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Autore: Iamthedandelion    18/07/2013    1 recensioni
| Gale/Johanna | Post-Mockingjay | 975 parole |
Dal testo: "-E perché non saresti una ragazza qualunque, sentiamo, Mason.- sentenziò il ragazzo sfacciatamente.
Johanna sospirò. Sentiva le lacrime pungere agli angoli degli occhi, ma le ricacciò indietro. Avrebbe potuto benissimo alzarsi e andarsene, lasciandolo di nuovo da solo, ma qualcosa la spinse a rispondere. Orgoglio, forse.
-Tu non sai cosa si prova, vero Gale? [...]-
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gale Hawthorne, Johanna Mason
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dopotutto, non siamo così diversi, io e te



Gale prese una boccata di aria fresca.  Era da mesi che non andava nei boschi e finalmente, dopo mesi di duro lavoro, era riuscito a prendersi una pausa dai fumi delle nuove fabbriche del Distretto 2. Ovviamente, lo spoglio e secco bosco del 2 non era nemmeno lontanamente paragonabile a quello verde e rigoglioso del suo amato Distretto 12.
Strinse forte l’arco che impugnava nella mano destra e, dalla faretra sulla schiena, estrasse una scintillante freccia argentea.
“E’ l’ora della caccia, Gale.”
Dopo due ore era riuscito a racimolare un paio di conigli, altrettanti scoiattoli e un tacchino selvatico. Non che gli mancasse da mangiare, ma la voglia irrefrenabile di tornare almeno in parte alla vecchia vita era sfociata tutta d’un colpo.
Mentre camminava furtivo eccolo lì: un bellissimo cervo gli si parò davanti. Gale, dimenticandosi perfino come respirare, tese l’arco prendendo la mira. D’un tratto sentì dietro di se un rumore, il quale fece scappare il cervo. Si voltò spazientito, pensando a qualche stupido coniglio che si era trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato: ma non era così. Dagli alberi sbuco’ una ragazza, all’incirca della sua età pensò il cacciatore: capelli corvini lunghi fino alle spalle, un fisico longilineo e le ginocchia sbucciate.
Solo quando alzò il volto lui la riconobbe.
Non aveva mai visto Johanna Mason in quello stato, tranne quando l’avevano strappata dalle grinfie di Capitol City. Sul viso magro spiccavano due occhiaie bluastre che incorniciavano i suoi occhi verde foresta, diventati di un colore spento e arrossati. I vestiti strappati e dei lunghi graffi lungo gli avambracci completavano il quadretto della vincitrice della  sessantottesima edizione degli Hunger Games.
-Non pensavo di trovarti qui, Hawthorne.- esordì Johanna.
-La sorpresa è tutta mia, Mason. Sai, le ragazze non dovrebbero aggirarsi nei boschi nel tardo pomeriggio. Potrebbe rivelarsi pericoloso, non trovi?-
-Oh, và al diavolo Hawthorne. Ho passato due settimane in una fottuta arena, giorno e notte, con i Favoriti alle calcagna. Non sono una ragazza qualunque.- la ragazza, stizzita, si sedette sul tappeto di foglie secche che ricopriva il terreno del bosco, prendendosi la testa fra le mani.
-E perché non saresti una ragazza qualunque, sentiamo, Mason.- sentenziò il ragazzo sfacciatamente.
Johanna sospirò. Sentiva le lacrime pungere agli angoli degli occhi, ma le ricacciò indietro. Avrebbe potuto benissimo alzarsi e andarsene, lasciandolo di nuovo da solo, ma qualcosa la spinse a rispondere. Orgoglio, forse.
