Ogni giorno…da anni…nelle lunghe ore di sonno che precendono il tuo risveglio, un tempo mi sarei alzata, avrei camminato con passi leggeri nella mia insonnia e avrei passato le mie dita sul pianforte, poensando alla mia sofferenza…ma oggi…oggi finalmente riesco a passare un’intera notte stesa a letto ed è merito tuo, tuo e delle tue forti braccia che mi stringono, impedendomi di alzarmi.

Passo le notti a guardarti, a rimirarti nel tuo sonno in cui sembri tranquillo, non come il resto della giornata, in cui sei costantemente cupo.

Al tuo risveglio ti vedo aprire gli occhi, già pensando con dolore ai doveri del giorno ma poi, con mia profonda gratitudine mi vedi, accanto a te e mi sorridi. Costantemente in ritardo, vedo abbottonarti la camicia sperando almeno in un cenno di saluto da parte tua…ma come al solito devo essere io a chiederlo, mentre tu corri per arrivare in tempo.

In quello spazio angusto che chiamiamo ufficio ti vedo lavorare, senza pause, senza parole…nel silenzio del tuo lavoro cerco costantemente occhiate dei miei confronti…che non arrivano…mi ignori…magari non lo fai apposta, ami il tuo lavoro e lo vuoi svolgere egregiamente, come hai sempre fatto.

A casa ti lasci un po’andare, ma sei sempre preoccupato e speri sempre che io non me ne accorga, non riesco nemmeno a capire di cosa sei preoccupato…e quando ti vedo giocare con il nostro bambino mi sembri tirarti su e gli sono grata per questo.

E poi, nel buio della notte, il mio momento della giornata preferito, in cui, finalmente ti lasci andare ad i tuoi sentimenti e mi stringi e mi baci, un momento carico di passione, il momento che io attendo con ansia…ogni giorno.