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Autore: WeLoveJorgeBlanco    20/07/2013    7 recensioni
Io avevo capito di cosa parlava ed ero completamente pronta.
Nonostante ciò la paura mi assalì ma come sempre mi tranquillizzò.
“Non farò niente che tu non voglia” mi sussurrò facendo sentire il suo fiato sul collo.
Al diavolo! Chi non sarebbe andata a letto con uno come lui?
Coppia : ViluxLeon.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Violetta
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Erano le sei del mattino e vedevo il sole alzarsi nel cielo.
In questo periodo sono molto felice perchè ho le idee chiare nei miei sentimenti, non sono più costretta a mentire a mio padre perchè sa tutto e ho dei parenti fantastici.
Di questi tempi due anni fa mi disperavo, perchè ero eternamente indecisa tra due ragazzi : Leon, il mio attuale e Thomas che ora è in Spagna.
Il suo ritorno in Spagna mi ha fatto riflettere e mi sono resa conto che non ha fatto altro  che danneggiarmi e rendermi confusa quando poi, c’era un ragazzo splendido che ha saputo aspettarmi, Leon.
Eh già, noi due abbiamo passato molte cose insieme.
Ma nonostante ciò l’amore ha trionfato e ora siamo felici e contenti, come nelle favole.
Mi alzai di buon umore e dopo aver fatto una doccia rilassante andai a mangiare qualcosa in cucina.
“Come va tesoro?” mi chiese papà.
“Bene papà, stasera uscirò con Leon. Promettimi di non fare il geloso!”
Lui sbuffò ma poi si arrese e annuì.
Ormai per lui era la normalità che uscissi con Leon e anche se non voleva, accettò comunque la mia storia con lui. Se non altro sapeva che con lui potevo stare al sicuro.
Dopo aver fatto questa breve chiacchierata mi diressi nella mia stanza con l’intento di prendere dal portagioie una braccialetto che mi aveva regalato Leon come primo anniversario.
Più lo guardo e più mi convinco che lui sia quello giusto, che finalmente ho trovato l’amore della mia vita.
Un rombo di una moto disturbò i miei pensieri.
Mi affacciai per vedere chi fosse a fare tutto questo baccano, ma lui era lì.
Mi sorrideva con i suoi bellissimi trentadue denti e sono sicura che mi sarei incantata nei suoi occhi se non avesse avuto il casco.
Lui mi salutò e mi fece cenno di scendere.
Io mi precipitai dalle scale, salutai frettolosamente tutti e chiusi il portone alle mie spalle.
Eccolo lì, il mio splendido ragazzo.
Come sentì il tonfo della porta si girò spegnendo la moto. Mise il cavalletto e corse verso di me.
“Buon anniversario tesoro, sono stati i due anni più belli della mia vita!” mi sollevò in aria.
Io mi commossi a quelle parole, a come avevamo bisogno entrambi del nostro amore come l’aria.
Lo abbracciai forte e mi sentii al sicuro.
“Anche i miei Leon, buon anniversario.” E lo baciai.
Fu un bacio pieno di passione, ce lo concedevamo poche volte.
Sentivo in quel momento che avevamo lasciato tutto alle spalle :
Thomas, Lara, Diego… erano acqua passata.
Ormai tutti avevano capito che il nostro era un amore indistruttibile.
Costrinsi a me stessa a prendere fiato, perchè sapevo che sarei morta da un momento all’altro se non avessi smesso.
Si tolse del tutto il casco e i nostri occhi si incrociarono pieni di desiderio.
Volevamo stare lì a goderci il momento ma era piuttosto tardi e non volevamo perdere le lezioni allo studio così ci dirigemmo verso esso con la moto.
Lui mi conosceva. In realtà lui conosceva tutto di me.
Sapeva della mia paura per le moto, perchè ero pessimista e pensavo che ci saremmo schiantati contro qualche albero.
Intuendo i miei pensieri, anche mentre correva a tutta velocità, ebbe la prontezza di prendere la mia mano e stringerla con la sua.
Arrivammo allo studio in perfetto orario.
Mi prese la mano e mi portò dietro un albero appartato, per baciarmi ancora una volta poiché non ci saremmo visti tutta la mattinata per le lezioni diverse.
Le ore passarono molto lentamente e non vedevo l’ora di poggiare le mie labbra sulle sue.
Nonostante ciò mi impegnai tantissimo e nell’ora di canto duettai con Diego, che finalmente dopo tanto tempo se ne era fatto una ragione e si era fidanzato con Francesca.
Nella pausa pranzo non persi tempo e incontrai Leon nel corridoio. Entrambi ci stavamo cercando.
Mi diede un bacio a fior di labbra poiché eravamo in una scuola ma fui comunque soddisfatta.
Mi prese per mano.
“Ora andiamo al resto band, tesoro.”
“Bene, ma offro io!”
