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Autore: DestinyMaryHope    21/07/2013    0 recensioni
La verità, resa bugia.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Non posso dimenticarmi un giorno così importante...sei stata, sei e sarai sempre per me un'esempio di vita, un'esempio di amica, insomma di tutto. Vorrei vederti più spesso, le elementari mi mancano e certe volte mi rimpiango di non essere venuta con te alle medie, ma di aver scelto una scuola in cui non andava nessuno dei miei amici. Era la soluzione più logica, visto che era la scuola più vicina a casa di mia nonna, e che potevo raggiungere tranquillamente a piedi in 5 minuti. Ma ora...vorrei solo tornare in 5ª elementare, in quel momento in cui la maestra Serena mi disse:-e tu, Luce, dove vuoi andare alle medie?- in quel momento tutta la vita mi passó davanti, come un album fotografico pieno di ricordi, e mi ricordo di aver pensato a Cristina,a quel tempo la mia migliore amica, e di aver formulato un'idea nel mio cervellino da bimba di 10 anni:-SE CI È ANDATA LEI, PERCHÉ NON POSSO ANDARCI ANCHE IO? COSÌ LE STARÓ SEMPRE VICINA, SARÓ SEMPRE LA SUA MIGLIORE AMICA!- e tutto all'improvviso mi è sembrato colorato, pieno di cuori e pegasi volanti. In seguito la scuola finì e io mi continuavo a ripetere che tutto sarebbe andato bene, che avrei fatto molte nuove amicizie. passó il tempo delle vacanze e ricominció la scuola. 1ª media. Wow, come mi sentivo grande. E importante. Il primo giorno andò alla grande. Tutti i compagni mi stavano simpatici ed io stavo simpatica a loro. Ricordo che la sera ebbi qualche crisi isterica, ma mamma mi disse che era tutto normale, che il cambiamento faceva anche questi effetti. Passó il primo lunghissimo anno di scuola, e devo dire che ero riuscita a farmi molti amici e che i professori erano davvero bravi. Iniziarono le vacanze ed io mi feci la cresima. Prima di questo ti incontrai in chiesa alla comunione di tua sorella, ricordi? Arrivó il 12 luglio, il giorno del mio compleanno. E lì mi accorsi che era cambiato tutto. Tutti gli amici che credevo di avere, tutte le persone a cui volevo bene si erano scordate del mio compleanno. Su tipo 50-60 persone di cui ero sicura mi facessero gli auguri, me li fecero in 9.I miei genitori, mia nonna, mia cugina, una mia amica nata il mio stesso giorno, Elisabetta , mia zia e mio zio, e un'altra mia amica.Addirittura gli altri nonni si erano scordati del mio compleanno, ma potevo capirlo, erano anziani e il cervello cominciava a vaneggiare. Stetti tutto il giorno con il cellulare in mano, ma non diede molti segni di vita. Mi misi a piangere pensando a Cristina, la persona di cui mi fidavo di più, e al perché non mi avesse fatto gli auguri. Solo la sera del giorno dopo mi Arrivó un messaggio proprio da lei, in cui mi faceva gli auguri. C'era solo un piccolo problema. Aveva sbagliato giorno. Allora mi chiesi come era possibile , lei non avrebbe mai sbagliato il giorno del compleanno della sua migliore amica! E invece si, l'aveva fatto. Non risposi neanche a quel messaggio. Lo ignorai. Si era dimenticata di me, della sua migliore amica. E allora capii che avevo fatto la cosa sbagliata, ero andata nella scuola sbagliata. Non servivo più a Cris.Mi aveva già rimpiazzato con le signorine -blabla- le sue nuove amiche. Soprannominate così da me medesima, perché assomigliavano a oche scodinzolanti. Le signorine blabla erano 3 quattordicenni particolarmente antipatiche che volevano Cristina tutta per loro. 3 bionde mesciate e finte magre come un grissino e truccate come le barbie. Quando camminavano sorridevano  e spaventavano chi le incontrava,perché avevano una dentatura da cavallo, povere lesbiche. La prima , quella più alta, si chiamava Adelaide; oltre a più alta, era quella più decente tra tutte. Era bionda dorata, d'inverno la pelle bianca come la neve, d'estate bronzata, come il sole. Era quella più antipatica. La sua voce assomigliava al gracchio stridulo di un corvo, accompagnato da strani mugolii. Il suo nome, così sofisticato, era lo stesso della sua trisavola. La