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Autore: alberodellefarfalle    19/07/2013    3 recensioni
Due amici che si rincontrano per caso dopo tanti anni, un segreto svelato e un amore tenuto nascosto. Ma tutto cambia! O forse no! Sarà amicizia o nascerà qualcosa di più?
Una breve storia di due protagonisti a cui non sono riuscita a dare il nome, per sognare di più e per immedesimarsi meglio nella storia.
... è la mia prima storia che pubblico, la prima che ho avuto il coraggio di fare leggere a qualcuno e ho scelto voi... spero vi piaccia
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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 Un sogno divenuto realtà 

– È lei, vero?- disse prendendo da terra la foto che era scivolata dalla sua tasca. Lui gliela tolse dalle mani. – Si.- disse bruscamente. Lei gli accarezzo la guancia. – Devi aver sofferto molto. La ami ancora?- e quasi si pentì di avergli rivolto quella domanda. – Ormai no, non la amo più da tanto tempo, da molto prima che ci abbandonasse, che lei morisse. È vero, ho sofferto molto. Credevo nel nostro matrimonio, ma lei aveva altri progetti per la sua vita. Ma la persona che ha patito di più è stata la piccola Beatrice, amava tanto sua madre.- Si sedettero, poi lei ebbe il coraggio di fargli quella domanda che le era balenata nella mente alla vista della foto – Perché la porti con te?- lui ebbe un attimo di esitazione – Per ricordare sempre tutti gli sbagli che ho commesso, per ricordare a me stesso quali sono state le conseguenze e quanto ha sofferto mia figlia per questo.- lei si intenerì  – Beatrice è una bambina così dolce, così simpatica e così, come dire, grande. Ti vuole un mondo di bene e si vede. La sua felicità sprizza da tutti i pori ed è solo merito tuo. Sei un padre fantastico.- Lui si emozionò a quelle parole. La conosceva da tantissimi anni eppure non finiva mai di stupirsi per come lei esprimesse le sue emozioni e i suoi pensieri, anche se gliene aveva tenuto ben nascosto uno. – Sei così dolce. Sai, le piaci molto. Va pazza per te. Sembra che ti conosca da sempre, anche se ti ha incontrato solo ieri.- le si illuminarono gli occhi  – Dici sul serio? È così facile andare d’accordo con tua figlia. È una bambina adorabile!- Lui le prese la mano tra le sue e il suo cuore accelerò i battiti. – Hai ragione: è una bambina adorabile e molto perspicace. Sai cosa mi ha detto questa mattina quando ti abbiamo lasciata all’albergo? Che ti adora, ha proprio detto così, che lei sarebbe felice se tu fossi la sua mamma.- le si dipinse un sorriso tremolante ed emozionato sul volto, poi lui continuò – E poi ha detto che sei bellissima. Ha ragione: sei una donna bellissima.- e la baciò. Fu un bacio tenero, dolce, che lei non si aspettava. Rimase sorpresa, ma la moltitudine di emozioni che la travolse le permise si superare lo stupore iniziale per dare pieno appagamento al desiderio bruciante di baciarlo, un desiderio che aveva provato il giorno prima, quando l’aveva rivisto per caso dopo otto lunghi anni di lontananza. – Non posso. Io… mi dispiace.- riuscì a sussurrare ansimante, dopo essersi staccata da lui. – Non posso legarmi a te adesso che vivo in un’altra città, lavoro li. Non posso! Legarmi a te significa anche legarmi a Beatrice e non volgio che lei ne soffra in alcun modo. L’hai detto pure tu: ha già patito troppo quella bambina. Non posso!- Fece una fatica tremenda per pronunciare quelle parole e osservare i suoi occhi pieni di delusione. – Hai ragione! Hai sempre avuto ragione. Sei sempre stata così razionale e lucida, quello che non riesco ad essere io. Maledizione!- imprecò alzandosi e diede un pugno sul tavolo di fronte a loro. I bicchieri tintinnarono e le voltò le spalle. – È cambiato tutto!- disse ripetendo la stessa frase che lei aveva pronunciato il giorno prima quando gli aveva raccontato il suo segreto di tanti anni prima: lo amava, si era presa una bella cotta, ma erano migliori amici e lei aveva paura di rovinare tutto. Lui, intanto, non la guardava nemmeno, aveva occhi solo per le Sare, le Martine e le Olivie di turno e tutte le altre. Così lei si era tenuto dentro tutto, soffrendone da morire ma rimanendo al suo fianco come amica, offrendogli la spalla su cui piangere, la risata alle sue battute, il conforto per i momenti peggiori e la gioia di vivere insieme i migliori. – È cambiato tutto! Maledizione!