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Autore: arianauhl    23/07/2013    1 recensioni


«Allora sei davvero tornata» mormorò poggiandosi all'armadietto accanto al mio.
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«It's been a long time since i came around,
it's been along time but i'm back in town
but this time i'm not leaving without you[...]»
You and I - Lady Gaga
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Personaggi:

Avalon Davis



Justin Bieber


Hailey Scott


Summer Evans


 













Capitolo 1

Lily campbell’s party.




 
 






«Mi ricordate perché stiamo andando ad una festa di Lily Campbell» dissi sbuffando. 

La bionda alzò gli occhi al cielo mentre parcheggiava l'enorme Range Rover bianca, a differenza della rossa che si affrettò a rispondere.

 
«Primo, perché dobbiamo festeggiare dato che sei tornata, secondo, non vedo l'ora di vedere la faccia di tutti quando capiranno chi sei, terzo, perché nessuno manca la festa di inizio anno di Lily, soprattutto se è l'ultimo» puntualizzò aggiustandosi il trucco allo specchietto della macchina e, guadagnandosi un'occhiataccia dalla bionda.

 
«Vi prego, non potete farmi questo siete le mie migliori amiche, sono tornata da appena tre ore e già non è ho più di questo posto» mi lamentai come una bambina uscendo dalla macchina con un balzo. 
Hailey e Summer mi affiancarono aggiustandosi i rispettivi vestitini. Almeno come vestirmi l'avevo deciso io. Mentre Hailey, la rossa bassina alla mia sinistra aveva un vestito blu elettrico che le arrivava appena sotto il sedere, Summer la bionda alta alla mia destra aveva un vestito bianco con una cintura color oro.
 
Io invece avevo una semplice gonna nera che mi arrivava a metà coscia, una canottiera grigia e un gilet nero e, al posto dei loro vertiginosi tacchi, avevo un semplice paio di converse nere consumate. Non avevo ancora disfatto la valigia quindi i primi vestiti che avevo trovato mi ero infilata, ovviamente sotto gli sguardi contrariati delle due. E nonostante i vertiginosi tacchi Hailey rimaneva sempre più bassa di me.

Osservai l'enorme villa californiana dipinta impeccabilmente in bianco da dove proveniva la musica ovattata date pareti massicce. Era una bellissima casa con tanto di piscina, niente a che vedere con l'umile villetta dei miei genitori. Sospirai a fondo prima di avviarmi seguita da entrambe le ragazze, verso il vialetto. Ignorai gli sguardi di tutti i ragazzi fuori dalla casa impegnati a darsi da fare con qualcuno del sesso opposto o a fumare qualche tipo di erba o sostanza.

Entrambe le ragazze mi diedero una stretta di incoraggiamento sulla spalla prima di arrivare alla porta spalancata.
 
L'aria era pesante, il salotto fin troppo pieno e l'odore di alcol era dappertutto. Non ero mai stata nei miei due anni di liceo a Los Angeles ad una festa di Lily Campbell. Ma, avevo sentito spesso che arano le migliori dell'anno.
 
«Voglio farti conoscere assolutamente Ryan» disse eccitata la bionda prendendo il mio braccio destro. Annuii apatica facendomi trascinare. Tenni lo sguardo basso per paura di incontrare due paia di occhi in particolare. Finalmente la bionda si fermò davanti a due paia di scarpe di diverso colore ma più o meno dello stesso modello. 
La stretta di Summer sul mio braccio improvvisamente aumentò e fui tentata di mandarle un'occhiataccia ma una voce mi fermò facendomi irrigidire di colpo.

 
«Ryan vado a prendere qualcosa da bere»

Sbattei le palpebre più volte. La sua voce era cambiata, più che altro cresciuta. Era più profonda e apatica rispetto alla voce da quindicenne vivace che mi ricordavo. Appena le scarpe nere uscirono dalla mia visuale alzai lentamente lo sguardo notando due occhi mogano puntati su di me. Ryan. Era cresciuto parecchio anche lui. Sicuramente era più alto e i capelli erano più corti ma gli occhi erano gli stessi. Conoscevo Ryan, eccome. Conoscevo quegli occhi che avevo cercato per aiuto tante volte, quegli occhi che mi guardavano dispiaciuti dall'alto. 






 
 
 
 
 
 

Risate echeggiavano ovattate nelle mie orecchie mentre qualcuno mi spingeva a terra facendo volare i miei libri e la mia cartella rosa, sul pavimento. Deglutì ignorando il pizzicore fastidioso dietro ai miei occhi.

«Ma ti sei vista?» chiese una voce fin troppo acuta mentre una risata familiare si unì a quella della capo cheerleader. 

«Sto ancora cercando di capire se assomigli di più ad una mucca o ad una balena» altre risate echeggiarono nel lungo corridoio mentre altri studenti si fermavano a guardare. Cercai di raggiungere la mia cartella con la mano destra. Prima sarei riuscita a scappare meglio era. Un calcio la fece allontanare causando altre risate ancora più forti. Un singhiozzò uscì dalla mia bocca mentre prendevo i libri dallo sporco pavimento. 

«Povera piccola balena, piangi?» mi provocò ancora la ragazza dai lunghi e perfetti capelli biondi. Rischiai alzando lo sguardo. Notando la figura della ragazza affiancata da altre due vestite simili. Appoggiati agli armadietti poco dietro di loro c'erano tre ragazzi. Due dei quali si stavano godendo la scena ridendo mentre l'altro alternava lo sguardo dalla ragazza a me. Gli occhi mogano mi guardarono dispiaciuti, prima che il ragazzo a cui appartenevano si fece spazio nella folla per allontanarsi. Lo guardai un'ultima volta in cerca di aiuto. Sembrava l'unico a non ridere. Scosse leggermente la testa e uscì definitivamente dalla mia visuale lasciandomi da sola a sopportare le risate cattive e gli insulti.





