai mai nulla... sarai sempre sincera con me. Io te lo prometto Kari... ti dirò sempre la verità, SEMPRE!!” “Anche io TK, te lo prometto, sarò sempre sincera!!” e dicendo ciò si riunirono in quel dolce abbraccio che avevano spezzato per farsi queste importanti promesse.

“Ma dimmi Kari...”

“Che c’è Takeru?”

“Questo nuovo taglio è davvero così orribile?” Chiese dolcemente il bimbo.

“Te l’ho appena promesso e perciò sarò onesta TK... SI... è proprio brutto”. I due bambini iniziarono a ridere.

La gente che passeggiava per le strade affollate di Tokyo guardava quei bimbi con dolcezza infinita, perdendosi nei ricordi. Una vecchina ripensava a quando anche lei poteva permettersi simili atteggiamenti spensierati, senza dover pensare al giudizio degli altri. Quei due bambini erano legati da un profondo affetto, ma non era solo questo. Quei due bambini erano i salvatori di un mondo, erano sicuramente molto più maturi dei bambini della loro età, perché portavano dentro di loro qualcosa che la gente stava già iniziando a dimenticare, un’avventura favolosa che li aveva fatti crescere prima del previsto. Un ricordo scolpito nei loro piccoli cuori, in quei due cuoricini che ora battevano forte perché i rispettivi proprietari avevano fatto pace tra loro, per la felicità di non aver rovinato un’amicizia importante, la più importante, quella che profuma d’amore.

 

 

 

 

 

Tokyo, qualche anno dopo.

Osservando le strade della città ci si imbatte in una scena familiare. Un bellissimo ragazzo biondo rincorreva una ragazza dai corti capelli castani tenuti di lato da una mollettina.

“Hikari... fermati! E dai! Non riesco a capire perché te la sei presa tanto... non ne vedo il motivo!” disse accorciando la distanza che lo separava dalla ragazza. Ormai avranno all’incirca 17 anni, sono cresciuti, ma a quanto sembra non sono cambiati poi così tanto. Lei non accennava a fermarsi. Sembrava molto concentrata nello sforzo di non piangere, ma senza ottenere i risultati sperati.

“Hikari, rispondimi... e guardami negli occhi!” disse Takeru afferrandola per il polso, quasi facendole male e voltandola verso di lui. Ciò che vide non gli piacque per niente, la sua carissima Hikari stava per piangere.

“Non so... non so perché me la sono presa con te.  Forse potevi semplicemente dirmi che ti piaceva quella Naoko, almeno sarei rimasta meno spiazzata quando vi ho visti insieme mentre vi baciavate. Mi sono sentita come un estranea in quel momento! Cavolo Takeru!!! Ci conosciamo da sempre, ci siamo sempre raccontati tutto della nostra vita, anche di quella privata, e ora tu che fai? Mi tieni nascosta una cosa così importante! Non ricordi la promessa che ci facemmo 9 anni fa? Io si... e sono riuscita a mantenerla quasi sempre, ma in quest’ultimo periodo no. Ti ho mentito Take, e pensa un po’ che stupida... oggi volevo spiegarti tutto, anche il motivo per cui la mia storia con Daisuke è finita, ma non serve più! E ora Take, sto per rompere un’altra delle promesse che ti feci quel giorno. Sto per piangere, ma non verrò da te! Questa volta proprio non posso!” Le prime lacrime iniziarono a rigarle il volto, così si liberò dalla presa del ragazzo e scappò velocemente, confondendosi tra la folla di passanti che popolavano le strade di Tokyo.

Takeru intanto non riusciva a muoversi, il discorso dell’amica l’aveva colpito come un pugno in pieno stomaco. Non sapeva nemmeno lui perché non le avesse mai parlato di Naoko, forse per non farla stare male, non lo sapeva proprio. Però, la cosa che l’aveva colpito di più era il fatto che lei gli avesse mentito, e non era una cosa di qualche giorno... lei e Daisuke si erano lasciati da parecchi mesi ormai. “Ha rotto tutte e tre le promesse, perché mentendomi per tutti questi mesi non ha fatto altro che prendermi in giro. Mi ha ingannato!” non pensava veramente quelle cose, era la rabbia a parlare in quel momento. Una voce dietro di lui lo fece trasalire.

“Quanto sei stupido Takeru!” quella voce era inconfondibile, poteva appartenere solo ad una persona.

“Daisuke! Qual buon vento ti porta qui solo per darmi dello stupido?” Il sarcasmo contenuto nella sua voce era ben evidente.

“Fai poco lo spiritoso Takeru! Pensi davvero quello che hai appena detto di Hikari?” il ragazzo era estremamente serio, non sembrava nemmeno lui.

“Io... s... NO! Certo che non lo penso! Come potrei mai pensare qualcosa del genere?”

“Da quanto ti piace?”domandò schietto Daisuke mettendo in difficoltà Takeru.

