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Autore: BettyLily    22/07/2013    1 recensioni
Il mio regalo di compleanno per un'amica: SkySeeker!
Dal testo:(Saria:)Vieni, ti mostro un posto speciale!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Link, Saria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Spazio autrice(prima di iniziare):questa storia la dedico alla mia amica SkySeeker per il suo compleanno. Buona lettura Sky! :)
P.S.:dovete perdonarmi per la battuta, era di vitale importanza metterla! XD

Una notte magica

Era notte. Link era stato tormentato di nuovo da quell’incubo: sognava di essere alle porte di una città che non aveva mai visto e vedeva fuggire una bambina vestita elegantemente a cavallo. La bambina era scortata da una donna coi capelli grigi e un abbigliamento strano. Poi usciva dalla città anche un uomo dalla pelle stranamente verde e i capelli rosso fuoco, come la criniera del suo cavallo, il cui manto era nero tempesta. Lui lo guardava spaventato e l’uomo apriva la mano, puntandola verso di lui. Nella sua mano si formava una sfera, come se fosse stato un mago(o un Super Saiyan)con cui lo colpiva. Poi si svegliava e tutto era finito…ma solo per ricominciare daccapo la sera dopo.
Di solito il bambino biondo si svegliava al mattino, ma quella volta, quando aprì gli occhi, la luna piena era ancora alta nel cielo. Uscì da casa sua e sentì il dolce suono di un’ocarina, ma non capiva da dove venisse, così seguì la melodia, che lo condusse fino all’entrata del bosco perduto, dove trovò la sua amica Saria che suonava, mentre stava entrando.
-Ehi, aspetta Saria! Ma che fai?! Lì dentro è pericoloso!
L’amica rise e poi, prendendogli la mano, gli disse:-Vieni, ti mostro un posto speciale!
Si avviò dentro, ma Link si ritrasse: aveva paura di quel posto. Allora Saria lo tranquillizzò:-Segui il suono della mia ocarina, così sarai più tranquillo, va bene?
Link annuì, Saria ricominciò a suonare e, con Link al seguito, entrò.
Link si stupì, mentre la guardava camminare: era come…come se sapesse esattamente dove portava ogni passaggio, ma ciò era semplicemente impossibile, perché il bosco perduto si era guadagnato quel soprannome per un motivo.
“O forse non è impossibile…è solo improbabile.” pensò tra sé. Sorrise.
Ad un certo punto arrivarono in una radura e, dopo aver attraversato delle specie di corridoi naturali, arrivarono a delle scale, che salirono in fretta.
Quando arrivarono in uno spazio aperto, Saria si sedette su un mezzo tronco e Link fece lo stesso. Il biondo aveva mille domande da fare riguardo il luogo in cui si trovavano, ma Saria gli posò un dito sulle labbra e iniziò a parlare:-Ci troviamo nella Radura Sacra. Qui c’è l’entrata al Tempio della Foresta. Un giorno capirai cos’è. Questo è il mio posto segreto e speciale. Prima o poi ti servirà, quindi ricordalo sempre, ok? Adesso vieni, distenditi sull’erba, qui la terra è morbida e l’erba ti solletica un po’, ma è talmente leggera da rilassarti.
I due, distesi per terra, l’uno accanto all’altro, si misero a cercare la stella più bella e brillante. Appena uno ne indicava una, però, l’altro ne trovava una ancora più splendente. Ma dopo un po’ indicarono nello stesso istante la stessa stella, “come abbiamo fatto a non vederla?” si chiesero entrambi, poiché era esattamente al centro del cielo e brillava come nessun altra.
Le loro mani erano così vicine mentre la indicavano ed entrambi la abbassarono arrossiti. Dopo alcuni istanti di silenzio, fu Saria a riprendere la parola:-Certo che la musica della foresta è proprio bella, eh?- la bambina si riferiva ai suoni della natura, che insieme formavano una bellissima composizione. Ad un tratto si mise a piovere e i due non sapevano che fare, ma fu allora che Link prese la mano dell’amica e la invitò a ballare sotto l’acqua fresca della pioggia, seguendo il ritmo del vento.
Ballando, l’uno guardava gli occhi dell’altra e viceversa, entrambi con un dolce sorriso dipinto in volto.
Danzarono per il resto della notte e, quando si accorsero che l’alba stava per sorgere, capirono che era ora di tornare indietro. Ma prima Saria fermò Link sul segno della Triforza: i due si guardarono sorridendo.
-Link…
-Saria…
Il sole di quel giorno ebbe l’onore di illuminare il momento in cui la bambina si alzò sulle punte per arrivare all’altezza dell’altro e dargli un dolce piccolo innocente bacio sulla calda guancia del bambino biondo.
  
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