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Autore: Berry Depp    18/07/2013    1 recensioni
Dieci anni dopo l'avventura di Jack e Stella, Tom è immerso nei suoi pensieri mentre vede la sua figlioletta ormai grande compiere il grande passo, accanto al suo amato Matthew.
ATTENZIONE: leggere solo ed esclusivamente DOPO La Mano di Poseidone.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Eccola lì, la mia bambina. Ora è cresciuta, ha ventitré anni. Che bella è diventata! Il ragazzino che si era innamorato di lei dieci anni fa è diventato davvero un bel ragazzo e conoscendolo sono sicuro che si prenderà cura di lei, come ha già fatto in tutti gli anni della loro amicizia e della loro successiva relazione. Non ho voluto accompagnarla io all’altare, ho pensato che sarebbe stato meglio se l’avesse fatto mio fratello. Loro due hanno un rapporto più stabile, da più tempo. Lei aveva chiesto a me di accompagnarla, ma io ho rifiutato subito, dicendo che Jack sarebbe stato più adatto. In realtà non ha esitato nemmeno lei: vuole bene suo zio come un secondo padre, forse un po’ più di quanto ne vuole a me, ma questo posso anche capirlo. Ora sono in piedi al posto del testimone. Guardo un Matthew emozionato, che con un fazzoletto di stoffa che esce ogni cinque secondi dalla manica, si asciuga il sudore che gli rende la fronte lucida. Indossa una lunga camicia blu con i bottoni d’oro e dei pantaloni neri. Il mio sguardo passa a Stella. I suoi capelli color sabbia sono raccolti in una bassa montagna con i boccoli che le cadono sulle spalle e decorati da perline sparse un po’ ovunque. L’abito che indossa è semplicemente meraviglioso. Di un color panna, scende fino a sfiorare terra, coprendo i suoi piedi. È senza maniche e le spalle sono coperte da un leggero foulard di lino. E poi ci sono i suoi occhi. Che belli, uno castano e l’altro verde! Poi rivolgo il mio sguardo a Jack. Non ha voluto farsi levare la bandana e tutte le cianfrusaglie che ha tra i capelli, ne’ farseli sistemare. Gli era bastato vestirsi come uno di quegli eunuchi, come li chiama lui, di Port Royal, con una giacca lunga fino ai piedi. I presenti al matrimonio sono i genitori, il fratello e la sorella di Matthew, che guardano storto Stella, ma lui non poteva fare a meno di invitarli ad un giorno così importante. Poi ci sono le due donne che hanno aiutato Stella a vestirsi che piangono a dirotto, mio padre Teague, Elizabeth e il figlio Weatherby. Stella avrebbe tanto voluto invitare anche Will, ma devono passare ancora tre anni, prima che torni per un giorno sulla terra ferma. C’è anche tutta la ciurma della Perla Nera. Pintel, Ragetti, Cotton, Marty e Gibbs si sono trovati i loro abiti più eleganti, perfino il pappagallo Cotton ha un farfallino al collo ricoperto di piume! Accanto a me c’è Max, che ora ha vent’anni. Anche lui è stato scelto come testimone, insieme a me. Accanto a mio padre sta seduta mia nipote, Mya, la figlia di Jack. Ormai ha dodici anni, anche lei è cresciuta tanto. Indossa un vestitino rosa a pois bianchi e delle piccole scarpette, anche quelle rosa, adatte ai suoi piedi. Ha sempre avuto i piedini piccoli.
Dopo aver baciato Stella sulla guancia, Jack la lascia nelle mani del suo futuro sposo e và a sedersi accanto alla figlia, cingendo le sue spalle col braccio.
Inizia la cerimonia, il parroco inizia a parlare e io penso già alla vita di mia figlia dopo il suo matrimonio. Con suo marito, i suoi figli e noi, tutta la sua famiglia. Vengo sorpreso da un istante di commozione e una lacrima comincia a scendermi sul viso.
Sono orgoglioso della mia bambina. La scimmietta Boot è appollaiata su una sediolina in prima fila, a guardare curiosa la scena a cui non è abituata.
Ora tutto è perfetto.
  
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