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Autore: EvelynYvonne_    18/07/2013    2 recensioni
-Chuck stava lavorando al nuovo Intersect da più di 24 ore senza sosta. Morgan gli aveva portato dei sandwiches e dell'acqua, ma, eccetto l'acqua, era tutto intatto. Ad un tratto Molly gli corse incontro, un sorriso le illuminava il viso.-
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!
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Sarah: Chuck?
Chuck: si?
Sarah: Baciami.
Il sole stava tramontando, quando le loro labbra si sfiorarono. Tutto era avvolto in un alone magico, per Chuck non c'era niente di più perfetto di adesso, e sperava che Sarah potesse ricordare. Non sapeva che, intanto, durante quel 'bacio magico', in realtà nulla stava accadendo dentro Sarah, se non che questa venne percossa da un leggero brivido, ma, appunto, troppo leggero affinché potesse risvegliare la vecchia fiamma e permettere che i ricordi tornassero uno ad uno. Ma, in fondo, cosa si aspettava? Si aspettava davvero che la sua vita fosse come una di quelle favole che da piccola la nonna le raccontava? No. Lei lo sapeva bene di non vivere in un favola, ma ci aveva sperato. Perché? Perchè quella che Quinn aveva sottratto era la sua vita, in cui finalmente era riuscita ad integrarsi. Ma ora quella 'vita' le sembrava troppo estranea da vivere. Lei era una spia e così doveva essere.

-due settimane dopo.

