17/07/2013
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Due sacrifici erano già stati compiuti: questa volta era stato preso di mira chi salvava vite e Melissa McCall faceva parte di quel genere di persone. Così, Scott e Isaac, decisero di sorvegliare la signora McCall mentre lei dormiva. Ma la notte, si sa, è molto lunga e potrebbe diventare perfino noiosa.
* * *
Isaac guardò fuori dalla finestra: era quasi l'alba. Aveva fatto il secondo turno di veglia ma si annoiava: ormai conosceva quella stanza a memoria, ogni minimo particolare. Inoltre l'ambiente iniziava a diventare troppo chiuso per i suoi gusti e l'aria, così immobile, lo stava rendendo sempre più nervoso, incontrollabile: non riusciva più a sopportare di stare seduto lì dentro. E poi, diciamocelo, il pavimento non era poi così comodo!
Facendo attenzione a non fare rumori improvvisi, si avvicinò a Scott - mezzo disteso su una poltrona ad un paio di metri da lui. Gli mise una mano sul ginocchio e lo chiamò. Ma non ricevette nient'altro che un mugolio come risposta. “Scott.. Sei sveglio?” Provò ancora.
“Sì, Isaac, adesso sono sveglio.” Rispose leggermente scocciato. Quando aprì gli occhi, trovò un paio di occhi dolci - così tanto in contrasto con quei lineamenti fin troppo marcati - che lo stavano fissando. Con Isaac era impossibile arrabbiarsi e quando quello sguardo gli penetrava il cuore, Scott non poteva fare a meno di sciogliersi e lasciarsi tutto alle spalle, qualsiasi cosa avesse fatto. “C'è qualche problema? Hai sentito qualche strano rumore?” Domandò il ragazzo moro, con calma.
“Ehm.. Veramente no..” Visibilmente imbarazzato, Isaac si portò una mano dietro al collo, accarezzandosi la nuca.
“E allora cosa succede?” Chiese Scott allargando le braccia e mettendosi a sedere in modo più opportuno per ascoltare meglio il suo amico.
Isaac abbassò lo sguardo e le sue guance presero un colorito più roseo. Aveva la pelle così candida che appena arrossiva, lo si notava subito molto facilmente.
“Niente, è solo che.. mi annoiavo.” Ammise infine, il tono di voce che si abbassava sempre di più man mano che la frase giungeva al termine.
Scott sorrise e si ripromise di non arrabbiarsi.
“Beh, non possiamo di certo metterci a giocare a lacrosse.” Lo prese in giro.
Seguirono un paio di secondi di silenzio totale, durante i quali Scott si chiese se Isaac si fosse sentito offeso.
“Però possiamo fare altro.” All'improvviso Isaac fu invaso da un pieno senso di sicurezza che quasi spaventò Scott quando il ragazzo si avvicinò pericolosamente a lui: poteva sentire il battito di McCall accelerare sempre di più, man mano che la distanza diminuiva.
Isaac, seduto sul bracciolo della poltrona, iniziò a baciare tutt'intorno il girocollo della maglia di Scott. La pelle bruciava, lo sentiva sotto il tocco delle sue labbra. I baci raggiunsero il collo e Scott non riusciva più a mantenere il respiro regolare. Ogni volta Isaac gli faceva perdere la testa ed ogni volta si rendeva conto di quanto fosse cambiato il suo atteggiamento rispetto a come si comportava quando stava con Allison.
“Isaac, no. Non penso che sia una buona idea..” Mormorò Scott a fatica appoggiando le mani sul suo petto, cercando di spingere via Isaac. Scott era indubbiamente il più forte tra i due, eppure non riusciva a liberarsi del peso dell'altro Beta. Probabilmente perchè in realtà non voleva affatto separarsi da lui.
Troppo presi da ciò che stavano facendo, nessuno dei due si accorse che la signora McCall si stava svegliando. La donna aprì gli occhi lentamente e davanti a lei si mostrò l'immagine sfocata di Scott e Isaac.
Scott focalizzò la scena di fronte a sé ed ebbe un sussulto nel notare che sua madre si stava svegliando proprio in quel momento.
“Oh, mio Dio!” Spinse via Isaac, che stava per regalargli un altro dei suoi baci, e scattò in piedi.
Il ragazzo biondo non capì subito la situazione ma imitò comunque Scott. Una volta girato verso la signora McCall si diede dell'idiota mentalmente.
“Non abbiamo fatto sesso!” Urlò Scott, prima che sua madre potesse aprire bocca. Entrambi i lupi potevano sentire i loro cuore al limite dello scoppiare e fuoriuscire dal petto.
“C-cosa?” Chiese Melissa, ancora a metà tra il mondo dei sogni e la realtà.
“N-noi la stavamo s-solo sorvegliando.” Disse Isaac, incerto, rivolgendosi alla signora McCall ma tenendo gli occhi fissi su Scott, come se gli servisse un'approvazione.
“Sì, ehm.. Sai, i sacrifici.. Volevamo solo essere sicuri che non ti accadesse niente.” Aggiunse, in fretta, Scott.