“Oh Dais... guarda” indicò qualcosa alla sua destra “c’è un bar... che ne dici di mangiare qualcosa?” propose sicuro di esser riuscito nella sua impresa, far dimenticare a Daisuke la domanda appena posta. Dal canto suo, gli occhi di Daisuke si illuminarono nello stesso istante in qui Takeru pronunciò le paroline magiche: BAR e MANGIARE

“ANDIAMO! Ma stai tranquillo, non mi sono dimenticato della domanda... ne riparliamo meglio seduti ad un tavolo! ^_^”

I due ragazzi si diressero verso il bar indicato dal biondo in silenzio. Ognuno pensava a qualcosa, Daisuke al cibo che tra poco avrebbe potuto assaporare, Takeru alla domanda che gli era stata posta dal ragazzo che ora camminava al suo fianco.

Arrivati ordinarono qualcosa ‘tanto per iniziare’ aveva detto Daisuke e lui stesso riprese il discorso.

“Allora... dicevamo? Ah... si, da quanto ti piace Hikari!!”

“A me non piace Hikari. È solo un’amica...”disse Takeru osservando le proprie mani tenute intrecciate sul tavolo.

“Oh... un’amica. E io sono Cappuccetto Rosso” disse estremamente serio, scrutando l’amico/nemico che sedeva di fronte a lui.

A quella battuta Takeru non riuscì a non immaginare Daisuke vestito da Cappuccetto Rosso e scoppiò a ridere.

“E dai Takeru... non c’è niente da ridere. Era un paragone tanto per farlo... in ogni caso è per dimostrati che è inutile nascondere l’evidenza. Kari non è solo tua amica, come io non potrò mai essere Cappuccetto Rosso!” Iniziava a scaldarsi, e non era un buon segno.

“Mah... secondo me saresti un perfetto Cappuccetto Rosso!” SDENG... Daisuke era steso per terra, sperava vivamente che lo stesse facendo apposta.

“Ehm... si... un Cappuccetto Rosso perfetto! Ma sei cretino o cosa?! Dai Takeru, io non sto scherzando!!! Sii serio per una volta!” Il mondo si era capovolto, ora era sicuro... Daisuke Motomiya che diceva a Takeru Takaishi di fare il serio.

Takeru smise subito di ridere e un velo di tristezza ricoprì i suoi occhi.

“D’accordo. Beh... Hikari mi piace da un bel po’, ma è normale, è una ragazza bellissima, a chi non piace? Ma non è niente di che questa cosa... la trovo carina, tutto qui.”

“Ne sei davvero sicuro? A me non sembra proprio. Il modo in cui la guardi, come la difendi quando qualcuno le si avvicina, come eri ‘acido’ quando si è messa con me, anche la stessa storia di Naoko... tutto questo perché sei innamorato di lei, forse come non lo sono stato mai nemmeno io. Tu ami quella ragazza più di ogni cosa. È inutile negarlo, non faresti altro che soffrire di più.”

“Mi chiedo perché sto dicendo proprio a te queste cose, comunque è vero... si sono innamorato di lei, ma ora che l’ho ammesso cosa cambia? Ora sto con Naoko e in ogni caso Hikari mi ha detto chiaramente di avermi mentito da 4 mesi a questa parte...”

“Ti ha mentito, è vero, ma l’ha fatto per paura. E Naoko, beh... è inutile continuare questa farsa con lei... non vorrai far soffrire questa ragazza solo per paura di dichiararti alla persona che ti piace veramente... e poi ancora non state insieme... sono ben informato... vi siete scambiati solo un bacio. Sai che ti dico amico mio... lascia perdere Naoko e corri immediatamente da Hikari. Non perdere nemmeno un secondo... ogni secondo che perdi è un attimo in più di cui pentirsi!”

Da quando il leader del secondo gruppo di digiprescelti era così saggio? Forse Takeru doveva imparare qualcosa da lui... sorridendogli grato si alzò dalla sedia e corse fuori dal bar, seguito dalla voce di Daisuke che gridava “Takeuruuuu... aspetta un attimo, non hai pagato il conto!!!”, ma troppo tardi, ormai il biondo sfrecciava tra le vie affollate di Tokyo diretto a casa dell’unica persona che avesse mai amato. Arrivato salì direttamente verso l’appartamento dove viveva la famiglia Yagami. Si fermò un attimo davanti alla porta per riprendere fiato e finalmente suonò... passò qualche minuto, poi dall’altra parte della porta rispose la SUA voce, la voce di Hikari...

“Chi è?” “Sono io, Takeru... aprimi per favore, ti devo parlare.”

Che ci faceva Takeru lì? La ragazza si guardò un attimo allo specchio posto all’entrata... era in uno stato pietoso, i capelli tutti in disordine e il trucco colato. Gridando un “Arrivo subito” corse in bagno a darsi una sistemata, cinque secondi dopo la porta d’ingresso si aprì.

Takeru era rimasto senza fiato... anche se aveva gli occhi ancora arrossati dal pianto Hikari era bellissima, forse perché ora la guardava con più consapevolezza dei sentimenti che provava per lei, o forse perché era semplicemente perfetta.

“Ciao Hikari” *tutto qui quello che riesco a dire? Solo ciao Hikari?* Takeru si diede mentalmente dello stupido, a distoglierlo dai suoi pensieri ci pensò Hikari.

