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Autore: CHOU    01/02/2008    3 recensioni
dopo tanto tempo sono tornata! - Circa quattro anni fa ero venuto insieme a mio padre nella tua casa per discorrere di non so più quale faccenda , mi innamorai all’istante di te. - buona lettura^^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ALLORA…dopo tanto tempo sono tornata! Questo è un piccolo esperimento. La storia non è situata in uno spazio preciso di tempo, provate a verla come uno spezzo di un film. Ho provato a ridurre la storia  a più dialoghi possibili, cercando di trovare uno stile nuovo…be che altro dire… buona lettura!!!!^O^

 

 

L’odore acre della stanza arrivava pungente alle narici di Amir che aspettava pazientemente seduto su un grande divano.

“A cosa devo la tua visita?”la voce bassa e sensuale distrasse Amir dai propri pensieri.

“Lo sai benissimo Shahi”

“Gradisci qualcosa da bere?”

“Smettila! Dov’è il ragazzo?”esclamò adirato amir.

Shahi si ravvivò i  capelli neri assumendo un’aria pensosa.

“Quale ragazzo? Proprio non capisco.”

“Dov’è Jed?”ringhiò Amir afferrando il moro per il collo della camicia e strattonandolo.

“Non ti scaldare, se ci tieni così tanto a vederlo ti accontento.”Shahi sorrise leggermente prima di sottrarsi alla presa di Amir facendo inseguito suonare una specie di campanello posto sul tavolino in mezzo ai due divani.

“Si signore, ha chiamato?” un uomo vestito di nero apparve sulla soglia. Una guardia di Shahi, pensò Amir.

“A, porta qui Jed”gli ordinò con voce atona.

“Non sei contento?” si rivolse poi all’ospite notando che aveva serrato i pugni.

“Sarò contento quando l’avrò portato via da questo posto e da te!”

“Amir caro, Jed è ormai di mia proprietà…me l’avete venduto voi stessi” disse Shahi lanciando uno sguardo pieno di ironia ad Amir.

“Non avevamo scelta, ma adesso ho i soldi per pagargli la liberà”

“Ti sei forse dimenticato il nostro patto? Io avrei aiutato economicamente la vostra famiglia dandovi i soldi necessari e voi ,in cambio, mi avreste dato Jed. E ora posso disporre di lui come più mi piace”

Lo scricchiolio della porta annunciò l’arrivo di Jed. Un ragazzo su circa diciotto, vent’anni ,vestito con una specie di tunica azzurra fece il suo ingresso per poi fermarsi impietrito appena notata la figura alta e slanciata di Amir.

“Amir…”mormorò Jed piano, fissando il cugino stralunato.

“Jed vieni qua”la voce sensuale del moro riscosse il biondo appena entrato che subito si andò a sedere ai piedi di Shahi a sguardo basso.

Amir conficcò le unghie nei palmi delle mani arrabbiato.

“E adesso?” chiese soave il moro iniziando a scorrere le lunghe dita ambrate tra i capelli di Jed.

“Togli le tue sudice mani da lui o-“

“O cosa?”lo interruppe Shahi continuando ad accarezzare teneramente il biondo.

“Gioirò il giorno in cui morirai Shahi Khan!”gli abbaiò contro Amir.

Una risata leggera si elevò dal padrone di casa.

“Oh Amir! Mi spiace disilludere le tue rosee aspettative  ma io ho venticinque anni e tu hai già passato la soglia dei quarantatre, non penso proprio che morirò prima dite!”

Nel frattempo il moro aveva fatto accomodare Jed ,le cui gote erano imporporate di rosso,sul divano accanto a lui.

“Dammi Jed”Amir ignorò il commento del moro e cercò di riportare il discorso al punto che più gli premeva.

Jed spalancò gli occhi.

“Cosa?” la voce leggera del diciottenne fece immediatamente distogliere l’attenzione di Amir su Shahi e la catalizzò su di se.

“Si sono venuto per portarti a casa finalm-“

“NO! Lui resta qua!”lo interruppe duramente Shahi tirando Jed più vicino.

“E’ mio!”continuò poi.

“Sii ragionevole, perché ti accanisci tanto? Ho già detto che ti pagherò”

“Ma io non sono un soprammobile!”si intromise di nuovo il biondo.

“Un soprammobile?! No sono io che ti tratto come tale, ma lui! Dio mio Jed i sei bevuto il cervello? Hai sentito anche tu quello che ha detto Shahi.”urlò Amir alzandosi dal divano.

Jed abbassò gli occhi divenuti improvvisamente lucidi.

“La vostra presenza non è più gradita”disse in tono freddo e distaccato Shahi.

“Fammi almeno parlare un secondo con il ragazzo da solo”chiese Amir con voce stanca.

