Se ti avessi lo sai
Capirei la mia vita scoprendo dentro di me
Con il senno di poi
Che ogni scelta sbagliata mi conduceva da te
Così mi immagino già il tuo sorriso
E vedo accendersi noi...
Allo stadio in un bar in un gesto affettuoso
Che non ci capita mai
 
Ricordo ancora quando tua madre ha composto questa canzone, con il mio aiuto.
Non è stato molto difficile, visto che il testo è nato mettendo su carta i miei sentimenti.
Sentimenti che provavo per quella bambina che stava crescendo nella pancia della mia amata Maria, che avrebbe portato novità nella mia routine, che avrebbe trasformato la mia vita…in meglio.
E quella bambina adesso ha sedici anni, e sei tu, mia adorata Vilu.
 
Vorrei regalarti un cielo d'agosto
Che fa da cornice a una stella che va
Un sole nascosto che nasce da dentro
E disegna il confine della tua libertà
Quel suono leggero di un nome importante
Le ali di un uomo volante
Per non nasconderti mai... dietro ai rimproveri miei...
 
Da quando sei nata ho desiderato darti il più possibile. Non ho mai voluto viziarti, ma per la mia unica figlia volevo il meglio, anche senza esagerare.
Eravamo una famiglia felice, almeno fino alla morte di tua madre. Io non volevo crederci, e quando ti diedi la notizia mi si spezzò il cuore: vederti piangere non mi faceva di certo passare il dolore. Ma decisi che dovevo essere forte, non solo per me…ma per entrambi.
Ci volle un po’ di tempo per assorbire il dolore: quando le nostre giornate ripresero serenità, decisi che allontanarti da tutto quello che poteva ricordarti tua madre era la cosa migliore da fare.
Dalla tua famiglia…e anche dalla musica.
 
Vorrei regalarti un mondo diverso
Che ha fatto la pace con la sua crudeltà
Quel giusto rimorso che nasce sbagliando
E conferma la forza di ogni fragilità
L'anarchico istinto di un cuore migrante
Le ali di un uomo volante
 
Sei cresciuta in un clima sereno, anche se ‘aereo’ era la nostra parola d’ordine. Ti ho sempre insegnato che la verità è la cosa migliore, ma ho capito che il primo ad aver mentito sono stato io…
Ora ripenso alle bugie che ti ho detto credendo di far bene.
Ti ho tenuta lontana da tua zia, da tua nonna e dalla cosa più importante: la musica.
Pensavo che cantare e ballare ti avrebbe fatto ricordare tua madre, che ti avrebbe solo fatto soffrire…ecco perché te l’ho impedito.
Poi allo show di fine anno ho capito che la musica fa parte di te, proprio come tua madre.
 
Per arrivare più su...
Di questa piccola vita
Dove più vero sei tu...
Io vorrei regalarti l'infinito che dà
Quel tenero abbraccio di un padre sognante
Che è come un uomo volante
Anche se tu non verrai
Saprà nel cuore chi sei
Io questo spero e vorrei
 
Ma ora ho capito tutto: cantare è la tua vita, ce l’hai scritto nel sangue. E io non te lo impedirò, non ti impedirò più di seguire il tuo sogno, di realizzarlo.
Perché tu, anche se sarai sempre la mia bambina, sei cresciuta e devo lasciarti libera di decidere quello che è meglio per te.
Perché per te voglio solo il meglio, e se questo è quello che desideri io non posso fare altro che dartelo.