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Autore: Idra_31    30/01/2008    8 recensioni
"Gerard chiude gli occhi, punti colorati sotto le sue palpebre. "Buonanotte." Pensa, ma non lo dice. Chiude nel suo cuore quell'addio". Frerard,totalmente AU.
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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ololo "I don't care  if I'm old I don't mind I if I don't have a mind get away, get away from your home I'm afraid, I'm afraid of a ghost even if you have even if you nee- Nonna..!"
Stacco gli auricolari dalle orecchie, mettendo da parte Kurt per ascoltare mia nonna, che, mani sui fianchi, se ne sta a fissarmi sull'uscio della mia camera.
"Che c'è?"
"Punto primo, non devi studiare? Punto secondo, perchè la tua auto è di nuovo imbrattata?!"
"Punto primo, non ho nulla da studiare. Punto secondo, io non posso farci niente se la mia auto è di nuovo imbrattata!"Borbotto  in tono conciliatorio.
"Punto primo, ma non fate un cavolo in questa scuola? Punto secondo, chi diamine ti scrive quella roba sulla macchina?!"
"Punto primo, no non-"
"Smettila di parlare per punti, Gerard!" Ma se ha iniziato lei?!
"Senti, nonnina cara, perchè non mi lasci in pace? Sono sempre gli stessi a scrivermi la macchina, ormai ci ho fatto l'abitudine..."
"Sempre loro? Sempre i figli della vicina?" Il suo sguardo è a metà tra lo sconfortato e l'arrabbiato.
"E chi se no?!"
"Io gliene dico quattro a questi, Gerard, e li denuncio se lo fanno di nuovo!" Ecco mia nonna in versione Paladina della Giustizia.
"Sì, nonna, fà ciò che vuoi, ora però-"
"Gerard Way! Ma ti sembra normale che due idioti debbano scriverti finocchio sulla fiancata dell'auto?!"
"Dal momento che sono idioti, sì, mi sembra perfettamente normale." Faccio tranquillo, aspettando che giri i tacchi e mi lasci ascoltare il mio lettore in santa pace di Dio!
"Tu" E mi punta il dito contro, in procinto di infuriarsi "Tu non puoi sopportare tutto questo! Devi fare qualcosa!"
"Cosa? Incendiare la loro bella casa col giardinetto ben curato? No, nonna, io sono stoico."
Mi guarda con gli occhi fuori dalle orbite a lungo, poi sbuffa.
"Almeno passa una mano di vernice sullo sportello, e cancella quella cosa."
"Sì, nonnina cara, quando ho tempo. Ora vai, Kurt mi aspetta."
Continua a fissarmi, non accennando a muoversi.
"Chi? Hai un appuntamento?"
"Che? Kurt il cantan-niente, nonna. Non ho nessun appuntamento. Te lo direi altrimenti."
"Certo, come ogni altra cosa."
Finalmente se ne va, agitando in segno di saluto la pezzuola che usa per spolverare.


