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Autore: xlittlerevenge    19/07/2013    2 recensioni
"Il mio rapporto con Joe era totalmente cambiato, io davo colpa ad una sua amica ,tanto oca quanto troia, ma erano solo menzogne. Se ci avesse tenuto a me ,come aveva sempre lasciato credere al mondo, non saremmo arrivati a questo punto. Avrebbe lottato per mantenere viva la nostra amicizia, come avevo provato a fare io, fino a quando mi ero resa conto che tutti i tentativi erano inutili.
Era ormai diventato solito dare tanto e non ricevere nulla.
Mi sono sempre affidata alle persone sbagliate, ma credevo che con lui sarebbe stato diverso."
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano ormai giorni che i nostri sguardi si incrociavano, troppi giorni in cui riuscivo a vedere i suoi occhi scuri, ma senza proferire parola.
L’estate ci aveva inevitabilmente ricordato il nostro rapporto, il nostro vecchio rapporto.
Stessa spiaggia, stessi orari, stesse abitudini.
Non era cambiato di una virgola ,ed io potevo dirlo senza scherzare troppo; conoscevo perfettamente le rughe che si venivano a creare sul suo viso, ogni volta che sorrideva.
Conoscevo perfettamente il modo in cui mentiva e sapevo riconoscerlo: la sua voce si faceva bassa e flebile e il suo sguardo non si distoglieva dal pavimento.
Ed ora era lì, che mi fissava, senza dire nulla.
Sapevamo entrambi che avevamo tante cose da raccontare, e avremmo dovuto fare il punto della situazione: chiederci dove eravamo arrivati e dove saremmo arrivati.
Il mio migliore amico era davanti a me, avrei tanto voluto un suo abbraccio, eppure ,potevo solo rimanere ferma, ad osservare.

Il mio rapporto con Joe era totalmente cambiato, io davo colpa ad una sua amica ,tanto oca quanto troia, ma erano solo menzogne. Se ci avesse tenuto a me ,come aveva sempre lasciato credere al mondo, non saremmo arrivati a questo punto. Avrebbe lottato per mantenere viva la nostra amicizia, come avevo provato a fare io, fino a quando mi ero resa conto che tutti i tentativi erano inutili.
Era ormai diventato solito dare tanto e non ricevere nulla.
Mi sono sempre affidata alle persone sbagliate, ma credevo che con lui sarebbe stato diverso.
Era sempre riuscito a darmi di più, io dovevo stare al suo passo, almeno fino ad un anno fa. Ho sempre creduto di avere un radar,le persone sbagliate le trovavo tutte, ero davvero pessima in amicizia.
Abbandonai i pensieri solo quando lo vidi sorridere, guardandomi. Lo stavo ancora fissando, si sarà sentito in dovere, pensai.
Non ricambiai il sorriso, non feci assolutamente nulla nei suoi confronti, non se lo meritava.
Distolsi il mio sguardo, puntandolo sul mare, c’era qualcosa di meglio per scacciare i pensieri?
-Ragazze, io andrei volentieri a fare un bagno.- guardai le mie cinque amiche distese sui loro teli, disperate per l’abbronzatura.
Io non ci provavo nemmeno, il sole mi rimbalzava addosso. Non avevo alcuna speranza di assumere un colorito umano.
Quando sentì la mia voce ,Grace, fu la prima a mettersi seduta, con lo sguardo intontito a causa del sole, riusciva sempre a capirmi prima di tutti, anche se eravamo completamente diverse.
Capì cosa intendessi con quella frase, perché la vidi osservare Joe, poco più distante. Esattamente, come immaginavo, aveva afferrato il concetto.
-Per me non ci sono problemi, Becca.- mi sorrise ed io feci lo stesso.
Ashley, Emma e Victoria si alzarono, ciò stava ad indicare che per il bagno ci stavano tutte.
Hanna invece rimase ferma, con il suo solito grande cappello in paglia sul viso, per coprirsi dal sole.
-Credo si sia addormentata- disse Grace, si chinò e sollevò il cappello.
-La solita idiota- ridacchiò Emma ,parlando della sua migliore amica.
Si avvicinò alla sua borsa da mare, prese la bottiglietta d’acqua e con quella svegliò Hanna.
-Allora? Vieni o no a farti un bagno con noi, bella addormentata nel bosco?-
-Mi pare di essermelo già fatto.- riuscì in un colpo solo a fulminarci tutte con lo sguardo.
Si mise in piedi e camminò verso la spiaggia, noi ,tra una risata e l’altra, la seguimmo a ruota.

