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Autore: Lovley_99    17/07/2013    0 recensioni
Lei, Jane Bacht, proveniente da Berlino, trasferita a Londra all'età di 5 anni, ora ne ha 17, beve, fuma, e come tutte le ragazze di quella pazza città gli piacciono le feste e il sesso.
Lui, Leonard Stive, inglese da generazioni, ha 20 anni, la vita per lui va semplicemente vissuta divertendosi con i suoi amici, organizzando festini a base di sesso e di droga.
I loro sguardi si incrociano ad una festa, da quel momento i loro occhi si giurarono eterno amore.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
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Jane
 
Un terribile rumore la svegliò, era sicuramente la sveglia, ciò significava che doveva andare a scuola.
Si alzò velocemente dal letto, sapeva che se ci rimaneva solo un minuto di più si sarebbe sicuramente riaddormentata.
Si avicinò alla finestra per aprirla e far passare l'aria.
Erano le 6.30 del mattino, rimase qualche attimo alla finestra ad ammirare il sole che finiva di sorgere mentre si pettinava i lunghissimi capelli rossi tinti. Lo faceva ogni mattina, di solito per riprendersi dalla nausea dovuta alla sbronza della sera prima, oppure semplicemente per riflettere.
Scese di sotto a fare colazione, la cucina era vuota, i suoi genitori non si svegliavano prima delle 8, dato che il loro negozio di animali apriva solamente alle 9,30.
Mise la caffettiera sul fuoco e tirò fuori il latte e i biscotti.
Finita la colazione andò di sopra a prepararsi.
Verso le 7,45 uscì di casa e si avviò verso la casa dei suoi migliori amici, Anna e Jeremy Smith, dato che erano di strada per la scuola.
Anna e Jeremy erano gemelli omozigoti, ed avevano anche loro 17 anni.
Lei aveva dei lunghi capelli biondi, lui invece dei ricci corti e marroni, con qui Jane adorava giocare. Sia Anna che Jeremy avevano dei bellissimi occhi verdi, mentre Jane aveva degli occhi azzurrissimi, molto strani, con qualche sfumatura bianca e marrone. 
Anna era la sua migliore amica da oramai sei anni, si volevano un mondo di bene come sorelle, idem con Jeremy, erano come tre fratelli e non si staccavano mai.
Arrivata alla porta dei Smith fece uno squillo ad Anna:

Jane: «Scendete, vi aspetto sulle scale, e prendi le sigarette!»
Anna: «Ecco, stiamo arrivando.»

Lo scopo di quella chiamata era sopratutto per non svegliare la madre
,a cui Jane era molto afezzionata.
Quando scesero i suoi migliori amici Jane li salutò con un sorriso a trentadue denti, mostrando le sue deliziose fossette, cha Anna adorava.

Jane: «Amore mio, come stai? Dormito bene? Tutto a posto?? Come sei bella oggi!»
Anna: «Smettila Jane, lo sai che ti do le sigarette anche se non fai questa scenegiata»

Aveva assolutamente ragione, e si senti felice di avere una migliore amica che capisse quanto odiasse fare dei complimenti, e per fortuna Anna non ne chiedeva, a differenza delle altre gallinette della sua scuola, allora sentendosi così felice li abracciò talmente forte da non farli quasi respirare, ma nonostante questo loro avevano capito, e strinsero a loro volta Jane, strappandogli una risata.

Jane: «Aahhahah, dai, ora basta, dobbiano andare se no facciamo tardi»

Subito dopo si avviarono verso quella prigione obbligatoria chiamata scuola.
 
Leonard 
 
Un raggio di luce gli finì negli occhi, e nonostante i suoi tentativi di girarsi per un po' di ombra, quel raggio non voleva proprio scomparire.
Si sentiva come se avesse un martello pneumatico in testa e, come ogni mattina, si ripromise di non bere mai più un bicchiere, per poi infrangere la sua promessa la sera stessa.
Decise di alzarsi, e guardando l orologio non si stupì della sua dormita.
Erano le 12, e la luce ricopriva ogni angolo della casa, tanto vuota al mattino, quanto piena la sera. Il suo letto a due piazze era sfatto solo da un lato, segno che quella notte non si era scopato nessuna, o almeno non nel letto.
Si preparò per andare a fare colazione al bar sotto casa sua, e chiamò la sua migliore amica Alice.

