18/07/2013
2 recensioni
Cade la pioggia
Da quant’è che sto seduto su questa panchina del cavolo?
Un minuto? Un’ora? Forse due?
Comunque da troppo.
Buffo. Tempo fa, quando stavamo insieme, il tempo si fermava e non c’eravamo per nessuno. Per nessuno al mondo.
Guardaci adesso.
Te ne stai seduta là, lontana da me. E piangi.
Pensi che non me ne accorga?
Io lo so, lo so che tu aspetti sempre la pioggia per piangere. Ma io le riconosco le tue lacrime, le riconoscerei fra milioni di lacrime.
Vorrei avvicinarmi, dirti che andrà tutto bene e abbracciarti. Ma non lo farò.
Perché so che a te ormai non importa più.
No, resterò qui per altre due ore, sotto la pioggia, a guardarti piangere e ad ascoltare le onde che s’infrangono sulla scogliera.
E ascolterò la pioggia.
Ascolterò il tuo silenzio.
Ascolterò il mio silenzio.
Cade la pioggia e questa pace, è solo acqua sporca e brace.
Ma lo sai, sai che a me i silenzi non piacciono.
Sai che se le cose vanno da schifo per me bisogna parlarne, parlarne fino a che non avremo più niente da dirci.
Ma a te piace ascoltare la pioggia e fingere che non ci siano problemi.
Pensare che è tutto a posto.
Che domani sarà anche meglio.
A te piacciono i silenzi.
Fanculo!
Guarda un po’ dove ci hanno portati i tuoi silenzi!
C’è aria fredda intorno a noi, abbracciami se vuoi, questa mia stessa pioggia sporca…
Fa così schifosamente freddo.
E tu resti lontana, sul bordo di questa stramaledetta panchina.
Perché non ti avvicini?
Perché non smetti di piangere?
Perché non mi dici qualcosa, qualsiasi cosa?
Vorrei avvicinarmi io, ma mi respingeresti, perché sono un idiota e tu non hai nemmeno il coraggio di dirmelo.
Dimmi a che serve restare lontano, in silenzio, a guardare la nostra passione che muore in un angolo e... non sa di noi.
Dovresti alzarti e urlarmi in faccia che è finita.
Dovresti dirmi che è colpa mia.
Che ho distrutto ogni cosa. Che ho distrutto te.
Mi farebbe stare meglio.
E invece resti in silenzio e guardi la nostra storia andare in pezzi, senza capacitartene.
Non hai la forza di dirlo ad alta voce che abbiamo chiuso. Te l’ho tolta io.
Continui a guardare la pioggia anche se sai che, stavolta, non sbucherà fuori nessun arcobaleno.
Non sa di noi.
Okay, lo ammetto: è un po' tristina, però era proprio un momentaccio quando l'ho scritta, c'erano i Negramaro in sottofondo e così il mio cervellino ha partorito questa...cosa!
Se l'avete letta tutta e non avete chiuso dopo le prime due righe ma siete arrivati fin quaggiù, sappiate che vi ringrazio davvero di cuore!
Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di Ben Barnes, né offenderlo in alcun modo.
La canzone ispiratrice è: ' Cade la pioggia' dei Negramaro ft. Jovanotti, ed io NON NE POSSIEDO ALCUN DIRITTO.