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Autore: Gloria Bennet    22/07/2013    8 recensioni
Silas inizia a tessere il suo piano diabolico: prima litiga con Damon, poi fa di tutto per allontanare Elena dal maggiore dei Salvatore.
Riuscirà nel suo intento o sarà proprio lui a capitolare?
Silas/Stefan + Delena (in crisi)
[Mini long di 3 capitoli]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Silas | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Better than Revenge


 

1. Fight

 


Quello che non mi uccide, mi rende più forte.
[Nietzsche]

 

 

- Damon, è una mia scelta! Sono grande abbastanza da poter decidere! - esclamò Elena, furiosa, guardando con gli occhi sgranati il suo ragazzo vampiro. Stava praticamente urlando contro di lui.

- Finché stiamo insieme, decideremo insieme! Quindi, se ti dico che non puoi andare, non puoi andare – le gridò di rimando Damon.

 

In quel momento, sopraggiunse Silas. Camminò verso di loro a testa alta, con quel suo ghigno beffardo stampato in faccia. Cercava di contenersi, dal momento che tutti pensavano fosse Stefan, ma le sue espressioni restavano comunque più strafottenti del vampiro buono.

- Senti, senti. Che cos'è questa, la vostra prima litigata? O dovrei dire la vostra milionesima litigata, ma la prima da piccioncini? - chiese sarcasticamente a Damon.

- Non sono affari tuoi, Stefan. E comunque puoi anche andartene. -

- Mi addolora vedervi così, davvero. Vorrei poter fare qualcosa per aiutarvi. - aggiunse Silas mentre Damon lo guardava fisso come per accertarsi se stesse scherzando o stesse davvero facendo sul serio.

- Apprezzo il pensiero, fratellino. Ma, ora, devi andartene. -

Elena non disse niente, era ancora furiosa con Damon. Stette zitta, mentre la rabbia continuava a ribollirle dentro e lo sguardo si posava sugli occhi verdi e brillanti di Stefan.

- Non hai nessun diritto di dirmi quando me ne devo andare. Senza contare che la tua ragazza non ha ancora espresso la sua opinione. Vuoi che me ne vada, Elena? -

Fu allora che Elena si mise a parlare: - Fai come vuoi, Stefan. E' una tua scelta -

 Silas le sorrise. - Sentito, Damon? E' una mia scelta. Dovresti imparare dai tuoi sbagli. E' importante che Elena si senta libera di scegliere, io l'ho sempre capito. -

Damon lo guardò, furente. Se prima era furioso con la sua ragazza, ora lo era con il fratello.

- Con che diritto ti intrometti? -

- Con lo stesso diritto con cui tu ti sei portato a letto la mia ragazza. -

Elena non riuscì a reprimere il sorriso che le apparve sul viso. Era bello che Stefan la considerasse ancora così. Una parte di lei non avrebbe mai smesso di amarlo e sapere che per lui era lo stesso, era infinitamente piacevole. Si sentiva lusingata.

Damon, invece, si stava arrabbiando di brutto. - Vattene, Stefan, prima che ti faccia male sul serio -

Silas gli si avvicinò e lo guardò dritto negli occhi. - E' strano da parte tua dire una cosa del genere, soprattutto quando il tuo passatempo preferito è sempre stato farmi del male.-

- Da quanto ti comporti da bambino dell'asilo? Io ed Elena stiamo insieme da tre mesi. Non mi sembra il caso che ti intrometti. -

Silas scoppiò a ridere. - Sono già passati tre mesi? Devo ammettere che i miei quasi due anni di relazione con lei impallidiscono di fronte ai vostri tre mesi.-

Damon non ce la faceva più. Non avrebbe resistito ancora a lungo.

Stefan aveva ragione, una parte di lui lo sapeva. Per questo non l'avrebbe preso a pugni, si sarebbe limitato ad andarsene per non fargli, ancora, male.

- Elena, andiamocene – disse, prendendola per il braccio.

- Eh lasciami, Damon. So badare a me stessa. Questo significa anche che so camminare da sola.-

Damon la fulminò con lo sguardo.
- Non è il momento di litigare -

Silas si intromise ancora. - Non è quello che fate sempre, fratellone? -

- Non so che cosa ti sia bevuto stasera, ma ora ne ho abbastanza! -

Senza ripensamenti, Damon lasciò che la rabbia avesse la meglio su di lui e diede un pugno al fratello che, sorpreso, si ritrovò a terra con il naso insaguinato.