Leo: «Eyh cucciola, buongiorno!»
Alice: «Oii buongiorno a te dormiglione! Ti ho chiamato a casa tre volte per sapere come è andata a finire con quella biondina.»
L: «Boh non me lo ricordo, ma il letto non era sfatto, quindi credo che non sia sucesso nulla...»
A: «E cosa è sucesso? Non sarà percaso che ti sei indebolito ed hai perso il tuo fascino! Ahahahha»
L: « Ahahaha, speriamo di no! Vieni a fare colazione con me al solito bar? Mi sta venendo un'idea per una festa!»
A: «Ok, dieci minuti e arrivo! Baci, a dopo!»

Poi prima di uscire si prese il suo sacchetto verde, con all'interno il suo kit anti noia, ovvero cartine lunghe, filtri ed due cimotti d'erba.
Leonard era un tipo molto vanitoso e non gli dava affatto fastidio quando Alessandro, il suo migliore amico, glie lo diceva, ansi, ne era addirittura felice, infatti appena vedeva un oggetto riflettente non poteva trattenersi dallo specchiarsi.
Aveva degli occhi verdi ed una leggera cresta bionda scura, non c'era da ridire, era proprio un ragazzo molto bello. 
Arrivato al bar ordinò un caffè per riprendersi, e dopo una decina di minuti arrivò Alice, sveglia e pimpante, come se la sera prima non fosse successo nulla e non avesse bevuto tre birre e un blu angel.
Alice era una altissima ragazza mora con dei occhi blu come l'oceano, a vederli sembravano una coppia meravigliosa, peccato che Alice fosse segretamente lesbica, era un segreto che sapeva solo Leonard, e che, ovviamente, non lo avrebbe mai detto a nessuno.
Lui e Alessandro stavano pensando ad una festa festa sulla spiaggia per sabato, ed avevano bisogno di aiuto per invitare tanta gente.

L: «Sei arrivata finalmente!»
A: «Ma stai zitto, che ci ho messo pochissimo!»

Facevano sempre così, si stuzzicavano a vicenda, ma in realtà si volevano molto bene.

L: «Ho bisogno di un favore, ma prima spostiamoci nel vicolo qui accanto!»
A: «Ok, andiamo!»

Arrivati in fondo al vicolo si sederono sulle scale di una palazzina disabitata, e tirò fuori dalle tasche il suo sacchetto, iniziando a preparare una canna.

L: «Io ed Ale stiamo organizando una festa, ed abbiamo bisogno di un favore. Mi passi una sigaretta?»

Alice tirò fuori il suo pacchetto di malboro, prendendo una sigaretta e staccandogli la punta, per poi inumidirla da un lato con la lingua ed passargliela, lui la aprì e la mescolò insieme all'erba tritata, per poi iniziarla a girarla in una cartina.
Gli passo un cartoncino ritagliato e lei iniziò a fare un filtro.

L: « Abbiamo bisogno che tu inviti un molta gente, cerca tra i tuoi contatti le persone più fiche e scrivigli un messaggio dicendo che sabato alle 22.00 di farsi trovare sulla spiaggia, ci sarà una festa pazzesca! Ah, e digli di far girare la notizia!»
A: «Ok lo faccio subito»
L: «Grazie mille, ti voglio bene, non so come farei senza di te.»
A: «Si,si, ti voglio bene anchio, ma adesso finisci di preparare quella canna, che tra poco devo andare a pranzo con Mary»
L: «E chi è mo' Mery?»
A: «Una conosciuta ieri sera, sai, ho rimediato un'appuntamento!»
L: «E brava ragazza!»







 
Mi giustifico subito dicendo che è 
la mia prima storia, e sto ancora cercando di orientarmi 
sul sito, quindi non sono molto esperta.
ABIATE PIETA DI ME.
Detto questo spero che l'inizzio vi sia piaciuto, e spero davvero che qualcuno legga 
questa stora, e magari, scrivesse una piccola recensione.
Grazie mille a chi lo fa ♥ ✌
  
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