Nome: Myst
Aspetto fisico: Un ragazzo di 18 anni con capelli dorati e occhi azzurri. E' alto circa 1,8. Usualmente indossa una t-shirt nera attillata, che evidenzia i pettorali leggermente delineati a causa del suo viaggio da allenatore di pokemon, e un paio di Jeans blu scuri con tasche capienti e catenelle a cui appende le sue 3 pokeballs. Al collo porta degli occhialini color argento, che usa in caso di forte vento o quando cavalca il suo possente salamence. Porta sempre con se una tracolla, in cui tiene i suoi soldi e gli oggetti più importanti per il suo viaggio, come torce e un paio di guanti per quando sono necessari la lavori manuali.
Carattere: Myst è un ragazzo usualmente gentile e sempre disponibile nell'aiutare gli altri. Di fatto è sempre sorridente, ma durante le lotte cambia radicalmente il suo carattere: il sorriso lascia il posto ad uno sguardo deciso e determinato, e il ragazzo esamina accuratamente le strategie di lotta da usare per vincere la sfida. Si arrabbia davvero di rado, ma quando lo fà dimostra una foga e una determinazione senza pari, che spesso lo portano a risultare pericoloso per chi ha avuto la malaugurata idea di stuzzicarlo.
Storia: Orfano di padre, viene cresciuto dalla madre e dalla nonna materna in una casetta di campagna, dove gioca fin da piccolo con il suo fidato Torchic, allenandosi e studiando per diventare un allenatore di pokemon. All'età di 12 anni lascia la casa per intraprendere il suo viaggio di formazione da allenatore di pokemon. Dopo circa 3 mesi dalla sua partenza è già in possesso di 4 medaglie, il suo pokemon si è evoluto in un maestoso Combusken e al suo team si è aggiunto un maestoso Milotic. Mentre viaggiava per raggiungere la città dove avrebbe sfidato la 5° palestra, incontra un gruppo di teppisti che se la prendono con un indifeso Bagon. Osservando quella scena, il ragazzo si infuria, scagliandosi assieme al suo combusken tra quelle persone e difendendo il piccolo pokemon. A causa dell’inferiorità numerica, i due hanno la peggio, e vengono malmenati e lasciati per terra assieme al piccolo Bagon, che si affezziona tantissimo a quell’allenatore. Dopo circa un mese Bagon si evolve in Salamence, Combusken si evolve in Blaziken, e Myst ottiene altre due medaglie. E’ a quel punto del suo viaggio che incontra i ragazzi che avevano assalito Bagon il mese precedente, e gli mostra la forza della loro vittima, ora evoluta, battendoli senza sforzo.

Blaziken:
Carattere: Blaziken è un pokemon che rispecchia in tutto e per tutto il carattere del suo allenatore. Solitamente pacato e tranquillo, in battaglia dà il meglio di se, infuriandosi quando il suo avversario si prende gioco di lui.
Stile di lotta: Blaziken tende a parare i colpi a inizio lotta, aumentando man mano la sua velocità con l’abilità acceleratore. A quel punto inizia a combattere ad altissima velocità, senza lasciare ai suoi avversari più inesperti il tempo di reagire. I suoi calci avvolti di fiamme sono davvero potenti, e spesso dopo aver colpito usa il suo avversario come base per saltare e allontanarsi in vista di un ipotetico contrattacco.
Storia: In una fattoria vicino alla casa dei genitori di Myst viveva una vecchia vedova che, per mantenere fede alla promessa fatta al suo marito deceduto da ormai 7 anni, si prendeva cura di una coppia di Blaziken che l’uomo aveva trovato e accudito per tutta la sua vita. Il giorno in cui nacque Myst la coppia di pokemon diede alla luce un Uovo che, poiché deposto nello stesso giorno della nascita del bambino, venne donato a lui come augurio di buona vita. Non appena l’uovo venne posizionato nella culla di legno del bambino, esso si ruppe pian piano, e dopo una manciata di minuti ne uscì fuori un piccolo Torchic, con piume ancora poco folte e gli occhi chiusi poiché non abituati alla luce. Il pokemon si avvicinò subito al bambino, addormentandosi tra le sue braccia: fù in quel momento che nacque il legame tra i due, forte quanto un legame tra fratelli.