-Tu non sai cosa si prova, vero Gale? Uccidere ragazzini innocenti, vedere la tua famiglia morire, vendere il proprio corpo per non far del male alla gente del tuo distretto. Tu non lo sai, Hawthorne.- Johanna si passò una mano tra i capelli. -Tu non lo sai il peso di questa faccenda. E poi come vengo ripagata alla fine? Torture con l'elettroshock, costretta a girovagare  per i distretti senza una casa fissa e dipendenza dalla morfamina. Bella storia, non trovi?- la ragazza strinse le braccia attorno alle ginocchia.
Gale la fissò per un momento. Fissò la curva degli zigomi, il naso dritto e la frangetta che cadeva scomposta sulla sua fronte.
Era bella, Johanna. Ma Gale non poteva più guardare una ragazza senza vederci, almeno in parte, la sua Catnip.
Già, Catnip. Gale si mise a pensare dove fosse, cosa stesse facendo in questo momento. Magari anche lei era a caccia, o si stava semplicemente acconciando i capelli con la sua solita treccia che la contraddistingueva. Mentre la brezza fresca lambiva il suo viso, la sua mente girovagava per il Distretto 12. Per un momento gli sembrò di essere tornato alla vecchia vita: vide le mattinate passate nei boschi, i pranzi al Forno con Darius, la cordialità di Madge, i baratti con Cray e gli scoiattoli venduti al Signor Mellark.
"Sono tutti morti, Gale. Non si può più tornare indietro."
Gale si ridestò dai suoi pensieri e guardò Johanna. Lei ricambiò il suo sguardo, in attesa di una risposta. E finalmente Gale raggiunse una conclusione.
Si alzò in piedi e le tese una mano.
-Alla fine Johanna, non siamo poi così diversi, io e te.-
Johanna sbuffò e rifiutò l'offerta, si alzò in piedi da sola e si incamminò verso il centro abitato.
-Ehi, dove pensi di andare?- Gale le corse incontro.
La ragazza si voltò e lo guardò stranita. Poi anche lei ci pensò: dove voleva andare? Una casa mica ce l'aveva.
Johanna fece spallucce e tornò sui suoi passi. Gale la rincorse e la prese per un braccio.
-A casa ho un paio di camere in più. C'è spazio anche per te.-
Johanna si scrollò di dosso la mano di Gale.
-Non ho bisogno della tua pietà, Hawthorne. Ho 24 anni, so cavarmela bene da sola.-
-Non è pietà. È semplice aiuto.- tuonò lui. -Avanti. Nessuno saprà di questa storia, il tuo sacro orgoglio non verrà intaccato.-
Ed eccolo lì, il sarcasmo che a Johanna ha sempre dato fastidio. Lei rimase immobile, la testa china, lo sguardo rivolto sulla punta delle sue scarpe consunte.
-Come vuoi.- disse Gale. -In caso, sai dove abito, la porta è sempre aperta.-
E così il ragazzo si allontanò, lasciando Johanna sola.
Leo lo guardò camminare, e si accorse che tutto sommato, nonostante la sua spiccata arroganza, dal canto suo Gale nascondeva un lato buono.
In conclusione, non si sa bene cosa spinse Johanna a rincorrere il ragazzo e raggiungerlo per accettare la sua offerta.
Forse ancora lei non sapeva che lui sarebbe stato il ragazzo di cui si sarebbe innamorata.
Forse non sapeva che dopo due anni e mezzo lo avrebbe sposato.
Forse non sapeva che da lui avrebbe avuto tre figli.
Forse non sapeva che Gale sarebbe stato la sua ragione di vita.
Sì lui non sapeva cosa si provasse a partecipare agli Hunger Games, ma il dolore, oltre al fuoco che gli bruciava dentro, accomunava entrambi.
"Dopotutto," si disse la Mason "non siamo così diversi, io e Gale."
 

  
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Premetto che questa One-Shot è stata partorita in una mezz'ora di purissimo dolce far niente, quindi bao, spero che non vi siate aspettati nulla di che.
Io sì, shippo da morire Gale e Johanna, quindi lasciatemi fare.
Recensioni/critiche/correzioni/quellochevipare sono bene accette!
Alla prossima.
-Iamthedandelion
  
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