Camminava per New York.
Le strade erano affollate e il rumore stordiva leggermente.
Le persone parlavano e a volte urlavano.
La città era caos.
Ma a lei non importava più di tanto, c’era abituata a tutto quel caos.
Era da un po’ che abitava li…
Guardava le vetrine che le si stagliavano davanti con ammirazione ed interesse per alcune, con disprezzo e disgusto per altre…
Il ragazzo di fianco a lei parlava continuamente senza sosta… di cose che lei non ascoltava, per metà…
Lui era alto, magro, scuro di carnagione, capelli ricci ribelli, occhi cioccolato …tendente verso i diciotto anni…
Molto conosciuto dalle ragazze, ma anche molto desiderato e sognato.
Famoso per i suoi film, e molto popolare…
Lei invece era una ragazza semplice e sognatrice, non era conosciuta dalla gente, se non come una ragazza qualsiasi…
Aveva i capelli castani con delle ciocche bionde, una frangetta che le lambiva la fronte.
Gli occhi dello stesso colore dei capelli.
Era alta, con un fisico non esageratamente magro, carnagione bianca come il latte, le guance sempre imporporate, come in un eterno imbarazzo, aveva all’incirca diciassette anni.
“…secondo me non mi conviene fare una cosa del genere! Insomma quel film! Il personaggio non mi piace molto! Tu cosa ne pensi Arm?”.
“Corbin, calmati! Parla con il tuo manager! Io non mi intendo di queste cose, e tu lo sai benissimo! Oh guarda che bello, quel vestitino!!!! Non è un amore??? Solo che costa un casino…”.
Il sorriso che fino a poco fa si apriva sul volto di Armony, scomparve lasciando posto ad un espressione irritata.
“Dai! Vieni te lo compro io!”.
Il ragazzo la prese per un braccio e la trascinò dentro contro la sua volontà.
“No! Corbin no! Sai che non voglio che tu spenda soldi per me! Ti prego, mi sento in imbarazzo!!!”.
Protesto la ragazza arrossendo.
Lui e si avvicino e le sussurro all’orecchio, mentre la commessa si avvicinava…
“Sei la mia migliore amica, per te questo ed altro!”.
“Ma…”.
“Niente ma! I soldi sono miei e io ci faccio quello che voglio!”.
La zitti lui proprio mentre la commessa sgranava gli occhi e riconosceva il bel ricciolino.
“Lei…lei è Corbin Bleu???”.
“Si! In carne ed ossa!”.
Lei gli porse un foglietto con una penna e lui scarabocchiò la sua firma velocemente.
“Allora… possiamo girare un po’ per il negozio?”.
Domandò lui con una voce un tantino infantile.
“Si! Certo! Prego!”.
Rispose la giovane commessa.

Dopo poco…

“Io la trovo bellissima! Questa maglietta è bellissima, proprio come te!”.
Affermò lui con un sorriso malizioso.
Armony arrossi e rispose dandogli una leggera spinta.
“Non fare il Don Giovanni con me!!! Scemo!”.
‘ Anche perché non e hai bisogno! Sono già cotta di te da tempo ormai, ma tu non te ne accorgerai mai! E io non te lo dirò mai!!!’
Questi erano i pensieri della giovane mentre si guardava allo specchio e vedeva la figura del ragazzo che amava riflessa nell’oggetto dinnanzi a lei…
La commessa era fuori e loro erano in uno stanzino con lo specchio.
Lui le circondò la vita e la guardo dall’incavo della sua spalla, allo specchio.
“Sei bellissima vestita così! Questa maglietta è bellissima e questa gonna  è perfetta!”.
Lei arrossi lentamente….poi sobbalzò non appena senti le labbra del suo amico sul suo collo.
Infatti lui la stringeva per la vita e le baciava il collo dolcemente.
Senti le braccia di lui farla voltare lentamente, si ritrovò ad affrontare quei bellissimi occhi color cioccolato dal vivo, non più attraverso lo specchio.
Lui la guardò e le sorrise dolcemente.
Non allentò la stretta anzi la fece più salda.
Le si avvicinò e le baciò dolcemente il collo di nuovo.
Salì piano, piano e raggiunse il lato della bocca.
Lei chiuse gli occhi mentre il rossore aumentava.
Lui la guardò un momento… quanto aveva desiderato quelle labbra…
Finalmente le appoggiò. Poi la strinse e il bacio si approfondì ancora di più.
Lei gli circondò il collo con le braccia e lo strinse a se.
Si baciarono e si sentirono completi finalmente.
Si separarono e lei lo guardò.
Lui sostenne il suo sguardo e le sorrise.
“Ti amo.”.
Due parole semplici, ma importanti, forti che scatenarono un’emozione altrettanto forte in entrambi.
“Anche io.”.
Rispose lei semplicemente.
Per poi unire di nuovo le loro labbra.