La sua vita era esattamente come quella dei suoi puzzle.
Bianca, priva di senso.
Studiava con facilità e senza bisogno di grossi sforzi, brillava in ogni materia ed era l'invidia della maggior parte degli orfanelli.
Passava il tempo nell'attesa di diventare il successore di L.
Aspettava, come ogni orfano, mentre test e compiti erano all'ordine del giorno.
E, sicuro come la morte, arrivava Mello e scombussolava tutto, con le parole e coi fatti.
Perché montare un puzzle era facile, Near lo sapeva.
Diversamente dal suo - presunto - carattere freddo e altezzoso, dopo ogni confronto si chiedeva in che modo potesse montare la sua vita.
Così ricominciava: attacca, stacca, riattacca...