“Non  pens-“

“Per favore Shahi”lo supplicò Jed poggiando una mano sulla gamba del moro. Amir strinse i pugni.

“Va bene” acconsentì il moretto alzandosi e uscendo dalla stanza.

Appena il padrone di casa fu uscito amir si avvicinò velocemente al cugino mettendogli le mani sulle spalle.

“Oh Jed ci sei mancato noi-“

“Mancato?! Strano non l’avrei mai detto! Quando, quasi un anno fa, mi avete venduto a Shahi non mi sembravate così dispiaciuti” gli urlò contro il ragazzo.

“Ma cosa dici? Ci è spezzato il cuore! Pensi che per noi sia stato semplice vivere tutti questi mesi con il pensiero di te nelle mani di quel khan, di lui che ti toccava che…santo cielo Jed! Non sai quanto siamo stati in pena per te. Ma dovevamo accettare, avevamo bisogno di soldi.”

“Comun-“

“Ascolta –iniziò Amir zittendo Jed- ora abbiamo i soldi! In un modo o nell’altro ti libereremo, non sarai più lo schiavo di Shahi.” Concluse con enfasi.

“Ma io non voglio essere liberato!” mormorò Jed spalancando gli occhi.

Amir guardò suo cugino completamente stralunato. Non voleva essere liberato?!

“Come? Cosa hai detto?”

“Non voglio andar via.”rispose il biondo con risolutezza.

 “No cugino mio…non capisco proprio! Non mi sarai mica diventato pazzo?” Amir si rimise a sedere prendendosi la testa ingrigita dal tempo tra le mani.

“La prima volta che incontrai Shahi stavo morendo di paura –iniziò a raccontare- sapevo bene quali erano i termini dell’accordo e sapevo che se non li rispettavo voi ci sareste andati di mezzo. Shahi mi accolse nella sua stanza con una vestaglia e sotto le coperte. Temetti il peggio ma lui mi disse che si era ammalato e mi chiese solamente se potevo leggerli un libro. Per poco non mi misi a saltare dal sollievo. Shahi non mi ha mai trattato come uno schiavo” concluse di raccontare sorridendo debolmente.

“Ma prima, quando sei entrato , ti sei accucciato ai suoi piedi e i sei fatto toccare come se fossi stato una bambola!” replicò restio a credergli Amir.

Jed arrossì violentemente.

“Mi sono seduto ai suoi piedi perché una posa che sempre quando siamo da soli. Mi è venuto naturale.”

“All-“

“Il tempo è scaduto” Shahi facendo il suo ingresso nella sala.

“Spero che vi siate  chiariti”

“In realtà no! Ma penso che a te non ti importi più di tanto”commento acido Amir.

“Hai ragione, non mi interessa. E ora se non ti dispiace io e jed avremmo qualcosa da fare”

Amir guardò per un attimo il ragazzo biondo poi, senza parlare, si girò e uscì dalla stanza. Shahi si lasciò elegantemente cadere sul divano seguito da Jed.

“Allora?” chiese il più anziano guardando un punto davanti a se.

“Cosa?”

“Vuoi andartene?” Shahi fissò Jed negli occhi.

“Non me ne andrei per niente al mondo”

Rispose il biondino andando a baciare le labbra del moro.

“Tu sei mio. Ti amo Jed.” Gli mormorò, come aveva già fatto innumerevoli volte, Shahi.

“Anch’io ti amo Shahi.”

I due ragazzi rimasero abbracciati per un po’. Jed pensò alle parole di Amir e gli venne in da sorridere. Shahi non l’aveva mai trattato come uno schiavo, un oggetto, ma sempre con tenerezza e premure.

“Shahi quand’è che i sei innamorato di me?”

“Ormai sono anni che ti amo. Circa quattro anni fa ero venuto insieme a mio padre nella tua casa per discorrere di non so più quale faccenda , mi innamorai all’istante di te. Quando circa un anno fa la tua famiglia venne chiedermi aiuto fui felicissimo e decisi che tu dovevi essere mio e così stipulai quel patto. Non sapevo se avrei avuto il tuo amore ma la tua sola presenza mi era sufficiente.” Il moro abbracciò Jed.

“E tu?”

“La mia storia è u po’ più lunga, te la racconterò più tardi.” Rispose il ragazzo per poi prendere a baciare Shahi.

Eh già! La sua storia era un po’ più lunga e complicata e magari un giorno- chissa!- l’avrebbe saputa anche Amir.

 

 

Ciaooo se siete arrivati alla fine di quest’esperimento vi ringrazio. Come avrete notato, se mi conoscete, è uno stile molto diverso da quello che uso di solito! Be ditemi cosa ne pensate1^^

  
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