Lui si fermò di scatto e si guardò intorno per vedere se c’erano occhi indiscreti.
Prese il mio viso tra le mani e mi baciò molto dolcemente.
“No, sono io il principe azzurro” concluse quasi ansimando perchè non avevamo più fiato.
Quei quindici minuti passarono subito mentre le altre ore furono lente.
Non vedevo l’ora della sorpresa di stasera.
Ritornai a casa con Angie, la quale sospettava qualcosa ma preferì non chiedermi niente.
 Mangiai con molto entusiasmo e mi diressi sopra con l’intento di messaggiare con Leon per avere qualche indizio ma fu categorico.
La sera si stava avvicinando e io per l’occasione  indossai un vestito di mia mamma Maria.
Olga quasi scoppiò in lacrime quando mi guardò con quel vestito.
“Sei uguale a tua madre, Violetta!” disse carezzandomi una guancia.
Leon poi bussò il campanello e chiese gentilmente di entrare ma io lo spinsi fuori perchè mio padre era già arrabbiato all’idea che uscissi con lui.
“Scusa, ma mio padre è già arrabbiato di suo. Sai, non accetta il fatto che sia fidanzata.”
“Non fa niente, tieni, mettiti questa”
Una benda? Cosa voleva farmi?
“Voglio che sia una sorpresa, non aver paura”
Quelle parole mi tranquillizzarono subito.
Misi la benda e ci avviammo con la moto verso il nostro appuntamento.
Una volta arrivati sentivo un terreno strano sotto i piedi.
Ma certo!Sabbia!
Sfilò la mia benda e mi ritrovai davanti uno spettacolo sublime : il tramonto sul mare.
Poi mi avvicinò a se prendendomi i fianchi e mi sussurrò :”Credo che questa sera la ricorderai per sempre.”
Io avevo capito di cosa parlava ed ero completamente pronta.
Nonostante ciò la paura mi assalì ma come sempre mi tranquillizzò.
“Non farò niente che tu non voglia” mi sussurrò facendo sentire il suo fiato sul collo.
Al diavolo! Chi non sarebbe andata a letto con uno come lui?
Era tutto preparato : c’era un lettino da spiaggia dove mi fece stendere e per una buona ora guardammo il crepuscolo.
Poi mi condusse verso una casetta di legno molto carina.
Dentro era arredata tutta in legno, era accogliente.
Mi presentò tutte le stanze fino a quella più importante.
Quella dove avremmo passato la nostra prima notte.
Sospirò e notai che era molto strano.
“Cosa c’è Leon?”
“Niente, è che non so come dirtelo…”
“Cosa… mi vuoi lasciare?”
“N-no come puoi pensare questo”
Sospiro e prese coraggio.
Si inginocchiò e intuii le sue intenzioni.
Aprii uno scatolino davanti ai miei occhi.
“Ti va di essere mia moglie, Vilu?” chiese con le lacrime agli occhi.
Io mi portai le mani alla bocca, ero troppo contenta.
Non seppi dire si dalla emozione ma annuì e lo abbracciai con tutto l’amore di questo mondo.
Lo baciai con molta passione e lo spinsi verso il letto.
Non si aspettava tutta questa intraprendenza da parte mia ma a quanto vedo, lo eccitava parecchio.
Gli sbottonai la camicia, aveva quella del nostro primo bacio.
Mi sedetti a cavalcioni su di lui e mentre gli davo dei dolci baci sul collo lui intanto sbottonava il mio reggiseno e accarezzava le mie spalle.
Con un tonfo tutti i nostri panni finirono per terra e ci mettemmo sotto le coperte, anche perchè eravamo in imbarazzo a vederci completamente nudi.
Gli ultimi indumenti furono rimossi dai nostri corpi.
La luce delle candele si spense e rimanemmo al buio.
Non so quando lui si infilò il preservativo e sentii che quegli occhi verdi mi fissavano anche al buio.
Io gli diedi l’ok per continuare e lui entrò per la prima volta in me.
Quel gesto non mi fece pentire.
Provai delle fitte di dolore a tal punto che lui si fermò ma lo rassicurai dicendogli che era normale.
In poco tempo quel dolore si trasformò in piacere puro.
I gemiti, gli urli strozzati e i nostri nomi riempivano la stanza.
Dopo i dieci minuti più belli della mia vita, arrivammo all’apice del piacere.
Eravamo sudati, stremati e stanchi.
Mi addormentai al buio sul suo petto, consapevole che quel momento sarebbe rimasto impresso per sempre nella mia vita.
 
Nota autore :
Lo so!Mi sono lasciata andare!
Non sopportavo l’idea di non scrivere questo piccolo racconto era più forte di me!
Comunquee, ho scritto questo piccolo racconto in una serata libera e ne sono super soddisfatta.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Io penso che quei due siano asdfgjlkl *-*
Ah e continuate a leggere la mia Fan fiction “I need you” eh eh J
 
 
 
  
   
 
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