- continuò – Vorrei essere razionale, ma non ci riesco. Sono egoista a non pensare a Beatrice, ma cosa posso fare? Non avrei dovuto innamorarmi di te in questo momento.- urlò con rabbia. Lei sgranò gli occhi: non poteva credere a quello che aveva appena sentito. Si alzò e andò alle sue spalle. Posò la mano sulla sua e se la portò alla vita, con l’altra gli asciugò le lacrime che avevano cominciato a rigare il suo volto e, guardandolo con gli occhi più brillanti che mai, lo baciò. Il bacio da dolce si trasformò in più appassionato e lui la strinse a sé. – Perché?- le chiese – Perché cosa?- finse di non capire – Perché adesso?- lei sorrise – Perché è vero che sono cambiate tante cose, ma alcune sono rimaste uguali e sono quelle fondamentali.- il suo viso fu illuminato da un sorriso – Vuoi dire che…- lasciò la frase in sospeso – Che ti amo ancora come il primo giorno che ti ho incontrato, non ho mai smesso.- e lo baciò di nuovo – Perché non me l’hai detto subito? Perché poco fa mi hai respinto?- e continuavano ad accarezzarsi, le labbra le une sulle altre. – Perché pensavo che cercassi un’avventura, un modo per dimenticare i tuoi problemi.- le accarezzò la guancia – Non avrei mai potuto farti una cosa del genere. Ti amo troppo per farti una cosa del genere e una cosa così ti avrebbe ucciso. Ricordati che sono il tuo migliore amico, ti conosco troppo bene.- sorrise – Se tu avessi cercato un’avventura io non avrei potuto averti totalmente, ma sarei rimasta comunque legata a te e di conseguenza a Beatrice e questo era quello che volevo evitare. Ne avrei sofferto troppo e per questo sarei dovuta andare via senza una spiegazione, lasciando il mio ricordo senza la mia presenza. Vi voglio troppo bene e non potevo farvi soffrire solo per soddisfare un mio desiderio.- Lui le accarezzò il viso con dolcezza ed estrema delicatezza. – Sei una donna meravigliosa, ma adesso basta pensare, basta  spiegazioni: è tutto risolto.-   sorrise e riprese – Me  lo ripeti ancora?- lei divertita sgranò gli  occhi – Cosa?- lui l’attrasse più vicino a se. Gli occhi negli occhi, i cuori che battevano all’unisono. – Che sono un tuo desiderio.- le sue guance si imporporarono di rosso – Si che lo sei e non puoi capire da quanto tempo reprimo questa voglia.- e gli mostrò cosa intendesse dire: lo baciò con un trasporto e una passione che nemmeno lei sospettava di avare. Lui gemette e prolungò il bacio, accompagnandolo a sensuali carezze che sfiorarono il suo corpo, inondandola di desiderio. Quando si staccarono, ansimavano vistosamente, gli occhi che esprimevano quanto i loro corpi e i loro cuori desideravano. Lui la prese per la mano e la condusse in camera da letto. – Vieni.- le sussurrò all’orecchio. Lei cominciò a irrigidirsi e lui immediatamente se ne rese conto. – Cos’hai? Va tutto bene? Pensavo che tu…- lei gli posò un dito sulle labbra per arrestare il fiume di domande. – Devo confessarti una cosa.- Lui la fissò allarmato: non sapeva se era pronto per un altro segreto. – Ti ho già detto ieri qual è stata la mia vita fino ad adesso: non c’è mai stato nessuno al mio fianco sentimentalmente. Sono sempre stata troppo occupata prima dagli studi e poi dal lavoro. Queste cose mi hanno resa felice, ma sono state una buona scusa per non addentrarmi in un mondo sconosciuto e pericoloso chiamato Amore.- Lui annuì, aveva già sentito tutto il giorno prima. Poi capì dove voleva arrivare e le sorrise. – Ho capito tutto!- le sue gote divennero rosse   – Non devi vergognarti. Non c’è nulla di male e se non vuoi, se non sei ancora pronta, per me va bene così. Possiamo ritornare in cucina e…- lei ripeté il gesto di pochi secondi prima – No, non hai capito nulla!- lui aggrottò le sopracciglia – È vero, è come pensi tu, ma questo non significa che io non voglia fare l’amore con te.- esitò – E lo voglio stasera, qui.- e lo baciò. Lui la strinse a se e con immensa delicatezza la fece sdraiare sul grande letto matrimoniale. Cominciò ad accarezzarla, a ricoprirla di baci finché non sentì sciogliere tutta la sua tensione. Allora lei cominciò a rispondere alle sue carezze, anche lei iniziò a toccarlo e provocarlo. Per tutta risposta lui la sollevò per i fianchi e la fece aderire al suo corpo per provarle fino a che punto la desiderasse. Lei gemette e un’ondata di calore la invase. Con gesti frenetici le sfilò la maglietta e poi i jeans per scoprire il semplicissimo completino intimo. Fu sopraffatto dalla sua bellezza e rimase per un istante ad ammirarla, incapace di compier qualsiasi gesto. – Sei meravigliosa.