Entrate in acqua ci pensò Grace a rompere il ghiaccio -Dobbiamo risolvere un gran problema. Joe è qui e Rebecca non l’ha ancora superata.-
Sapevo cosa sarebbe stato a significare: le mie amiche che tra un rimprovero e l’altro mi riempivano di consigli.
Come sempre la prima ad intervenire fu Ashley ,che girandosi verso di me pronunciò la frase –Sei la solita idiota. Puoi ancora crearti troppi problemi? Stiamo parlando di un ragazzo, se c’è una possibile candidata per le sue esperienze di accoppiamento, tutto il mondo può andare a farsi un giro. Dovresti ringraziare il cielo di aver perso una persona così.- Con la mano sinistra si sistemò la sua criniera riccia e si immerse nell’acqua fredda, fino al collo.
-Ti conosco abbastanza bene Becca, so che non ti passerà fino a quando non parlerete e metterete un punto alla situazione. Quindi cosa aspetti? Fallo. Insomma non c’è neanche di mezzo l’imbarazzo, su di lui sai anche le cose più imbarazzanti, fatti avanti e parlaci è il tuo migliore amico. Poi sarai più tranquilla e io potrò dormire in santa pace, almeno al mare.- Hanna era sicuramente la ragazza che più mi capiva. Eravamo praticamente uguali.
Presi per buono il suo consiglio, convinta che sarei riuscita a farlo.
 