seconda oca, con il nome impronunciabile, era deficiente. Ma deficiente di brutto!! I suoi occhi erano neri e strabici. I suoi denti erano storti e con l'apparecchio. Camminava pure mezza storta, tutta da una parte. Ma, era desiderata da tutti, la strega, perché era la FIGLIA DI  PAPÀ. La figlia del sindaco, va a finire che la conosci anche, chi non conosce la figlia del sindaco?! Tutti la volevano come amica, sul pullman tutta la scuola era vicina a lei. Attenti, didn't touch la figlia del sindaco, senno sarebbero stati guai seri! Per finire in bruttezza, la terza oca. La barbie. Se indossava un cerchietto rosa, allora indossava maglia, gonna e scarpe rosa. Per non dimenticare smalto e borsa rosa. Tutti i suoi libri erano foderati di rosa, tutti i suoi colori erano diverse tonalità di rosa. Dal rosa confetto al color ciclamino. Mio Dio. Erano immancabili gli orecchini a cerchio, tempestati di Swarovski, naturalmente rosa. Il suo nome mi faceva pensare all'estate: Pru. Pru, come le prugne, i frutti che ti fanno venire la cacarella a fischio, ahahaha ogni volta che penso a questa somiglianza, scoppio a ridere. E proprio come la cacarella, i suoi capelli erano castani e liscissimi. Si era passata mezza scuola, Pru. In prima media, era stata assieme a uno di terza, alto tipo 45 metri e caruccio da far paura. Melchiorre, mi pare si chiamasse. Storia d'amore tipo beautiful, durata 18 ore.  L'aveva lasciato lei, per fare il filo al ragazzo nuovo di 2E. Ovviamente, ci riuscì. Fidanzamento durato 4 giorni e mezzo. Wow, si era proprio superata!  Per non parlare poi del suo senso dell'umorismo...la sua risata era come quella di un maiale eccitato. Immagina... Dopo la presentazione delle signorine blabla, ti parlo un po' della mia classe. Al vertice di popolarità, c'era la signorina Lola. Malalingua, parlava solo di cose Zozze, tutti 3 a scuola, ma ovviamente promossa ogni santissimo anno, per il suo impegno. Il suo impegno, consisteva nel pitturarsi le unghie ad ogni lezione diversa, con un colore diverso. Ma si, Lola si impegnava tanto a scuola. E infatti a scienze, dopo un anno di lezioni sull'apparato digerente,  alla domanda -cosa è la dieta- aveva risposto-activia, bifidus regularis, vitasnella.- al posto di-giusta alimentazione giornaliera.- Ella aveva 2 schiavette, che comandava a bacchetta come fanno gli addestratori con i conigli: Lexi e Penny, che facevano tutto ciò venisse ordinato loro da Lola. Due cavie da laboratorio. Lola e Lexi erano inseparabili, due snob da far paura. Quando Lola mancava, Lexi non era antipatica, e neanche Penny. Quando Lola c'era, Lexi e Penny tornavano ad essere quelle due stronzette che erano sempre state in sua presenza. Poi c'era la mia amica, Sally, un tempo migliore amica di Lola, sua ex schiavetta, ribellata da quando il giorno del suo compleanno, Lola l'aveva insultata chiamandola -PUTTANA- proprio con testuali parole. Ricordo benissimo che Sally mi chiamó piangente dicendomi che era stata insultata di brutto da quella mezza strega deficiente e handicappata di Lola. Io le dissi che si era fidata troppo di lei e lei mi diede ragione. Da quel giorno, siamo amiche inseparabili. Devo ringraziare Lola per questo, perché se non l'avesse trattata così male,credo che  io e Sally non saremmo così amiche. Quella zotica di Lola!! Si crede così bella, quando assomiglia ad un castoro dai denti a sciabola. Verso ottobre ha anche picchiato Sally, sai?Ma lei, essendo ipnotizzata, la perdonó in quattro e quattr'otto! Ed io feci finta che nulla fosse accaduto, ma dentro di me, nel mio piccolo cuore, stava nascendo una forza nuova, interiore, chiamata Rabbia. Ne provavo sempre di più, ogni volta che Sally abbracciava Lola, dentro di me sentivo una fiammata di calore insopportabile. Lola non la meritava. Non meritava Sally. Dopo tutto quello che le aveva fatto, Lola l'aveva ipnotizzata, facendole credere che era lei la sua unica vera amica. Io non so nè come nè quando, ma gliela faró pagare. Per tutto. Per avermi reso la vita un inferno.
  
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