- Damon! - esclamò Elena, accucciandosi ai piedi di Stefan per soccorrerlo.

- Tutto bene, Stefan? Damon è sempre troppo irascibile -

Silas le sorrise, evitando il sorriso strafottente e sforzandosi di farne uno dolce e il più possibile “sincero”.
- Sto meglio, grazie. Ho solo bisogno di una piccola vendetta.-

In realtà la vendetta di cui aveva bisogno era molto più grande di quella, ma doveva essere cauto.
Un passo per volta e sarebbe giunto al suo scopo.

Elena lo guardò, perplessa e non si stupì quando lo vide rialzarsi in piedi alla velocità della luce e stringere le mani attorno al collo di Damon.

- Posso sopportare che scopi Elena, che ti metti insieme a lei, senza neanche badare ai miei sentimenti, che calpesti, senza esitare, il nostro rapporto fraterno, ma non posso accettare che, oltre a ferirmi interiormente, vuoi anche farmi male fisicamente. -

Mentre pronunciava questa parole, la sua stretta divenne più forte fino a stringere quasi del tutto il collo di Damon che non riusciva più a respirare.

- Mi dispiace, Stefan. Mi stai facendo male.- sussurrò, insofferente.
“Ottimo” pensò Silas “Peccato che non ti possa uccidere in questo momento”

Elena lo prese per le braccia e cercò di allontanarlo da Damon.
-Per favore, smettila, Stefan! Damon non si comporterà più così.-

Silas la guardò a lungo negli occhi e allentò la presa. Ma solo per lei. E soprattutto per il suo diabolico piano che non poteva essere compromesso da quella sottospecie di vampiro dagli occhi azzurri che gli stava di fronte.

Si girò e, prima di andarsene, si voltò verso Damon: - Tutto il male che mi potevi fare, l'hai già fatto. E continuo a vederlo davanti ai miei occhi. -

Dicendo questo, si perse per un attimo negli occhi di cioccolata di Elena.

Conosceva bene Stefan e sapeva che, quest'ultima frase era proprio da lui, quindi doveva mostrare il suo cavallo di battaglia, stupendo tutti prima di uscire di scena. - Ormai non puoi più ferirmi, Damon. Puoi solo rendermi più forte.-

Elena guardò a lungo quello che pensava essere Stefan, con sguardo di solidarietà e comprensione.

La grande vendetta sta arrivando, Salvatore” pensò Silas, sorridendo in direzione di quegli occhi e poi, si voltò e sparì tra gli alberi.

Riusciva ancora a sentire la loro voce.
 

- Chi è che è “troppo irascibile”? - gridò Damon, rivolgendosi ad Elena.
- La smetti di prendertela per ogni minima cosa? -
[...]

 

Silas non potè fare a meno di sorridere.

A quanto pareva separarli si stava rivelando più facile del previsto.

Nonostante tutto, doveva rendere merito al suo doppelganger. Lui sapeva amare, davvero.

E il suo amore resisteva al soggiogamento, alla compulsione, persino alla morte.

Dell'amore di Damon per Elena, beh, non si poteva dire lo stesso.

 

 

Quella sera, le creature dei boschi, sentirono per tutta la notte l'eco di una fragorosa risata risuonare tra gli alberi.

 



 

A/N

 

Scena ambientata nella quinta stagione, naturalmente.
Scritta di getto, per questo potrebbe essere un totale scempio.

E' stato molto divertente scrivere questa scena, facendo sfogare un po' la rabbia di Stefan/Silas nei confronti di Damon. Spero che si capisca che mi sono divertita a scriverla e spero che, almeno in parte, diverta anche voi se siete pro Stefan.
Altrimenti, mi dispiace, ma la shot mi è venuta proprio così e non potevo essere più dolce nei confronti di Damon.

Lo so, sono perfida xD Ma anche voi lo siete visto che non recensite più le mie storie :(

Comuuunque, grazie a tutti quelli che leggeranno e recensiranno la shot ^^

 

Un abbraccio,

Gloria

   
 
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