Mia nonna è la donna che più amo e stimo al mondo. Forse l'unica donna che amo e stimo al mondo.
Mia madre è una pazza isterica, senza esagerare. Ricordo ancora, come fosse ieri, quando mi buttò fuori di casa, arrivederci e tante grazie! Successe quattro anni fa.
Aveva sorpreso suo figlio, il suo primogenito, a farsi le seghe su un giornaletto porno. Per omosessuali. Mai disgrazia più grande poteva abbattersi sulla sua famiglia.
"Sei un deviato! Mi fai schifo!" Mi urlò, lanciandomi addosso i miei vestiti. "Non farti più vedere a casa mia!"
"E dove cazzo pensi che possa andare?!" Le risposi di rimando, le lacrime agli occhi e una voglia insana di ucciderla spaccandole il cranio contro il muro.
"Non mi riguarda, a casa mia non puoi stare! Che vergogna..." Poi svenne, molto teatralmente. Raccattai tutto quello che a casa era veramente mio e facendone fagotto, me ne andai, rispettando la sua volontà. A quattordici anno non è che sia facile trovarti un posto dove stare, e non è neanche tanto sicuro girare da solo per Newark. Pensai di prendere una corriera per Belleville e trasferirmi per un pò a casa del mio amico Matt, che da poco aveva traslocato. Ma non avevo il becco di un quattrino e decisi di passare quella notte, intanto che mi facevo venire un'idea, in mezzo ai barboni. Non fu un'esperienza esaltante, nè tanto meno educativa. Piansi tutta la notte imprecando contro la madre psicopatica che avevo e contro il freddo cane che mi stava ghiacciando il culo. Tra un improperio e l'altro mi ricordai che a Belleville avevo una nonna molto disponibile e molto sola. Ma restava il problema di come raggiungere quella cazzo di città. Il pomeriggio seguente mi trascinai a casa mia, ma non per restarci, bensì per fottere più soldi possibile alla mia mammina che era fuori a lavoro. Trovai mio fratello in uno stato d'ansia inaudito.
"Gee, dove sei stato stanotte?!"
"Mamma ti ha detto che mi ha diseredato?
"Mi ha accennato. Ma che le hai fatto?!"
"Niente, ha scoperto che sono frocio. Sai dove la mamma tiene i risparmi?"
"Frocio?! Risparmi?!"
Presi tutto il denaro che poteva servirmi e salutai mio fratello. Lui sì che mi sarebbe mancato.
"Dove vai, Gee? Parti?"
"Vado a Belleville."
"Da Matt?"
"Forse sì forse no." Lo baciai in fronte. "Scappa anche tu il prima possibile da qui." Gli raccomandai.
"Se ci fosse stato papà tutto questo non sarebbe successo." Mi disse, piangendo.
"Ma papà non c'è, Mikes. C'è solo quella donna drogata di psicofarmaci che un giorno ebbi la sfortuna di chiamare mamma. "
Scappai lontano da quel posto, sperando di trovare l'Helena che ricordavo, gentile e comprensiva. Così fu, per mia fortuna.
Mio fratello mi raggiunse, armi e bagagli, due anni dopo. Non sopportava più di convivere con una psicolabile.
"Spero la rinchiudano, Gee." Mi disse, quando me lo ritrovai sulla porta di casa Rush.
"Cos' è? Sei gay anche tu?" Gli domandò mia nonna.
"No, ho solo le palle piene."
E così sono quattro anni che vivo con Helena, mio fratello e la mia gatta, Enigma, a Belleville. Lei ci mantiene, noi cerchiamo di ripagarla con qualche lavoretto estivo.



