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Autore: _itsforgabbe    22/07/2013    2 recensioni
SPOILER COLS
Una lacrima mi riga il volto, ma non permetto alle altre di sgorgare.
Non mi sono mai sentito così perso, così distrutto e così fuori luogo.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alec Lightwood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera, eccomi qui con un'altra OS.
'Sta volta ho preso in considerazione il personaggio di Alec, scrivendo in prima persona, sinceramente è più o meno più di un anno che non scrivo più in prima persona quindi spero che la storia sia scritta bene eche vi piaccia.
L'ispirazione di questa OS mi è venuta ascoltando "I almost do" di Taylor Swift, quindi trovo carino leggere mentre ascolto la canzone, con ciò vi lascio il link qui sotto.
http://www.youtube.com/watch?v=8ZiDGFPqsGo
Vi auguro una buona lettura (:
Baci Giada.

 


 

I bet this time of night you’re still up
I bet you’re tired from a long, hard week
I bet you’re sitting in your chair by the window, looking out at the city
And I bet sometimes you wonder about me 








Sono seduto contro il muro della serra, le gambe piegate contro il petto come se potessero alleviare il dolore che provo dentro, come se potessero colmare il vuoto che si è formato nel mio cuore.
Anche la serra da quando se n'è andato Hodge non è più la stessa.
I petali dei fiori di mezzanotte giacciono a terra, privi del loro splendore.

Tutte le piante che solitamente erano impeccabili ora sembrano lasciate a se stesse, effettivamente lo sono, da quando non c'è più Hodge ricevono solo cure per il loro stretto necessario bisogno di vivere.
Quella che ho in mano è una nostra fotografia, si quella stupida foto che tanto odio, quella in cui siamo al Moulin Rouge, quella in cui tu mi avevi avvolto al collo un improbabile boa di piume rosse.
Con un sospiro constato che per noi, in fin dei conti, l'unico periodo veramente felice è stato quello del nostro viaggio in giro per il mondo e quando tutta l'aria mi esce dai polmoni sento per l'ennesima volta il mio cuore sgretolarsi.
Moulin Rouge, il posto più imbarazzante in cui io sia mai stato, la prima uscita ufficiale di noi due, la prima uscita in cui io non avrei dovuto preoccuparmi di trovare scuse per il giorno dopo perchè ormai avevo gridato al mondo che ti amo.

Parigi, la città degli innamorati, il luogo dove per la prima volta abbiamo fatto l'amore.
Sento le tue calde e fameliche labbra sul mio collo, porto una mano all'altezza della giugulare ma non sento la tua presenza, non sentirò più i tuoi baci umidi e nemmeno i tuoi denti che mi morsicavano di proposito.
Una lacrima mi riga il volto, ma non permetto alle altre di sgorgare.
Non mi sono mai sentito così perso, così distrutto e così fuori luogo.
Ogni volta che le tue lunghe braccia mi accoglievano a sé mi sentivo a casa, mi sentivo amato ma soprattutto mi sentivo giusto, non mi sentivo uno scherzo della natura, cosa che, ora come non mai mi tormenta.
Figlio di una potente dinastia di shadowhunters, l'unico che avrebbe potuto portare avanti il nome dei Lightwood... scuoto la testa, non voglio pensarci.
Non voglio ripensare a mio padre che, bianco come non mai, mi chiedeva cosa, secondo me, mi avesse fatto diventare gay.
Con te tutto il fardello della mia famiglia non importava, con te nessuno dei miei problemi era così pesante, con te la mia vita non era così inutile.
Alzo lo sguardo al cielo, è pieno di stelle, non ho idea di quante ore io sia stato quassù, ormai neanche il tempo per me ha una cognizione logica.
Penso che nonostante tutto, che nonostante tu non mi voglia più parlare e vedere, in fin dei conti siamo pur sempre sotto lo stesso cielo, penso che in fin dei conti qualcosa mi legherà sempre a te e qualcosa legherà la tua eterna vita a me.
Per un solo istante provo un senso di soddisfazione, io avrò pochi ed improbabili anni da vivere cercando di dimenticarti, ma tu, tu avrai davanti l'eternità per cercare di dimenticarmi.
Quel pensiero abbandona subito la mia mente, tu non sei come me, tu puoi sempre cercare un ripiego per provare a dimenticarmi, ma io sprecherò la mia vita a ricordarmi che prima o poi dovrò dimenticarti e metterti da parte come se tu fossi un oggetto di uno stupido adolescente che deve lasciarsi il passato alle spalle per crescere e diventare così uomo.
Chiudo gli occhi e il tuo viso prende forma dietro le mie palpebre.
Il tuo volto eternamente giovane, un diciannovenne con vari secoli dietro alle spalle, un ragazzo giovane e spensierato, un ragazzo dall'aspetto buffo dietro al quale nonostante tutto si nasconde un uomo che ne sa fin troppo della vita e dell'amore.
Così ti avrei ricordato, sempre sorridente, sempre pronto a tutto, sempre pronto ad aspettarmi o a tendermi la mano per farmi rialzare e camminare passo a passo con te.
Sento suonare le tre di notte, scommetto che a quest'ora tu sei ancora sveglio.
Scommetto che sei stanco a causa di una lunga e faticosa settimana di lavoro.
Tutto quel lavoro che per causa mia ti sei lasciato dietro le spalle, facendo arrabbiare diversi clienti e ora devi fare i recuperi, dormendo solo qualche ora a notte e bevendo tazze di caffè.
T'immagino mentre ti sfreghi gli occhi spargendo così tutti i glitter sul viso e sbavando l'eye-liner nero che mette in risalto i tuoi occhi felini.
Scommetto che sei seduto sulla poltrona vicino alla finestra e il tuo sguardo si sta perdendo tra le luci della caotica città, quella città che per te è monotona, quella città che conosci così bene.
E scommetto anche che qualche volta ti sei chiesto di me, ed è difficile ammetterlo ma mi costa tanto non poterti chiamare, mi costa tanto non sentire più la tua calda e profonda voce con quello strano accento che solo tu hai.
Vorrei solo correre da te, vorrei dirti che mi dispiace, vorrei solo poterti spiegare tutto, vorrei stringerti fra le mie braccia, o urlarti contro che nessuno mi ha preparato a tutto ciò, che non sono il ragazzo perfetto che tutti credono che io sia.
Si, vorrei correre da te e vorrei che tu sappia che ogni volta che non lo faccio è come se lo facessi.
Ho fatto un gran casino, ma ti confesso che nei miei sogni tu mi stai ancora accarezzando il volto e mi stai chiedendo se ti amo.
  
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