- Le sue guance si colorarono di rosso. Non era abituata a ricevere complimenti e ancor di più a riceverli da lui. – Vieni qui, ti prego.- lo intimò con gli occhi lucidi – Perché piangi?- le chiese dolcemente – Perché è così bello che tu mi faccia dei complimenti, è cosi bello tutto questo.- lui le sfiorò le labbra – Sei bellissima, splendida…- poi la baciò con trasporto. Iniziò ad accarezzarle tutto il corpo, le sfilò il reggiseno e la sfiorò, la accarezzò, la baciò. Lei, bruciante di desiderio, gemette e fu delusa quando lui allontanò la bocca dal suo seno. Ritornò ad inondarle il viso di baci per cancellare quell’ombra di delusione che le aveva appena letto negli occhi. Poi con estrema delicatezza le sfilò gli slip e si sdraiò al suo fianco per riservare a tutto il suo corpo lo stesso dolce trattamento che aveva poco prima riservato al seno. Lei fu incapace di controllare ogni gemito, ogni vibrazione finché il suo nome le sfuggì dalle labbra in un sussurro carico si emozioni. Lui si sollevò e con frenesia si spogliò completamente. Lei tremò alla vista della prova evidente del suo desiderio. Lui si adagiò sul suo corpo e con delicatezza entrò in lei. Le sfiorò con le labbra gli occhi chiusi, invitandola ad aprirli – Guardami, Amore mio. Stai bene?- Quanto amore lesse in quegli occhi! – Si.- sussurrò. Lui sicuro cominciò a muoversi dentro di lei e finalmente i loro corpi da due divennero uno. Si completarono a vicenda, si coccolarono, si accarezzarono, si mossero insieme. I cuoi palpitanti, gli occhi lucidi, le labbra infuocate, le dita intrecciate, raggiunsero un perfetto equilibrio che esplose fino al raggiungimento del piacere più alto. Lui ansimante rimase disteso su di lei, incapace di compiere qualsiasi movimento. Poi scivolò al suo fianco e ancora tremate l’attrasse su di se. – Mia…- sussurrò – Ti amo, so di amarti da sempre.- Lei fu colpita da quelle parole e sollevò il suo sguardo per capire cosa intendesse dire – Dico che adesso so di amarti da sempre. Adesso capisco perché quel senso di protezione nei tuoi confronti, quel vuoto che sentivo per la tua mancanza. Anch’io ti amo dal primo giorno che ti ho incontrata, ma non ho mai voluto vedere. Scusami se l’ho capito solo ora. Adesso voglio recuperare tutto il tempo perduto.- Lei scoppiò a piangere, poi lo baciò con infinita dolcezza. Era finalmente felice.
Quando poco più tardi si svegliarono era quasi l’alba. Lei, accortasi che anche lui era sveglio, lo baciò con trasporto. – Amore mio?- sussurrò sulle sue labbra – Dimmi, sai che puoi chiedermi tutto.- sorrise – Devo solo dirti una cosa.- lui la scostò da se: c’era forse un altro segreto? – Non è un segreto.- disse lei in tutta risposta come se gli avesse letto i pensieri – È una bella notizia: ieri, parlando con il Direttore, abbiamo elaborato un ambizioso progetto e lui mi ha proposto di venire a lavorare qui.- Aspettò la sua reazione. – Perché hai aspettato tanto a dirmelo? È una splendida notizia!- esultò e la baciò di slancio – Perché devo ancora confermare tutto.- lui la guardò perplesso – Perché prima di dire si dovevo chiarire i miei sentimenti per te. Non sapevo se fossi riuscita a starti accanto reprimendo il mio amore.- lui sorrise – Non hai bisogno di reprimere i tuoi sentimenti. Tutto chiarito?- lei annuì – Quindi accetti?- lei sorrise – Certo che accetto, Amore mio. Voglio vivere al tuo fianco.- lui la strinse a se – Amore, vieni a vivere qui. Che splendida notizia!- poi l’allontanò da se – Vuoi veramente vivere al mio fianco?- la guardò – Si, certo!- rispose stupita – Allora  perché non  diventi il prima   possibile mia moglie?  Mi vuoi  sposare?- lei  lo guardò  perplessa, per  paura  di aver    capito male. – Abbiamo aspettato così tanto tempo e adesso non voglio perderne più.- lei notò l’ansia nella sua voce e si sciolse – E tu vuoi diventare mio marito?- la guardò e la sua ansia scomparve – Vuoi dire…- non terminò la frase, incapace di pronunciare quelle parole – Si, che ti voglio sposare e più in fretta che si può.- Si baciarono travolti dalla svolta che aveva preso la loro vita. – Dobbiamo dirlo a Beatrice.- disse lei in uno sprazzo di lucidità – È vero, ne sarà contentissima, ma adesso festeggiamo la bella notizia.- e tornò a baciare la donna che presto sarebbe diventata sua moglie, facendolo l’uomo più felice del mondo.

  
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