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Autore: xkeepituglyx    18/07/2013    1 recensioni
Una giornata piovosa, una ragazza malinconica e un incontro speciale!
Il nostro Ed incontrerà una ragazza sfortunata, e lei conoscerà il suo salvatore
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una giornata grigia e triste, e per le strade di una cittadina di campagna si aggiravano annoiati due individui. Uno era molto alto, ricoperto da un’armatura lucida e imponente, l’altro era basso, poco più di un ragazzino, e sulla sua spalla riluceva qualcosa di argentato. Dalla cintura del suo soprabito rosso pendeva un medaglione, un orologio speciale che possedeva ogni alchimista di stato.
Erano quindi due cani dell’esercito, quei due? Una ragazzina sul ciglio della strada ascoltava i loro passi, i passi due uomini, uno procedeva pesantemente e lentamente, l’altro si muoveva più rapidamente, per stare dietro al compagno. Quando arrivarono vicino alla ragazza, esattamente di fronte, si fermarono, e quello basso si chinò all’altezza della giovane. Il biondo inarcò le sopraciglia: il suo aspetto era molto trasandato: i lunghi capelli neri erano sporchi, e nascondevano il corpo ossuto della ragazza, la pelle pallida era ricoperta da uno strato di terra e cenere, ma erano i suoi occhi a mettere paura: erano ciechi, le iridi rosse erano coperte da una patina opaca, non si intravedeva né la pupilla né il riflesso della poca luce che illuminava il vicolo. Il ragazzo allora posò una mano, coperta da un guanto bianco, su quella scheletrica della cieca. Quella sussultò “Ehi, ti serve aiuto? Io mi chiamo Edward, e sono un alchimista di stato … tu chi sei?” alla parola “stato” gli occhi della ragazza si riempirono di panico, e indietreggiò fino a finire con la schiena al muro. Tastò intorno a lei fino a quando non trovò un’asta di metallo e la puntò davanti a lei.
 La ragazza aveva buone ragioni per avere paura. Quando era ancora piccola abitava con i suoi genitori, suo fratello e sua sorella, nella loro città, Ishibal. Un giorno però arrivarono gli alchimisti e distrussero tutto, la casa, gli amici, la famiglia, e anche la sua vista. Da quel giorno aveva vagato in cerca di un posto dove stare, aggrappata solo ad un nome, con la paura che le potessero portare via anche la vita.
Ed si avvicinò e rassicurandola la prese per le spalle e si sedette meglio di fronte a lei, togliendole l’asta dalle mani. Lei cercò di scacciarlo, spaventata, e per sbaglio colpì un guanto del ragazzo, facendolo cadere a terra, rivelando una mano metallica, un automail. Lui non sembrò accorgersene e sfiorò la ragazza, che al contatto col metallo, che non si aspettava di trovare, lanciò un grido acuto. L’urlo echeggiò per tutto il vialetto, ma sembrava che in quella cittadina non abitasse nessuno, non ci fu una sola persona che si affacciò. Ma forse era meglio così. Solo allora Ed si accorse del guanto e con un sorriso malinconico prese con la mano sana quella della ragazza, mentre si calmava. Portò le loro mani sull’automail, e la ragazza sussultò, ma questa volta stette zitta. Poi Ed alzò i pantaloni fino al ginocchio sinistro, rivelando un’altra parte metallica, e vi fece scorrere la mano della cieca. Al contatto col freddo metallo non fece una piega, ma ritirò la mano frettolosamente. Aprì la bocca e finalmente parlò “Sei venuto per uccidermi?” La sua voce era rauca, come se non parlasse da molto tempo. Calde lacrime scesero dai suoi occhi morti, bagnando il volto emaciato. Ed gli mise una mano sulla testa, tra i capelli scuri, accarezzandoli e tracciando i lineamenti spigolosi delle guance, asciugandole. “Non voglio ucciderti” Gli occhi della ragazza sembravano dubbiosi, ma dopo aver capito che il ragazzo era sincero, si illuminarono di una nuova luce, ma le lacrime scesero ancora copiose, forse per lo spavento, o forse per aver trovato il suo salvatore. Il giovane le sorrise, e si avvicinò al volto della ragazza, sussurrando alle sue orecchie “Basta versare tutte queste lacrime. Ho promesso ad un’amica che la prossima volta che avrei fatto piangere una ragazza sarebbe stato quando sarei tornato a casa, da lei”.
 
 
Angolo autrice
Ciao a tutti! Questa è la mia prima ff su fullmetal alchemist. Fatemi sapere se vi piace!
  
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