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Autore: LiduenKvaedhi    20/07/2013    1 recensioni
Peeta si è unito ai Favoriti e viene considerato un traditore da Katniss perchè, sencondo suo parere, li sta aiutando a darle la caccia. Ma se non fosse realmente così?
Dal testo:
Io li osservo divertito, mentre scoppiano in un litigio che non ha ne capo ne coda.
Dopo dieci minuti, oltre a perdere la pazienza, sento un rumore strano arrivare dai salici li vicini.
Mentre loro continuano a litigare, mi avvicino con discrezione all’albero, finchè non la noto: Katniss è lì.
Con loro vicini è in pericolo e non posso permettere che le facciano del male.
“Stiamo sprecando tempo, vado io a finirla, poi ce ne andiamo!” gli altri si voltano, guardandomi interrogativi. Sento un rumore improvviso provenire dal salice, consapevole di averla sconvolta, ma era l’unica maniera di allontanarli dal suo rifugio
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Favoriti, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“Vi prego, vi prego non uccidetemi!” la ragazza del distretto otto è lì, davanti a noi, che ci supplica per risparmiare la sua vita. Ovviamente Cato non vuole sentire ragioni: si fa passare un coltello, con il quale trafigge un polmone alla ragazza; tira un urlo, prima di restare lì immobile, con lo sguardo fisso nel vuoto e la mano sopra la ferita sanguinante.
“Ahahah ottimo Cato!” si congratulano le ragazze, mentre Marvel gli da una pacca sulla spalla di approvazione.
Poi il ragazzo si gira verso di me “E tu non ti congratuli?” ho le urla della ragazza che mi rimbombano ancora nelle orecchie, ma mi sforzo di essere gasato per la sua morte.
“C-certo! - gli do il cinque - Complimenti campione!”.
Clove ci osserva “Dodici fatti, undici da fare”. Cato comincia a fischiare, seguito da me e l’altro ragazzo. Cominciamo a frugare nelle sue cose, ma non troviamo nulla: continuo ad osservare la ragazza nel frattempo.
“E’ meglio che ce la filiamo, così potranno raccogliere il corpo prima che cominci a puzzare” esordisce Cato, facendoci segno di seguirlo.
Camminiamo per cinque minuti, poi Lux fa un osservazione "Non dovremmo sentire un colpo di cannone adesso?”.
La ragazza del distretto quattro, Amelia, aggiunge “Direi di si. Non c’è niente che gli impedisca di intervenire subito”.
Clove mette il dito nella piaga, guardando Cato con un sorrisetto malizioso “A meno che non sia davvero morta”.
Il ragazzo si agita “Certo che è morta. L’ho pugnalata io!”.
“E allora dov’è il colpo di cannone?” ribatte lei.
“Qualcuno dovrebbe tornare indietro; accertarsi che il lavoro sia finito” conclude Marvel, seguito da Clove “Già, non vogliamo dover andare a scovarla due volte”.
Cato, visibilmente arrabbiato, ringhia “Ho detto che è morta!”.
Io li osservo divertito, mentre scoppiano in un litigio che non ha nè capo nè coda.
Dopo dieci minuti, oltre a iniziare a perdere la pazienza, sento un rumore strano arrivare dai salici li vicini.
Mentre loro continuano a litigare, mi avvicino con discrezione all’albero, finchè non la noto: Katniss è lì.
Con loro vicini è in pericolo e non posso permettere che le facciano del male.
“Stiamo sprecando tempo, vado io a finirla, poi ce ne andiamo!” gli altri si voltano, guardandomi interrogativi. Sento un rumore improvviso provenire dal salice, consapevole di averla sconvolta, ma era l’unica maniera di allontanarli dal suo rifugio. Non riesco a fare a meno di pensare a quello che avevo detto sul tetto qualche giorno prima.

