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Autore: xAdmiller    22/07/2013    3 recensioni
Klaine one-shot. Preparate i fazzoletti.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Never Perfect
Autrice: Admiller
Traduttrice: Arianna
Parole: 1,728
Rating: Giallo
Note dell'autrice: Non ho idea del perchè abbia scritto questo... sono le 4 di mattina e sono seduta qui che piango come una bambina...
Note della traduttrice: Dopo Us, ecco la seconda oneshot che ho tradotto per voi :3 Fatemi sapere cosa ne pensate, buona lettura! :)
 
 


Never Perfect
 
L'atmosfera era silenziosa tranne per il leggero fruscio delle foglie dell'ampia quercia al centro del cimitero, il leggero ondeggiare dell'erba sotto i piedi, e gli occasionali cinguettii annunciavano il sole mattutino.
 
Era tutto familiare per lui adesso. Era stato lì moltissime volte nell'ultimo anno.
 
La sua prima visita era stata in un giorno molto simile a oggi. Silenzioso, soleggiato e caldo, tranne che sentiva come se ogni molecola in lui stesse gridando in agonia mentre li guardava calare la bara nel terreno.
 
"Non è colpa tua, Blaine. Non incolparti."
 
Quelle parole sarebbero sempre risuonate nella sua mente ogni volta che stava sotto l'ombra della vecchia quercia, fissando la lapide e la terra morbida-adesso coperta d'erba, senza piante come il resto della terra intorno ad essa come se non fosse stata mai disturbata.
 
Non era colpa sua.
 
"Sei sicuro di non venire?"
 
"Sono sicuro. Divertiti, okay? Stai attento."
 
"Ti preoccupi troppo Blaine."
 
"Solo perchè ti amo."
 
"Ti amo anche io."
 
Perchè l'aveva lasciato andare da solo? Perchè non aveva semplicemente posato il suo dannato libro e andare con lui? Si ripetè quelle finali parole che aveva sentito da lui milioni di volte. Poteva ancora sentire la sua voce... la sua risata... quasi sentire il soffice bacio e vedere il suo sorriso prima di uscire quella sera.
 
"Finn?"
 
Un singhiozzo strozzato. "B-Blaine?"
 
"Finn, che succede?"
 
"E'Kurt...lui... ha avuto un incidente."
 
Era inutile cercare di asciugarsi le lacrime adesso: il momento in cui era entrato attraverso il vecchio cancello, sapeva che non si sarebbero fermate per il resto del giorno. Anche se la maggior parte del tempo piangeva in quei giorni.
 
"Blaine, devi smetterla di farti questo. Non puoi più stare rinchiuso in questo modo. Sono passati tre mesi."
 
Tre mesi... sei mesi... un anno adesso. Continuavano a dirgli che sarebbe migliorato con il tempo, ma non accadde mai. Ogni mattina si sarebbe svegliato e avrebbe visto le foto sul suo comodino...Kurt, sorridente nel modo in cui lui faceva sempre quando erano insieme da soli... e sapeva che non sarebbe stato più lo stesso. Lui non sarebbe stato più lo stesso.
 
"E' stato v-veloce, hanno detto... lui... ha perso il controllo della m-macchina e ha colpito un albero...Blaine? Sei lì?"
 
Sapeva che il suo cuore non sarebbe guarito. Non c'era modo di ripararlo e non voleva provarci. Non puoi riparare qualcosa se non hai tutti i pezzi. E Kurt sarebbe semprestato il pezzo più grande del suo cuore che aveva dato... un pezzo della sua vera anima.
 
"Ti ha amato, Blaine. L'ha fatto davvero."
 
Ovviamente Kurt l'aveva amato. L'aveva fatto anche prima che Blaine realizzasse quanto fosse bello. Quanto perfettamente meraviglioso e dolce e gentile fosse. Ma Blaine l'aveva amato in tempo. L'aveva amato per cinque anni. Cinque anni di risate e lacrime, di piccole liti e baci, di amore e dolore occasionale. Ogni momento veniva rivissuto nella sua mente come un film mandato avanti mentre camminava attraverso le file di lapidi.
 
Il loro primo incontro alla Dalton. Il loro primo bacio. Andare insieme al ballo. Il loro primo 'Ti amo' in quella vecchia caffetteria. Il diploma. Il loro primo appartamento. La loro prima volta nel fare l'amore.
 
Era come se il suo cervello cercasse di rivivere cinque anni in quel piccolo minuto che prese per lui per raggiungere la tomba nell'ultima fila. E poi arrivava a quel punto...
 
"Solo perchè ti amo."
 
"Ti amo anche io."
 
Poi si fermava. Non c'era nient'altro da ricordare dopo di quello. Tutto era sfocato e statico. Aveva raggiunto la fine, solo rumore in sottofondo da adesso.
 
Si fermò e guardò giù verso la familiare lapide. Era meno formale adesso, stava cominciando ad essere sempre-così-sfocato per l'età, l'unico vero passaggio di tempo che Blaine si fosse mai preso. Tutto il resto semplicemente... accadeva. Non c'era più niente che sentisse di mostrare. Ogni giorno sbiadiva nel successivo senza distinzione.
 
Inginocchiandosi sull'erba soffice, posò il bouquet di lillà contro la pietra scolpita, prendendo quelli appassiti che aveva lasciato la settimana scorsa.
 
"Hey," disse, sorridendo attraverso le lacrime mentre toccava leggermente il nome . "Scusa il ritado oggi, tuo padre ha trattenuto tutti da quando… è passato un anno adesso."
 
Preso un respiro profondo, sedendosi sull'erba e sbattendo forte gli occhi.
 
