"Non lasciarti sgomentare dagli addii.
-Richard Bach -
Tutto ciò che resta
Esiste un termine che più di tutti spiega la tragedia dell'addio.
"Inserirai il pilota automatico?"
"No."
Lo conosceva Selina e aveva aggredito la bocca del pipistrello in un bacio ruvido e famelico, il commiato della sposa al suo re più amato e più rispettato.
"Vieni via con me."
"Non posso."
Erano morbide le sue labbra, incredibilmente arrendevoli.
Le aveva sfiorato la nuca con le dita guantate, saggiando sulla sua lingua tutto il fiele della sconfitta e della rinuncia.
L'ombra di un sorriso gli aveva piegato gli angoli della bocca e le aveva restituito il rimpianto più grande: quello dei futuri abortiti.
Sì, Selina conosceva quel termine.
Lo conosceva e ne portava il sapore sulle labbra, là, dove un Cavaliere di tenebra e bruma aveva lasciato il suo marchio.
"Resta."
Per poter conoscere il tuo odore, quello che porti dietro una maschera in kevlar e pelle.
Per poterti amare e poi odiare.
Per poterti baciare ancora e sciogliere questo desiderio tra lenzuola sgualcite e umide di notti insonni.
Per poter vivere una volta in più e morire una in meno.
"Resta."
E il cielo si era riempito di rosso.