"Perchè non sei venuto a scuola oggi?" Mi domanda Ray, scaricando dall'auto la sua chitarra e l'amplificatore.
"Non avevo studiato nulla"
Poco dopo arriva Matt, col suo mini van.
"Chi mi aiuta a portare dentro la batteria?"
Io, Ray e Matt trasportiamo la batteria, a pezzi, dentro il mio garage.
"Quando viene Bob?" Chiede Ray.
"Perchè, viene?" Replica Matt.
"Certo" Rispondo io, proprio mentre Bob picchia le dita contro il garage per annunciare la sua presenza. "Salve"
"Ciao, Bobbie."
"Ciao, amico"
"Ciao"
"Quando iniziamo?" Il nuovo arrivato si accende una sigaretta, guardando Matt alle prese con il montaggio della batteria.
"Vuoi che ti aiuti?" Fa, quasi sarcastico, a mio parere.
"No." Matt non riesce ad avvitare bene il raid, ma probabilmente è solo nervoso. "Ho quasi finito."
"Gerard?" Mio fratello sbuca dalla porta del garage. "La nonna mi ha chiesto di vedere se avevate bisogno di qualcosa."
Lo guardo infastidito.
"La nonna non ti ha chiesto proprio nulla. Sei tu che sei venuto a rompere le palle!"
Mikey arriccia le labbra. "Sapevo che stavate mettendo sù una band." Dice petulante.
"E se lo sapevi c'era bisogno di venire quà sotto a controllare? Smamma!"
"Secondo me vi manca qualcosa." Commenta guardandosi intorno. "E invece avete qualcosa in più" Indica con il mento Bob, che fà fare alle bacchette delle evoluzioni in aria e Matt, che calcia, forse con più forza del dovuto, la grancassa.
"Se alludi all'assenza di un bassista e alla presenza di due batteristi, ci stiamo lavorando. Ora vai”
Mio fratello mi guarda scettico, ma invece di togliersi dai piedi si siede per terra, in un angolo del garage.
“Non disturbo mica”
“Bene, ragazzi! Possiamo cominciare.” Mi tolgo il maglione, che sento di troppo, e mi sgranchisco il collo. Da dietro le mie spalle provengono dei borbottii. Bob e Matt si stanno litigando lo sgabello.
“Bob, tu non sei portato per il punk!”
“Perchè, dovete suonare punk?!”
“Certo, abbiamo pure deciso alcuni pezzi. Visto, non ti piace..!”
“Non ho detto che non mi piace!”
“Allora cosa hai detto?”
“Ragazzi!” Attiro la loro attenzione, scaraventando il microfono a terra per la frustrazione. Perchè non deve funzionare niente nella mia vita?!
“Io me ne vado.” Matt decide di abbandonare il campo. “Non toccare la mia batteria!” Minaccia Bob. “Gerard, vengo a prenderla domani. Sono troppo nervoso.”
“Ma Matt...”
“Ciao a tutti.”
"Forse è meglio che vada anch'io"
Anche Bob se ne va, lasciando me e Ray a raccogliere i cocci di un’illusione che avevamo alimentato da tempo.
“Dobbiamo decidere chi deve stare dentro e chi no.”
“Come facciamo a decidere? Matt è il mio migliore amico.” Mi lamento.
“E se Bob fosse più bravo?”
“Non potete tenerli tutti e due?” Si intromette Mikey.
“Tu stà zitto!” Gli intimo.
“Cazzo, è un bel problema. Due amici batteristi, e neanche uno bassista.” Ray stacca il filo dall’amplificatore e se lo avvolge attorno alla mano. “Ne riparliamo, comunque, con più calma ”
“Certo, certo.”
Aiuto Ray a posare l’amplificatore in macchina, poi torno in garage e trovo mio fratello che gira in tondo intorno all’asta del microfono.
“Che cavolo fai? Sei impazzito?”
“E così siete dei punkettoni?” Domanda, con un’espressione idiota.
“Sì, qualunque cosa significhi per te, cervellino bacato.”
Afferro una sigaretta dal pacchetto, ma ne spezzo altre due nella foga.
“Potrei essere io il vostro bassista.”
“Cazzo..” Che ha detto quell’imbecille. “Cosa?”
“Ho detto: potrei essere io il vostro bassista.”
“Da quando sai suonare il basso, di grazia?”
“Posso imparare. Tanto siete una band alle prime armi, un dilettante in più non sarebbe d’impiccio.”
“Mikey, non ti piacerà suonare il basso.”
“E perchè? Sai che anche Alicia suona il basso?”
Ecco svelato l’arcano. Mio fratello vuole imparare a suonare per correre dietro a una ragazza. No, non è così che si diventa musicisti. No, bisogna amarla la musica, e fare sacrifici per lei.
“Non mi pare il caso. E poi non hai neanche un basso.”
“Ho dei risparmi da parte, potrei comprarlo. Dai, Gee, sono determinato!”
“Vedremo quanto sei determinato..! Adesso andiamo a mangiare!”
“Ma non è ancora ora di cena!”
“Io ho fame lo stesso!”


NOTE:
la canzone che Gerard canta all'inizio del capitolo è "Breed" dei Nirvana, la mia preferita di "Nevermind"(in realtà non so se al Gerard reale piacessero i Nirvana, però a quello della mia storia sì u.u).


Passiamo a ringraziare voi splendide lettrici e recensitrici, vi amo <3 Soprattutto:
chemical_kira
SadSong
FaKe_RoMaNcE
XanaX
Chrystal
Super_nacho_girl
_Purple_
blaise_sl
Isult


E che bello che ci sono tante fan di Queer as Folk( oggi sono andata in giro per scuola con "Brian e Justin" scritto sulla mano *_* )
  
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