“Dio, Scott..” Disse Melissa, passandosi una mano tra i capelli.
“Mamma, sul serio, noi-” Tentò Scott, nuovamente, allarmato.
“Scott, non voglio sapere nient'altro di quello che stavate facendo.” Lo interruppe per poi prendere una pausa durante la quale nessuno dei due lupi osò fiatare. Melissa lasciò andare un sospiro trovando la calma per continuare a parlare. “Sentite ragazzi, fate finta che io non abbia visto niente.” Concluse.
Scott guardò Isaac, e per sua sorpresa notò che l'altro aveva già gli occhi fissi su di lui.
“Allora, noi, ehm.. andiamoaprepararciperlascuola.” Disse tutto d'un fiato Scott, volatilizzandosi subito dopo.
“Mi scusi, signora McCall.” Disse Isaac per poi chiudere la porta della stanza andando a seguire Scott.
“E' l'alba, Scott, cosa pensi di-” Esordì Isaac una volta raggiunta la cucina, ma l'altro Beta lo zittì immediatamente con un bacio. Isaac si lasciò guidare da lui, si lasciò trasportare in un mondo tutto loro, pieno soltanto del loro amore.
Qualche istante dopo, Isaac si rese conto della situazione e spinse via con violenza Scott che, preso alla sprovvista, andò a sbattere contro il tavolo.
“Ma che stai facendo?” Chiese visibilmente scosso. “Tua mamma ci ha appena beccati e tu continui a baciarmi? Sai che potrebbe sbattermi fuori di casa, vero? E poi dove vado? Derek non sembra essere tanto contento della mia presenza in casa sua adesso che è arrivata Cora.”
Scott inarcò le labbra e con un solo sorriso riuscì a far sparire tutti i dubbi dalla testa di Isaac.
“Mia mamma si sarà già riaddormentata e poi dovevamo finire quello che tu hai iniziato prima.” Disse con uno strano ghigno sul volto. “Non puoi abbandonarmi così, nella parte più bella.” Concluse passando una mano sotto la maglietta di Isaac.
Anche lui sorrise. Prese Scott in braccio e lo appoggiò sopra il tavolo dietro le sue spalle, continuando a baciarlo con foga. Come Isaac lo lasciò andare, Scott gli tolse la maglietta con un solo, rapido, gesto.
Probabilmente Melissa McCall non sarebbe riuscita a riaddormentarsi tanto presto, anche perchè la consapevolezza di dover passare un giorno intero a disinfettare l'intera cucina non l'avrebbe di sicuro aiutata a prendere sonno.
Facendo attenzione a non fare rumori improvvisi, si avvicinò a Scott - mezzo disteso su una poltrona ad un paio di metri da lui. Gli mise una mano sul ginocchio e lo chiamò. Ma non ricevette nient'altro che un mugolio come risposta. “Scott.. Sei sveglio?” Provò ancora.
“Sì, Isaac, adesso sono sveglio.” Rispose leggermente scocciato. Quando aprì gli occhi, trovò un paio di occhi dolci - così tanto in contrasto con quei lineamenti fin troppo marcati - che lo stavano fissando. Con Isaac era impossibile arrabbiarsi e quando quello sguardo gli penetrava il cuore, Scott non poteva fare a meno di sciogliersi e lasciarsi tutto alle spalle, qualsiasi cosa avesse fatto. “C'è qualche problema? Hai sentito qualche strano rumore?” Domandò il ragazzo moro, con calma.
“Ehm.. Veramente no..” Visibilmente imbarazzato, Isaac si portò una mano dietro al collo, accarezzandosi la nuca.
“E allora cosa succede?” Chiese Scott allargando le braccia e mettendosi a sedere in modo più opportuno per ascoltare meglio il suo amico.
Isaac abbassò lo sguardo e le sue guance presero un colorito più roseo. Aveva la pelle così candida che appena arrossiva, lo si notava subito molto facilmente.
“Niente, è solo che.. mi annoiavo.” Ammise infine, il tono di voce che si abbassava sempre di più man mano che la frase giungeva al termine.
Scott sorrise e si ripromise di non arrabbiarsi.
“Beh, non possiamo di certo metterci a giocare a lacrosse.” Lo prese in giro.
Seguirono un paio di secondi di silenzio totale, durante i quali Scott si chiese se Isaac si fosse sentito offeso.
“Però possiamo fare altro.” All'improvviso Isaac fu invaso da un pieno senso di sicurezza che quasi spaventò Scott quando il ragazzo si avvicinò pericolosamente a lui: poteva sentire il battito di McCall accelerare sempre di più, man mano che la distanza diminuiva.
Isaac, seduto sul bracciolo della poltrona, iniziò a baciare tutt'intorno il girocollo della maglia di Scott. La pelle bruciava, lo sentiva sotto il tocco delle sue labbra. I baci raggiunsero il collo e Scott non riusciva più a mantenere il respiro regolare. Ogni volta Isaac gli faceva perdere la testa ed ogni volta si rendeva conto di quanto fosse cambiato il suo atteggiamento rispetto a come si comportava quando stava con Allison.