“Dovresti dormire un po’” sussulto, ma non me la sento di girarmi verso di lei.
Scuoto la testa e rispondo”Non volevo perdermi la festa. E’ in nostro onore, dopotutto”.
Si avvicina, per poi sporgersi dal parapetto “Sono in costume?”.
“Chi può dirlo? Con tutti i vestiti stravaganti che portano qui. Nemmeno tu riesci a dormire?”.
“Non riesco a spegnere il cervello” risponde, continuando a guardare di sotto.
“Pensi alla tua famiglia?” azzardo a chiederle.
“No, riesco solo a pensare a domani. Il che è inutile, ovviamente” risponde lei amareggiata, pr poi voltarsi verso di me.
Mi fissa le mani “Mi spiace davvero per le tue mani”.
Alzo gli occhi al cielo “Non importa Katnis - aggiungo - E comunque non sono mai stato in gara per la vittoria”.
“Non è così che bisogna pensare”.
“Perché no? Spero solo di non comportarmi in modo vergognoso e…” non termino la frase, guardando altrove, sapendo che probabilmente non avrebbe capito.
“E cosa?” chiede incuriosita lei.
“Non so bene come dirlo. Solo non voglio… - cerco di trovare le parole giuste - perdere me stesso. Ha senso?”
Rimane qualche minuto a pensare, torturandosi il labbro.
“Vuoi dire che non ucciderai nessuno?” comcluse confusa lei dopo aver riflettuto per una manciata di minuti.
“No. - ci ripenso, sapendo di aver detto suna cavolata - Quando arriverà il momento sono sicuro che ucciderò come chiunque altro. Non posso darmi per vinto senza combattere. Solo continuo ad augurarmi di trovare un modo per … - esito - per dimostrare a quelli di Capitol City che non sono una loro proprietà. Che sono più di una semplice pedina”.


“Va’ pure, Ragazzo Innamorato. Guarda con i tuoi occhi” mi sfida Cato.
Arrivo presto all’accampamento. Il volto della ragazza è rigato di lacrime e le si legge il terrore negli occhi.
Mi avvicino pian piano e osservo la ferita: ha perso troppo sangue, non c’è nulla che posso fare per lei; ucciderla è la cosa migliore che posso fare.
“Ehi - comincio a parlarle - mi dispiace per ciò che sto per fare… Sono venuto qui sperando di poterti aiutare in qualche modo. Come ti chiami?”.
“Katia” sussurra in modo quasi impercettibile.
“Bene Katia - le accarezzo il volto - Mi spiace davvero tanto” ho lo stomaco in subbuglio e i miei occhi iniziano a inumidirsi.
Mi sorride debolmente “U-uccidimi, n-non r-riesc-co p-più a s-sop-pportare quest-to dol-lore” balbetta debolmente.
Le stringo la mano e le sorrido. Chiude gli occhi, aspettando che le dia il colpo di grazia.
Prendo il coltello e glielo pianto nel cuore. La sua morte è immediata, indolore.
Il senso di colpa è enorme, ma viene alleviato dal fatto che non sarei riuscito a salvarla in ogni caso.
Torno al prato vicino ai salici.
“Era morta?” chiede Cato.
“No. Ma adesso lo è” quasi come gli strateghi lo avessero fatto a posta, il colpo di cannone risuona al termine della mia ‘battuta’.
“Pronti a muoverci?” chiede Clove.