Milotic:
Carattere: Milotic è un pokemon di infinita bellezza, e purtroppo ben consapevole di esserlo. E’ altezzoso e tende a snobbare i pokemon da lui considerati non alla sua altezza. Ciò nonostante si dimostra molto socievole e affettuoso verso i pokemon più deboli, soprattutto i Feebas. Nei momenti di pericolo, li avvolge tra le sue spire per difenderli dalle intemperie.
Stile di lotta: Milotic, grazie al suo corpo serpentino, riesce a nuotare velocemente in acqua, schivando ogni colpo grazie ai suoi movimenti rapidi e fluidi. Riesce ad aspirare l’acqua dalla bocca per poi spararla ad altissima velocità verso il suo avversario. Grazie al suo attacco geloraggio può congelare l’acqua per contrastare gli altri pokemon di tipo acqua, o creare degli ostacoli sul terreno per intrappolare l’avversario o avere una rampa su cui scivolare in un ambiente normalmente inospitale per la sua specie.
Storia: Milotic incontrò Myst poco dopo l’inizio del suo viaggio: il ragazzo aveva con se solo un Combusken, e rimase subito affascinato dal pokemon che nuotava in un fiume. Il ragazzo provò a socializzare, ma a causa del suo caratteraccio il pokemon serpentino lo snobbò, fuggendo attraverso un passaggio sotterraneo nel fiume. Quella sera ci fù una violenta tempesta, e il fiume andò in piena, straripando e facendo giungere le sue acque nella città vicina. Trascinati dalla corrente molti pokemon pesce di piccole dimensioni vennero portati in città ma, allo spuntare del sole, l’acqua iniziò a svanire, sia che fosse evaporata sia che fosse assorbita dal suolo. Il pokemon cercò in tutti i modi di trovare i suoi piccoli amici, che pian piano riportava nel letto del fiume. Conosceva tutti i pokemon del fiume, e l’unico che mancava all’appello era un feebas. Lo cercò a lungo, l’acqua ormai era così bassa da non riuscire neanche a coprire il corpo di Milotic, che suscitava la curiosità e lo stupore dei passanti. Non lo trovò. Pensava fosse morto, fuori dall’acqua, lontano dalla sua casa e dai suoi amici. Una profonda tristezza pervase il pokemon, che tornò scoraggiato al fiume. Una volta giunto, il suo cuore si riempì di gioia: il ragazzo che aveva incontrato il pomeriggio precedente, quello che aveva considerato indegno, era lì, e giocava allegramente con il feebas che aveva appena rimesso nel fiume.

Salamance:
Carattere: Salamance è un pokemon molto violento. Ha sviluppato questo carattere, oltre che per la normale predisposizione dei draghi ad infuriarsi, a causa dei continui maltrattamenti che riceveva nelle sue precedenti evoluzioni. Tuttavia Myst e Blaziken riescono a tenergli testa, facendolo rinsavire quando perde il controllo. Tuttavia, se si sa come prenderlo, è un pokemon molto dolce e disposto ad aiutare i suoi compagni, che trasporta da un luogo all’altro con il suo corpo.
Stile di lotta: Salamance evita il contatto diretto con l’avversario. Grazie alla sua grande maestria nel volo, si libra in aria continuando ad attaccare l’avversario da lunghe distanze. Dopo aver usato lanciafiamme o altre mosse simili, spesso vola talmente velocemente da superare il suo stesso attacco per poi usarlo di nuovo, colpendo a sorpresa gli avversari più ingenui. Tuttavia per orgoglio non vola mai oltre i 3 metri di altezza contro avversari sprovvisti di ali, che affronta con i suoi tremendi artigli.
Storia: Bagon vive in una piccola grotta a circa cento metri di distanza da un piccolo villaggio, punto di sosta per tutti gli allenatori che viaggiano per la regione. Bagon aveva assistito alla morte della madre per mano di un allenatore crudele. Lui voleva catturarla, ma lei continuava a distruggere tutte le sue pokeball, lei doveva badare ai suoi tre cuccioli, e non poteva permettersi di viaggiare. Ma l’allenatore non capì i nobili propositi di quel pokemon, e iniziò ad attaccarlo talmente violentemente con i suoi pokemon da ucciderla. Dopo di lei provò a catturare i suoi cuccioli, ma questi, traumatizzati dall’accaduto, uscivano da tutte le pokeball, continuando a dirigersi verso il corpo senza vita della madre. Furono colpiti pure loro, e l’allenatore, sbuffando, se ne andò. Erano tutti e tre gravemente feriti, e due di loro morirono in pochi giorni, ma il terzo trovò la forza di vivere. Ma il trauma era ancora forte, e il pokemon usciva da tutte le pokeball che gli venivano lanciate contro. Ma continuava ad uscire, continuava a tornare nella grotta dove ormai la tanto amata madre era diventata solo polvere. Ma un giorno qualcosa cambiò: un ragazzo lottò per lui, difendendolo dai calci degli allenatori, venendo ferito per proteggere un pokemon che neanche conosceva. Lui era diverso, per lui i pokemon non erano strumenti, un pokemon non valeva l’altro ai suoi occhi, per lui erano amici da proteggere, amici con cui combattere per perseguire uno scopo comune. Quel giorno disse addio alla grotta dove aveva vissuto per tanto tempo, alla grotta dove aveva sofferto così tanto: iniziò il suo viaggio per diventare più forte, per rafforzare il legame con i suoi nuovi amici.