“Isaac, no. Non penso che sia una buona idea..” Mormorò Scott a fatica appoggiando le mani sul suo petto, cercando di spingere via Isaac. Scott era indubbiamente il più forte tra i due, eppure non riusciva a liberarsi del peso dell'altro Beta. Probabilmente perchè in realtà non voleva affatto separarsi da lui.
Troppo presi da ciò che stavano facendo, nessuno dei due si accorse che la signora McCall si stava svegliando. La donna aprì gli occhi lentamente e davanti a lei si mostrò l'immagine sfocata di Scott e Isaac.
Scott focalizzò la scena di fronte a sé ed ebbe un sussulto nel notare che sua madre si stava svegliando proprio in quel momento.
“Oh, mio Dio!” Spinse via Isaac, che stava per regalargli un altro dei suoi baci, e scattò in piedi.
Il ragazzo biondo non capì subito la situazione ma imitò comunque Scott. Una volta girato verso la signora McCall si diede dell'idiota mentalmente.
“Non abbiamo fatto sesso!” Urlò Scott, prima che sua madre potesse aprire bocca. Entrambi i lupi potevano sentire i loro cuore al limite dello scoppiare e fuoriuscire dal petto.
“C-cosa?” Chiese Melissa, ancora a metà tra il mondo dei sogni e la realtà.
“N-noi la stavamo s-solo sorvegliando.” Disse Isaac, incerto, rivolgendosi alla signora McCall ma tenendo gli occhi fissi su Scott, come se gli servisse un'approvazione.
“Sì, ehm.. Sai, i sacrifici.. Volevamo solo essere sicuri che non ti accadesse niente.” Aggiunse, in fretta, Scott.
“Dio, Scott..” Disse Melissa, passandosi una mano tra i capelli.
“Mamma, sul serio, noi-” Tentò Scott, nuovamente, allarmato.
“Scott, non voglio sapere nient'altro di quello che stavate facendo.” Lo interruppe per poi prendere una pausa durante la quale nessuno dei due lupi osò fiatare. Melissa lasciò andare un sospiro trovando la calma per continuare a parlare. “Sentite ragazzi, fate finta che io non abbia visto niente.” Concluse.
Scott guardò Isaac, e per sua sorpresa notò che l'altro aveva già gli occhi fissi su di lui.
“Allora, noi, ehm.. andiamoaprepararciperlascuola.” Disse tutto d'un fiato Scott, volatilizzandosi subito dopo.
“Mi scusi, signora McCall.” Disse Isaac per poi chiudere la porta della stanza andando a seguire Scott.
“E' l'alba, Scott, cosa pensi di-” Esordì Isaac una volta raggiunta la cucina, ma l'altro Beta lo zittì immediatamente con un bacio. Isaac si lasciò guidare da lui, si lasciò trasportare in un mondo tutto loro, pieno soltanto del loro amore.
Qualche istante dopo, Isaac si rese conto della situazione e spinse via con violenza Scott che, preso alla sprovvista, andò a sbattere contro il tavolo.
“Ma che stai facendo?” Chiese visibilmente scosso. “Tua mamma ci ha appena beccati e tu continui a baciarmi? Sai che potrebbe sbattermi fuori di casa, vero? E poi dove vado? Derek non sembra essere tanto contento della mia presenza in casa sua adesso che è arrivata Cora.”
Scott inarcò le labbra e con un solo sorriso riuscì a far sparire tutti i dubbi dalla testa di Isaac.
“Mia mamma si sarà già riaddormentata e poi dovevamo finire quello che tu hai iniziato prima.” Disse con uno strano ghigno sul volto. “Non puoi abbandonarmi così, nella parte più bella.” Concluse passando una mano sotto la maglietta di Isaac.
Anche lui sorrise. Prese Scott in braccio e lo appoggiò sopra il tavolo dietro le sue spalle, continuando a baciarlo con foga. Come Isaac lo lasciò andare, Scott gli tolse la maglietta con un solo, rapido, gesto.
Probabilmente Melissa McCall non sarebbe riuscita a riaddormentarsi tanto presto, anche perchè la consapevolezza di dover passare un giorno intero a disinfettare l'intera cucina non l'avrebbe di sicuro aiutata a prendere sonno.
NOTE:
Io amo gli Scisaac. Cioè, ammetetelo, come si fa a non amarli? E poi, diciamocelo, sono adorabili quando si mettono nei casini!
Così, dal nulla, ieri notte (o si dice stanotte? #dubbiesistenziali) alle 3 dopo aver visto la 3x07 (che tra l'altro me la sono mezza spoilerata su Tumblr, colpa della fangirl che c'è in me e della troppa voglia di vedere scene Scisaac), ho deciso di scrivere una fanfic anche se non sapevo bene su cosa; poi ho trovato quella gif e mi è subito venuta l'ispirazione. (Dio benedica chiunque l'abbia fatta e condivisa con noi fangirl ♥)
So, what do you think?
Mi piacerebbe moltissimo avere un vostro parere, anche perchè as I already said è la prima volta che scrivo qualcosa su questa ship.
Baci, -S