I giorni seguenti passano lenti: siamo rimasti quasi tutto il tempo alla Cornucopia e a caccia nei pressi del prato. “Non ne posso più di stare qui - sbotta di punto in bianco Clove irritata - Voglio uccidere Katniss, lo desidero ardentemente, e stare qui non ci aiuterà a farlo” la guardo sconvolto, avrei voluto uccidere io lei in quel momento.
Cato, invece, sembra d’accordo “Forza ragazzi, muoviamoci: andiamo alla caccia della ragazza di fuoco”.
Camminiamo per mezza giornata. Marvel si blocca di colpo, annusando l’aria “Lo sentite?”.
Annusiamo tutti l’aria, imitandolo.
“C’è puzzo di fumo” replica Lux.
Sentiamo un tonfo in un lago vicino: i favoriti cominciano subito a correre nella direzione da cui proviene il suono.
Intravedo Katniss correre nel bosco con Cato e Clove già alle sue calcagne.
Noi altri arriviamo quando la ragazza è già in cima all’albero.
Ci guarda sorridendo “Come va ragazzi?”.
“Abbastanza bene. E tu?” risponde Cato, divertito.
“Ha fatto un po’ caldo, per i miei gusti” trattengo a stento una risata. Katniss è una vera forza.
“L’aria è migliore quassù. Perché non mi raggiungete?” li sfida, con un mezzo sorriso e una mezza smorfia di dolore stampati in faccia. A Cato si legge la sfida negli occhi “Penso che lo farò”.
Clove si irrita, ma non apre bocca.
Lux li passa arco e frecce, ma il ragazzo rifiuta “Farò meglio con la spada”.
Comincia a salire, ma è troppo pesante e si schianta al suolo.
La guardai, cercando di elaborare il più velocemente possibile un piano per tirarla fuori da quel guaio. “Lasciamola là. Dove volete che vada? Ce la vedremo con lei domani mattina” le parole escono dalla mia bocca ancor prima che me ne renda conto.
I favoriti si osservano e discutono per cinque minuti “Ok ragazzo innamorato: accendi il fuoco, noi andiamo a caccia”.
Faccio ciò che mi viene ordinato: raccolgo la legna e l’ammasso; prendo i fiammiferi e accendo il fuoco. Gli altri arrivano dopo un po’: hanno catturato due scoiattoli, un coniglio e un fagiano.
Cucino silenziosamente, mentre gli altri parlano di come l’indomani avrebbero ucciso la ragazza.
”Voglio che soffra” sento ringhiare da Clove.
Mangiamo e ci appisoliamo.

Uno schianto mi sveglia e, notando lo sciame di aghi inseguitori, corro verso il ruscello, seguito da Marvel, Cato e Clove. Sento le urla impazzite di Lux e Amelia: poi il silenzio, sento solo l’acqua che mi culla. Quando sono a corto d’aria, torno in superficie: le vespe si sono dileguate e il mio primo pensiero è correre da Katniss. Schizzo fuori dall’acqua, seguito a ruota da Cato.
Sono stato punto sulla gola, mentre Cato ha diverse punture: ciò lo rallenta, facendolo barcollare leggermente. “Katniss, Katnis!” comincio ad urlare quando la vedo adagiata su ciò che rimane della bellissima Lux.
“Corri, corri - non riesco a non urlarle contro - Scappa cristo! Cosa aspetti?” la alzo e la spingo nella direzione opposta a quella di Cato. Inizia a correre, anche se è molto lenta e instabile.
“Cosa stai facendo?” ringhia il ragazzo.
Estrae la spada, ma non riusce e maneggiarla bene per via del veleno. Mi scanso e continuo a farlo per diversi minuti. Cadde e, mentre mi avvicino per vedere se è svenuto, fa l’ultima azione, trinciandomi la gamba.
Corro nella sessa direzione di Katniss, sicuro che ormai Cato non può più inseguirmi.
Arrivo al fiume e con l’acqua cerca di pulire la ferita che sanguina in modo irrefrenabile. Il veleno cominciava a fare effetto, forse più lentamente che agli altri perchè sono punto una sola volta.
So che sono vulnerabile e l’unica cosa che mi resta da fare è nascondermi, finché la gamba non migliora.
Mi strappo una manica e la lego sopra la ferita, poi comincio a sporcarmi per mimetizzarmi con la riva fangosa del torrente. Dopo un’ora di lavoro, sono soddisfatto di come la parte del mio corpo che vedo è ben nascosta. Mi adagio e, sperando che Katniss sia ancora viva, mi appisolo.

Angolo autrice:
Ciao a tutti, questa è la mia prima one shoot, nonchè la prima storia che pubblico su questo sito! Forse non è la storia più originale di tutte, ma boh, mi piaceva l'idea di raccontare questa parte della storia, nonchè la mia preferita, dal punto di vista di Peeta. Inoltre ho voluto riportare più o meno fedelmente i dialoghi del libro, perchè così mi piaceva maggiormente. Spero sia stata di vostro gradimento :) Baci, Chiara.
  
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