 

 
 
 
 
 
Deglutii strizzando gli occhi per evitare qualche lacrima. Era tutto passato, non serviva più piangere ormai. Mi costrinsi a sorridere mentre allungavo una mano verso il ragazzo. Non avevo più motivo di essere insicura. 

 
«Avalon» mi presentai aspettando la sua stretta che non tardò ad arrivare anche se un po' esitante. 



«Ryan» rispose «aspetta, Avalon Davis?» chiese accigliandosi lievemente.
Annuii accennando un piccolo sorriso.

«Oh— uhm, sei» mi squadrò velocemente lasciando la mano «cambiata» finì. Annuì ancora prima che la voce di Summer sovrastò la mia.
 

«Ti va di ballare babyyy?» chiese allungandogli un braccio. Lui annuii sorridendo e attaccando il braccio al suo. Summer era sempre stata una grande amante delle feste. Sorrisi notando quest’ultima alzarmi il pollice prima di sparire tra la folla. 

 
«Prevedibile, alla prima occasione se ne va» sbuffò Hailey aggiustandosi il vestitino.
«Comunque che ne dici di prendere qualcosa da bere? Di sicuro in Inghilterra non si divertono quanto noi» mi fece l'occhiolino prima prendermi il braccio e trascinarmi verso la cucina aperta e affollata.
Era la mia prima e ultima festa di Lily Campbell dovevo godermela più che potessi.
Probabilmente non ero l'unica a pensarla così dato che metà dei ragazzi erano già ubriachi e barcollanti.
 

«Tieni» Hailey mi passò una bottiglia verdognola già aperta prima di saltare sopra l'isola per sedersi. Feci oscillare leggermente la bottiglia di birra prima di prenderne un sorso sentendo immediatamente il senso di calore invadermi. Mi leccai le labbra prima di dare un'occhiata alla cucina. Era enorme e moderna. Fatta per lo più di marmo bianco e legno chiaro. I miei occhi caddero sul grande frigorifero su cui al momento era piegato un ragazzo.
Però, aveva un di dietro niente male.
Improvvisamente si alzò dalla sua posizione tendono in mano due bottiglie simili a quella che avevo in mano. I miei occhi si spalancarono mentre il mio cuore si fermò per poi incominciare una corsa senza fine. Per un secondo guardai gli occhi color miele familiari illuminati dalla luce chiara della stanza prima di distogliere lo sguardo. Notai le sue sopracciglia accigliarsi leggermente perciò mi girai completamente cercando di coprire più che potei la mia faccia con i lunghi capelli castani.
Velocemente diedi una gomitata alla gamba di Hailey indicandole con lo sguardo dietro di me. Anche i suoi occhi si spalancarono prima che scendesse dall'isola e mi trascinasse all'interno del salone della casa dove la maggior parte degli invitati era. La presa della rossa si allentò sul mio braccio finché non sparì definitivamente. Mi guardai intorno cercando di non essere schiacciata dalla massa di corpi che si muoveva a ritmo della musica.
Non potevo averla davvero persa.
Sospirai prima di cercare di uscire dal groviglio di corpi. Mi trovai davanti a una grande porta di vetro ai cui lati due diverse coppie si stavano succhiando le facce a vicenda.
Alzai gli occhi al cielo e seguii il mio istinto attraversando la porta.
 
Mi trovai su un morbido prato verde illuminato da qualche luce sparsa qua e là. Al centro giaceva una grande piscina. L'acqua era limpida e pulita ed era illuminata da due grandi luci all'interno. Sorrisi lievemente togliendo le converse. Rabbrividii al contatto con l'erba fredda e umida. A piedi scalzi attraversai il giardino fino alla piscina. Mi guardai in torno notando che nessuno era nelle vicinanze. Lasciai le scarpe consumate vicino al bordo in pietra e mi ci sedetti sopra, lasciando le gambe ciondolare nell'acqua. Rabbrividii ancora quando un leggere vento freddo mi colpii. L'acqua non era fredda ma la temperatura stava calando e io avevo praticamente solo una canottiera addosso. Abbracciai me stessa strofinandomi le braccia per riscaldarmi. Sospirai ammirando il grande giardino ben curato colorato da qualche fiore.
 

«Bello, vero?» una voce echeggiò alle mie spalle. Immediatamente mi girai verso la direzione da cui proveniva il suono. Spalancai gli occhi capendo perché la voce mi sembrava leggermente familiare. Nervosamente strofinai ancora la mano sul mio braccio ma prima che potessi accorgermene qualcosa si era poggiato sulle mie spalle. Immediatamente il calore attraversò il mio corpo facendo rilassare le mie spalle. Aveva un buon odore. Inebriante. Un miscuglio di colonia maschile e vaniglia. Profumava di buono. Profumava di casa. Profumava di Justin.








NOTE
Alloooooora, non so avevo scirtto questa storia da un po' e mi andava di pubblicarla. Per i personaggi ho messo solo i principali dato che sono le due e mezza di notte e sono morta, lol. 
Spero che piaccia, fatemi sapere recensendo. Date un'occhiata anche all'altra mia storia " Two weeks to fall in love. 
" pleaseeeeee

ask (questo è il mio ask se volete chiedere qualcosa) 

  
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