……………
……………………

 
-Fantastico, mi hanno fregato il telo. Ma porca miseria, se trovo chi lo ha rubato giuro che gli faccio male.- mi guardai attorno, ma era totalmente svanito.
Sentì la voce di Joe, parlava ad alta voce e sicuramente cercava di attirare la mia attenzione.
-Sta tranquilla Rebb, lo ho io. Non ti dispiace vero?- ridacchiò e vidi il mio telo, mentre lo usava come cuscino.
-Invece sì, mi spiace eccome.- Mi avvicinai a lui.
Capì che mi ero avvicinata, aprì gli occhi e si mise seduto, facendomi poi segno di sedersi accanto a lui.
-In teoria il telo l’ho pagato io ,quindi, posso riprendermelo quando voglio.- disse dopo avermi dato un bacio sulla fronte, come suo solito, fino ad un anno prima.
-Me lo hai regalato Joseph, teoricamente io potrei riprendermi il tuo costume; è un mio regalo.- sorrisi in maniera fredda e totalmente distaccata.
Estrasse dalla tasca dei pantaloni blu, ripiegati accanto a lui il suo pacchetto di Winston Blu, accese la sua e me ne passò una. Non rifiutai.
-Da quando mi chiami Joseph?-
-Da quando non abbiamo più nulla in comune, Adam.- mi feci seria.
-Addirittura? Usiamo l’arma del secondo nome Rebecca?- Mi stava seriamente innervosendo, lui e quel suo stupido comportamento. Come se non fosse successo nulla.
-I tuoi amici sono tutti andati via, tu cosa ci fai ancora qui?- Continuai con aria arrabbiata, anche se morivo dalla voglia di abbracciarlo.
-Volevo parlarti, prima hai semplicemente distolto lo sguardo, nessun sorriso. Nessuna battuta, assolutamente nulla. Siamo davvero arrivati alla fine Rebecca?- sospirai per non iniziare ad imprecargli contro.
-Perché vuoi far passar me per la cattiva ora? Non ti sei fatto vivo per un anno intero, ed ora sarei io quella che ha sbagliato? Non sono sempre io a dover fare il primo passo. Anche se ,ammettiamolo, in questa storia, negli ultimi periodi, ho fatto qualsiasi cosa per salvare il possibile. Io.- precisai –Mentre tu, non hai fatto assolutamente nulla e ti divertivi, come un bambino con quella stupida oca viziata. O era lei che si divertiva con te? Sai non l’ho mai capito? Sicuramente sarai più ferrato in anatomia, pratica è stata fatta.-
-Non ti alterare e non fare la gelosa Rebb, hai le tue ragioni, lo so.- Fece una pausa. Non riuscivo a guardarlo negli occhi.
-Adesso che sei qui vicino a me, ho paura e mi è difficile respirare. Mi sei mancata e mi era mancata la tua luce.- tante belle parole al vento.
-Giuro che vorrei solo picchiarti. Sono io che dovrei chiederti se siamo arrivati alla fine Joe.- Non avrei mai voluto finisse, speravo nella sua ennesima frase dolce. Era davvero troppo bravo a farmi cambiare idea.
-Sono stanco di sentirmi solo, prometto che non ti lascerò più andare, terrò gli occhi bene aperti.- Ed eccola, la sua frase tanto attesa.
-Ma smettila di dire stronzate, Joe. Non sei bravo a mantenere le promesse.
Ricordi? Era il secondo anno delle superiori, avevi promesso di aiutarmi in matematica e non lo hai mai fatto.- mi guardò malissimo.
-Forse non te lo ricordi, ma eravamo seduti proprio sulla panchina in legno di fronte scuola, mentre ti facevo i compiti di matematica.- Prese la sua sigaretta e la spense sul prato.
-Quello non è aiutare, è fare i compiti e poi non li hai nemmeno finiti. Dovevi andare a drogarti con i tuoi nuovi amichetti.-
-Sono dettegli irrilevanti, a quel compito hai preso anche un ottimo voto.- Disse fiero di se, pur sapendo entrambi che non era merito suo.
-Tu che ricordi i miei voti in matematica del secondo anno? Cosa ne hai fatto del mio migliore amico?- risi, iniziavo a sciogliermi.
-Per festeggiare, scattammo una foto, ricordi? La ho ancora.- Aveva ancora quella foto, dopo cinque anni? La conservava ancora?
Estrasse dal suo portafoglio la foto, era visibilmente invecchiata, ma l’aveva ancora.
-Sono sconvolta, pensavo avessi eliminato ogni traccia di me.-
-Ma non ci ho mai nemmeno pensato. Te l’ho detto, non ti lascio più andare.-
Lo abbracciai, dopo tanto tempo. Giuro che mi era mancato e quasi mi dovetti trattenere dal piangere.
-Puoi ripeterlo Joe?-
-Non ti lascio più andare.-
 
 
 
Sono tremendamente in imbarazzo nel postare questa roba, Dio e non so nemmeno il perché!
Non vi chiedo se vi è piaciuta, perché ho seriamente paura e sono in imbarazzo lol
No okaay, faccio la persona seria.
Chiedo scusa alle Larry (vi chiamate così cuoricine?) se ho usato la canzone di Harry in maniera impropria, “Don't let me go” ,sappiamo tutti, che è dedicata non a un migliore amico. Ringraziate la Eli che con i biscotti mi ha portato al lato oscuro lol
So che stai leggendo: quindi ciao cuò ♥
La canzone è davvero troppo bella non potevo costruirci una os!

Vi prego di recensire, anche se ultimamente nessuno si fila quello che scrivo lol
Detto questo, grazie per l’attenzione.
Un abbraccio,
Marti ♥
  
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