L'acqua scorreva sul corpo perfetto di Sarah Walker, spia, appena tornata da una missione suicida che di propria volontà si era fatta assegnare qualche giorno prima dal generale Beckman e che aveva già portato al compimento con gran successo. Ovvio, lei era Sarah Walker, una delle migliori spie della CIA e questo Diane Beckman lo sapeva, per questa l'aveva subito reintegrata nel corpo della CIA.
Il suo obiettivo, però, non era di farsi uccidere in qualche strana missione, bensì di non pensare, e dimenticarsi che in una parte nel mondo un uomo, Chuck Bartowski, ed ex-marito, con
la sua strana famiglia di spie, stava cercando di ricostruire l'Intersect e recuperare i suoi ricordi, per ridarle la sua vita.
Sarah era davvero grata per il lavoro che stavano compiendo, ma l'idea di passare le giornate in una ex-base CIA, con occhi di familiari che non ricordava era snervante ed insostenibile. Perché lei non ricordava, e probabilmente non avrebbe mai ricordato, si ripeteva. Ellie le aveva mostrato album fotografici, ma niente. Tutto era cambiato così in fretta. Tutto era come se .. si fosse addormentata e, svegliandosi, si fosse ritrovata in un mondo dove lei non c'entrava più, e l'unica cosa che le veniva bene era essere una spia.
Chuck, poi, quando la guardava con un mezzo sorriso accennato misto di malinconia..era ciò che reggeva di meno. Perché, in fondo, sapeva di averlo amato. Ciò non rendeva le cose migliori, anzi, se poteva, le complicava ulteriormente.
Qualcuno bussò alla porta in quel momento, Sarah uscì velocemente dalla doccia e indossò velocemente un vestito. Aperta la porta si ritrovò una donna, bionda, di statura media, il viso segnato dal tempo e dall'affanno. Sarah non riusciva a credere ai suoi occhi, -mamma!- esclamò, prima di abbracciarla. Emma Burton era stata avvertita da Morgan Grimes sulla situazione della figlia, non ci aveva pensato due volte prima di portare la piccola Molly al castello e far visita a Sarah nell'albergo dove alloggiava. Emma, come Chuck, riteneva che solo stando vicino a posti familiari la memoria potesse essere punzecchiata a tal punto da ricordare.-tesoro- disse lei, abbracciandola. Passo qualche minuto, prima che si staccassero. -mamma, cosa ci fai qui? La bamb..-
-tesoro, tranquilla, - la interruppe Emma -è tutto a posto, ora dobbiamo concentrarci sulla tua situazione.-
L'espressione di Sarah si fece serio, fece accomodare Emma all'interno della sua stanza d'albergo. -vuoi qualcosa da bere?- chiese
-no, non ci tratteniamo qui. Dobbiamo andare in un posto.-
Emma sorrise amorevolmente e Sarah annuì. Dieci minuti dopo era vestita e pronta per seguire la madre, che la condusse fino al BuyMore di Burbank e da lì nel Castello.
Arrivate al Castello una bimba di poco più di 6 anni si precipitò ad accoglierle. Sarah rimase di nuovo sorpresa, ma collegò subito, quella bimba doveva essere l'ereditiera che aveva salvato anni prima da Ryker. Sarah le sorrise vedendola nella sua innocenza, l'aveva salvata da un destino orribile, e vederla assieme alla madre, percependo la loro felicità, rallegrava anche il suo cuore.
Chuck stava lavorando al nuovo Intersect da più di 24 ore senza sosta. Morgan gli aveva portato dei sandwiches e dell'acqua, ma, eccetto l'acqua, era tutto intatto. Ad un tratto Molly gli corse incontro, un sorriso le illuminava il visino di porcellana. Chuck le sorrise per risposta, ma appena alzò gli occhi vide Sarah varcare la soglia del Castello, accompagnata dalla suocera. I loro sguardi si incrociarono per una manciata di secondi, ma lei distolse e Chuck poté solo fingere un sorriso accennato e tornare ai file del computer.
Sarah vagava per il Castello, non capendo il motivo dell'insistenza della madre nel venire proprio in quel luogo. Il nervosismo la logorava dall'interno. Sentiva un vuoto al posto dello stomaco. Chuck la osservava con la coda dell'occhio.
Morgan, fissando la scena non poté intervenire. Quindi si precipitò da Sarah, porgendole un video che lui stesso aveva montato con i ricordi più belli degli ultimi 5 anni. Appena fece partire il video una canzone, Feeling Good, invase l'edificio e sugli schermi ci fu un susseguirsi di immagini e pezzi di filmati con i momenti più belli tra Chuck e Sarah. Tutti posarono lo sguardo sugli schermi, guardando a volte le reazioni che potevano suscitare in Sarah. Quest'ultima aveva lo sguardo fisso. Le risate ed i momenti di tenerezza tra i due, i momenti subito dopo la nascita di Clara che gelosamente erano stati conservati dai Woodcomb, il matrimonio, alcune foto.
Sarah percepiva di aver vissuto tutti quei momenti, come un sogno, niente di nitido, tutto avvolto in una nebbia sottile, ma fastidiosa.
Quei versi.

It's a new dawn,
It's a new day,
It's a new life for me,
And I'm feeling good.

Quella canzone era il più nitido dei ricordi.
Poi ad un tratto un nome le percorse la mente, per un momento Sarah si concentrò al massimo per non farselo fuggire: Shaw.
Shaw!? ma chi era Shaw?. Così iniziò a frugare tra i suoi ricordi, ma niente. Il vuoto. Mai aveva sentito nominare qualcuno di nome 'Shaw'.
Una ricerca sui computer della Carmichael Industries e avrebbe dato una risposta a tutte le sue domande, pensava, ma tutti la stavano fissando e lei non aveva intenzione di dare nell'occhio. Tutti la stavano fissando. Sarah guardò i loro visi speranzosi. -'NO'-urlò una vocina dentro di lei.-'NO, io NON ricordo.'-insistette. E Sarah si volse verso l'uscita e abbandonò il Castello per una boccata d'aria. Chuck seguì la sua uscita, malinconico. Ma cosa poteva fare lui? Non poteva scuoterla e pretendere che ricordasse. No, doveva tornare sull'Intersect, era la sua unica speranza. -Abbiamo bisogno di te, spero potrai aiutarci. Chiamami- inviò il messaggio, e con il cuore in mano attese la risposta.
-Contate su di me.-arrivò 10 minuti dopo la risposta.

   
 
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