Perrie,la riccona,la fortunata,la viziata,la vanitosa. . .ormai la gente mi chiamava sempre così pur non conoscendomi.
 
Ero stanca di quella solita routine,di quelle solite bugie sul mio conto,così mi alzai da quel banco e andai fuori
“Signorina Edwards,che cosa sta facendo?” mi sgridò il professore
“Non rompere Williams” risposi io,non credevo nemmeno io a quello che avevo appena detto,mai,MAI avevo risposto così ad un professore o mi ero alzata all’improvviso nel mezzo della lezione.
Tutti mi guardavano con stupore,le loro facce erano allibite,quasi shoccate.
“Edwards,in presidenza”mi guardò fisso negli occhi e io alzai gli occhi al cielo mentre sbattevo la porta alle mie spalle
 
Tutti si aspettano troppo da me,non sono perfetta,anche io ho il diritto di sbagliare..
Ero cambiata,ormai,la mia vita era cambiata
Ma per loro era difficile capire la piccola e indifesa Perrie Edwards era ormai una donna forte


Varcai la porta della segreteria ritrovandomi la segretaria guardarmi stupita “Hai bisogno di qualcosa,Perrie?”mi chiese
“Ho risposto male al signor Williams e lui mi ha mandato qui” dissi sedendomi
“Aspetta qui,il preside è occupato con un altro alunno adesso”mi disse con gentilezza
Il tizio uscì e io mi ritrovai lì a fissarlo,chissà cosa aveva combinato..
“Prego Edwards,entra pure” mi disse gentilmente la segretaria
Entrai,ritrovandomi il direttore ovvero mio padre seduto ad “aspettarmi”
“Perrie”mi chiamò stupito
“Papà”lo chiamai io serio
“Che è successo?” mi chiese,io risposi raccontandogli tutto mentre ammiravo la sua faccia seria
“perché?”mi chiese alla fine del mio racconto
“Sono cambiata,papà”uscii da quella stanza così buia e cupa dove ero stata solo per salutare o chiedere qualcosa a mio padre al preside.

Anche mio padre faceva parte di quelle persone che si aspettavano troppo da me,non sono perfetta,ne viziata,ne vanitosa,ne sempre felice e spensierata,la mia vita è sempre stata abbastanza adagiata,ma non completamente perfetta
 
Camminai verso casa immaginando già il discorso di mio padre,quando entrai ritrovai mio padre,mia madre e mio fratello Jonnie seduti ad aspettarmi,mi sedetti anche io e mio padre iniziò a parlare
“Perrie,in questa scuola non ti trovi bene,lo so. . “
“Come vuoi che mi senta?Mi trattano male solo perché sono tua figlia,la figlia del preside,non ho nemmeno un’amica e tutti mi evitano” dissi interrompendolo,era come se le parole uscissero sole dalla mia bocca
“Lo sappiamo tesoro,è per questo che abbiamo deciso di farti cambiare scuola,andrai in un altro College poco distante da casa nostra”disse mia mamma sorridendo,sorrisi automaticamente anche io,finalmente avevano capito come si sentissi,finalmente avrei potuto essere libera di essere me stessa e finalmente i miei genitori si preoccupavano per me,li abbracciai e corsi in camera mia,ero così contenta di poter finalmente cambiare scuola.

Quando perdi ormai tutte le speranze ti ripeti tutti i giorni “è finita,smettila di illuderti” e fino a quel giorno era sempre così,ma chi diceva la nuova scuola sarebbe stata migliore?Chi diceva che avrei avuto amiche?che sarei stata libera?
 
Quella mattina mi alzai presto e corsi ad aprire l’armadio per prepararmi,sarebbe stato il mio primo giorno nella scuola nuova e volevo fare bella figura,almeno,ci provavo..
Come al solito non avevo niente da mettermi e fissavo quell’armadio aperto a due porte da quasi 20 minuti,alla fine misi i soliti jeans e la solita maglietta,non era detto che dovevo essere perfetta a tutti i costi.
Scesi a fare colazione “buongiorno” salutai sorridente
“Buongiorno Perrie”mi salutò mio fratello dandomi un bacio sulla guancia,io risposi ricambiando e prendendo l’ultimo biscotto che c’era nel suo piatto
“Hey” urlò,io gli feci la linguaccia e prendendo la borsa contenente i libri mi recai verso la scuola

 
Nessuno poteva dirmi o confermarmi che sarei stata finalmente felice,nessuno poteva assicurarmi che quello era il posto giusto..
 
Arrivai davanti a quella scuola,quel College.
Non sapevo perché ma ero spaventata,e se non sarei piaciuta?
Entrai e camminai per i corridoi alla ricerca della mia nuova classe,finalmente l’avevo trovata,almeno credo..
Controllai il mio foglio e poi la classe così per ben 3 volte circa,ne ero sicura era la mia classe.
Bussai ed entrai dopo un “avanti”,
“Ciao,tu sei la ragazza nuova?” mi chiese gentilmente la professoressa
“Si,sono io” risposi
“Ragazzi,date il benvenuto alla vostra nuova compagna di classe:Perrie Edwards”mi presentò alzandosi la professoressa,in quel momento ero imbarazzata e sentivo tutti gli occhi puntati su di me.
“Prego Perrie,siediti accanto Zayn”mi suggerì la professoressa indicandomi un posto vuoto accanto ad un ragazzo che la guardava arrabbiato
Presi posto accanto a quel ragazzo misterioso
“Ciao,io sono..”
“Senti carina,non rompermi okay?E’ già tanto che tu stia ancora seduta accanto a me”mi interruppe il ragazzo
“bella accoglienza” ‘sussurrai’ io,forse un po troppo forte visto l’occhiata che mi lanciò lui,
ne ero sicura:la mia era proprio sfortuna