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Autore: cherrypunk_    23/07/2013    0 recensioni
Ciao! Questa fan fiction è in onore al mio film e alla mia novella preferita: ovvero Stand By Me! ho solo cambiato la data temporale, ma tutto sommato mi sembra carino come racconto. Spero che vi piaccia perchè c'ho messo il cuore a scriverla (scrivere è la mia passione)
buona lettura
- Gordie c:
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                   Ricordo di un'estate





4 luglio 1964.
 
Caldo, quasi rovente nonostante fossero le dieci di sera.
 
Tutto si accendeva con colori sgargianti quella sera  troppo calma per essere una sera a Castle Rock. Sentivi solo il rumore dello sparo dei fuochi d'artificio, era strano perché erano le dieci della sera del giorno dell'indipendenza americana. 
 
Tutto era fermo e silenzioso in periferia. Tutto tranne una lieve nuvola di fumo. Succo di ciliegia, sigarette, sudore e l'appartamento dei genitori di Gordie puzzava di muffa.Un'altra nuvola di fumo proveniva dalla bocca di un quasi sedicenne Chris Chambers. Teneva gli occhi socchiusi, quasi come se li stesse strizzando, stava zitto e fissava il lampadario con aria assorta.
 
Aprì gli occhi.
 
Rivolse uno sguardo alla porta finestra alla sua sinistra, spalancata su una Castle Rock nel fiore dei festeggiamenti che caratterizzano qualsiasi posto degli Stati Uniti durante il 4 luglio. Andò in terrazza e gettò via ciò che rimaneva della Winston fregata dal scrivania di suo padre. - Nonostante non fosse ancora notte inoltrata, quella sera Gordie Teddy Vern ed io eravamo stanchi ed accaldati, quindi andammo a dormire presto- Stavo tornando dalla cucina e con la coda dell'occhio vidi il ragazzo in terrazza, mi incuriosiva cosa stesse facendo Chris e rimasi sull'uscio della camera a braccia conserte ad osservarlo, insomma è come se lo stessi spiando. - in un certo senso era così -  Tornò dentro, chiuse la finestra, si accovacciò sotto il letto, prese la valigia ed estrasse una foto un po logora dove abbracciava una ragazza. "Bernadette!" sussurrò, pronunciare quel nome, per lui, era come se stesse respirando a pieni polmoni l'aria primaverile del primo mattino. Il ragazzo sorrise al ricordo di quel momento immortalato in una fotografia in bianco e nero. Con cautela entrai nella stanza, battei la spalla a Chris e gli dissi "ti deve mancare parecchio questa Bernadette!", Chris non spiccicò parola, fece solo un leggero singhiozzo, appoggiò la testa sulla mia spalla e cominciò a piangere.
 
ANGOLO AUTRICE: Hei la! so che il primo capitolo è più corto ma tra 100 impegni e la febbre sono riuscita a scrivere poco, i prossimi capitoli saranno più lunghi!
Spero con tutto il cuore che questo capitolo vi sia piaciuto c:
  
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