"Manchi a tutti," disse con la voce che tremava un po'. "Verranno dopo per dire... per vederti."
 
Tirò su col naso, asciugandosia le lacrime che scendevano lungo la faccia.. "I prepartivi per il matrimonio di Finn e Rachel stanno andando bene. Rachel ha fatto diventare Finn per tutto. Ma abbiamo sempre saputo che lei lo farà quando arriverà il giorno." Rise tremante. "So che avresti saputo affrontarlo benissimo se fossi stato qui ad organizzarlo. Hai sempre amato i matrimoni." Sorrise. "Ricordo quando hai organizzato il matrimonio di tuo padre e Carole... Ti ho appena parlato per tutta la settimana. Ma sei venuto alla Dalton la settimana successiva quindi... non mi sono arrabbiato."
 
Fece una pausa per un momento mentre le lacrime lo soprassedevano, prendendosi la faccia tra le mani e silenziosamente fino a quando non potè riprendere il controllo. Dopo un minuto, riguardò sopra, anche se continuò a piangere.
 
"Mi manchi," soffiò, la visuale si sfocò di nuovo con una nuova ondata di lacrime. "Mi manchi tantissimo, Kurt. So che lo dico ogni volta che sono qui ma...è sempre vero. Non smetterai mai di mancarmi."
 
"Solo... Speravo di poter vederti di nuovo sorridere... sentire la tua voce... dirti che ti amo e... e quanto perfetto tu sei." Si scosse, chiudendo  gli occhi e abbassando il mento sul petto mentre piangeva. "Ti amo tantissimo," singhiozzò. "Avrei voluto dirtelo di più. Non l'ho detto abbastanza... Io-io non avrei dovuto lasciarti andare da solo... Sarei dovuto venire con te, mi dispiace tantissimo che non sono venuto con te, Kurt... Se avessi, forse... forse questo non sarebbe accaduto."
 
Circondò le braccia su se stesso, le lacrime che scendevano veloci e calde sul volto. I suoi occhi stavano già bruciando ma ne era felice, era felice del dolore perchè almeno sentiva qualcosa. Era stato così insensibile per l'anno passato. L'unico momento in cui sentiva quanlcosa era quando stava in quel cimitero, le ore che trascorreva a parlare con Kurt sulla sua settimana e a ricordare tutti i momenti che avevano condiviso.
 
"Mi odio, Kurt... Mi odio per non averti detto abbastanza che ti amo e per quelle volte che ti facevo piangere per cose stupide  e... per tutte le cose che ti hanno ferito. Mi dispiace per ogni secondo che nonho stretto la tua mano o baciato o solo... stare con te perchè adesso non avrò più l'opportunità di farle... Ti amo."
 
Il cimitero era silenzioso tranne per il suo leggero pianto. Perchè Kurt non poteva rispondergli. Asciugandosi gli occhi sulla manica, prese dalla tascha il telefono, sfogliando attraverso l'iPod per la playlist rinominata 'Kurt'.
 
Loro avevavo sempre ascoltato le loro canzoni preferite insieme quando Blaine andava a trovarlo.
 
"Cosa vuoi sentire prima?" chiede, scorrendo tra le canzoni. "Io... Avevo pensato che forse potrei cantare per te oggi. Avevo sempre voluto ma... Kurt, non so se posso." Si prese alcuni secondi per calmarsi mentre si spezzava di nuovo. Tirò su col naso, prese un respiro profondo. "Proverò, okay? Ti prometto che ci proverò." Sorrise debolmente e selezionò la canzone che aveva cantato a Kurt quando era alle superiori insieme... quando aveva incontrato per la prima volta Kurt sulle scale della Dalton, senza sapere che stava incontrando la persona con cui avrebbe voluto trascorrere cinque anni della sua vita...
 
You think I'm pretty without any make-up on
 
You think I'm funny when I tell the punch-line wrong
 
Cantò i primi due versi ma non riuscì a continuare. Il suo corpo venne scosso da singhiozzi mentre la musica risuonava piano attraverso l'aria estiva.
 
"Mi dispiace," gracchiò, la faccia nascosta tra le mani. "Mi dispiace. Io-io non ci riesco, Kurt... Mi dispiace..."
 
Immagini di Kurt sorridente gli vennero in mente. Il modo in cui guardava quando per la prima volta aveva visto Blaine cantare 'Teenage Dream'. Era quasi come un sogno...no...no, era stato reale. Kurt era reale. Il loro tempo insieme era reale. Tutto il resto...sembrava scomparire nella vita di Blaine... quello era un sogno. I suoi pensiere di Kurt erano troppo vividi nella mente mentre il resto del mondo sembrava drenato e grigio... come se Kurt si fosse preso tutti i colori quando se n'era andato. Non c'erano più risate o amore o vita senza Kurt...
 
La canzone cambiò in 'Blackbird' e combattè per calmarsi.
 
"Ho sempre pensato che la cantavi molto meglio,"disse con la voce rotta. "Tutto era meglio quando cantavi tu." Chiuse gli occhi e lasciò che la musica lo investisse, cercando di cambiare la voce che veniva dalle casse con quella di Kurt.
 
"Abbiamo i nostri problemi, lo so, ma... questo è quello che ci unisce. Non importa cosa succede, possiamo sempre aggiustarla perchè tiamo e tu ami me. Noi non siamo mai perfetti, Blaine. Semplicemente perfetti l'uno per l'altro."
 
Blaine sorrise debolmente, tracciando con le dita la linea del nome di Kurt.
 
"Tu eri perfetto, Kurt. Tu eri sempre perfetto."
  
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