“Ciao... come mai sei qui Takeru?” nella sua voce c’era una nota di freddezza che non le si addiceva per niente.

“Sono qui perché dobbiamo chiarire.”

“Non c’è niente da chiarire, ognuno deve vivere la propria vita. Io non sono nessuno per sapere tutto di te.” Era triste, molto triste e Takeru lo notò.

“Invece dobbiamo proprio chiarire... sai... poco fa ho parlato con Daisuke e ho capito molte cose...” non potè continuare, perché Hikari interruppe il discorso, iniziandone uno totalmente senza senso.

“Oh... Daisuke, non dovresti cedere a quello che ti può aver detto, quando gli ho confessato quelle cose era un periodo un po’ così... sai, ogni mese noi ragazze passiamo una settimana di crisi e io ho deciso di parlare con lui proprio durante quella settimana. Forse è colpa di quella settimana se io e lui ci siamo lasciati, e anche del discorso che gli ho fatto... ma tu non gli devi credere. Non è come dice lui... chissà che ti avrà raccontato. Oh... ma io lo uccido... mi aveva promesso di non dirti niente...” Takeru era sempre più confuso, perciò fece l’unica cosa che gli venne in mente per chiudere la bocca ad Hikari e impedirle di parlare... prese un biscotto e glielo infilò in bocca, rischiando di farla soffocare.

“Spero che tu ti sia calmata. Non so cosa a cosa tu ti stia riferendo, ma Daisuke non mi ha detto niente che possa essere uscito dalle tue labbra, di questo sono più che sicuro... avrebbe dovuto?” dicendo ciò si avvicinò col viso a quello dell’amica, che assunse diverse tonalità di rosso, fino ad arrivare a un bel ‘rosso pomodoro maturo’

“No... non c’era niente da dire. Tu invece dovresti dirmi qualcosa...” disse allontanandosi dall’amico.

“Si! Hikari... io non sto con Naoko e non voglio stare con lei... non l’amo.”

“E quel bacio? Non significava niente?” la speranza iniziava a farsi largo nel cuore della ragazza...forse non tutto era perduto...

“No... non significava nulla per me. Era un pretesto per togliermi dalla mente una persona, ma non riuscirò mai a non pensare a questa persona... è troppo importante per me.” Com’era difficile dire quelle cose, ma doveva farcela, non riusciva più a mentire e a tenersi dentro una cosa così importante. Hikari intanto era nella disperazione totale, e ora chi era questa tizia così importante per Takeru? Lei? Era da escludere... doveva mettersi il cuore in pace, lui la considerava solo un’amica... doveva solo iniziare a riconsiderarlo tale...

“Hika... non sei stata l’unica a mentire... io ho rotto la promessa ancor prima di farla, perché quando ho promesso avevo già un segreto che non ti avevo mai rivelato, e che non pensavo ti avrei mai detto, ma ora non ce la faccio più... non posso più tenermi dentro questa cosa. Rischio di impazzire...” prese un respiro profondo, e continuò, però era così difficile.. “Hikari... non so se tu pensi la stessa cosa, ma noi non siamo amici, o per lo meno, per me non lo siamo mai stati... quello che vorrei dire è che ti ho sempre vista come qualcosa di più. Tu non sei una semplice amica per me... sei tutto... io... TI AMO Hika... da tutta una vita... ma se per te non è lo stesso, me ne farò una ragione...” non completò mai la frase, perché Hikari poggiò leggermente un dito sulle labbra del ragazzo per dirgli di stare zitto. Ora era il suo turno “Takeru... ricordi? Questo pomeriggio ti ho detto che volevo spiegarti il motivo per cui la mia storia con Daisuke è finita... beh... è finita per te. Avevo capito che Daisuke non era il ragazzo che amavo... io amo solo te, forse l’ho capito tardi rispetto a te, ma sono sicurissima dei miei sentimenti. Ti amo... tantissimo, e oggi, quando ti ho visto baciare Naoko non ce l’ho fatta più...” Anche lei non riuscì a terminare il discorso, perché il ragazzo aveva annullato la distanza che li separava unendo le loro labbra in un bacio carico di amore, per troppi anni avevano nascosto quel sentimento etichettandolo col nome di amicizia, ma la loro non lo è mai stata completamente, poiché si trattava di quell’amicizia speciale che profuma d’amore.

 

 

 

FINE.

Wow... questa è la prima FF che termino... fa uno strano effetto scrivere la parola Fine...

In ogni caso spero che questa FF, scritta in un momento di crisi per colpa di una amica piaccia a qualcuno, forse può sembrare la solita TaKari scontata, ma a me piace pensare così l’inizio della loro storia...

Ora... questa FF è dedicata specialmente alla mia BEST Rory, per i più DarkSelene89Noemi, che mi sprona continuamente a scrivere e mi è sempre vicina... ti prometto che appena riesco scriverò una One-Shot tutta su Dais... ^_^ intanto spero che questa piccola FF ti piaccia... ma è dedicata anche a HikariKanna, Sae e Kari89... e naturalmente a tutti coloro che come me amano questa coppia stupenda... con questo ho veramente finito...

Baci

Den@

   
 
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