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Autore: Giiuls    23/07/2013    4 recensioni
Juliet ha una vita difficile, davvero troppo difficile. Non ha mai avuto l'amore di un padre.
Justin, il suo migliore amico, cercherà di proteggerla dal male.
Nascerà qualcosa tra i due?
Tratto dal primo capitolo:
-Che cazzo è successo Juliet?!- mi stringeva fortissimo, ormai le mie lacrime avevano bagnato la sua maglietta.
-Domani morirò- al suono di quelle parole si irrigidì.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lost and insicure, you found me.

                                            

 

Prologo.

 

Ero persa. La mia situazione familiare non era delle migliori, e sicuramente non era uguale a quella della maggior parte delle mie coetanee o amiche. In questi 16 anni di vita ho vissuto con mamma, mio padre, se così si può definire, è una brutta persona, da quello che so uccide le persone per vivere, ma mia madre non mi ha mai voluto parlare molto di questo. L'ho visto molte volte devo dire, a volte mi viene a trovare, e quando viene casa mia diventa uno schifo, solo urla e litigi tra lui e mamma. Non so se volergli bene o no, ma alla fine è sempre mio padre.

La scuola mi conosce come Juliet Evans, la figlia della produttrice della rivista Fresh Style, la mia vita fuori da casa è decisamente meglio, anche se i problemi non mancano manco li. Non sono perfetta, ho parecchi difetti, a cominciare, non sono una di quelle ragazze con le gambe da modella, non mi posso definire grassa ma ho un po' più carne sopra le mie ossa. E vogliamo parlare del mio carattere? Sono lunatica, permalosa... Penso solo di avere un vero e proprio pregio: so amare tantissimo le persone a cui tengo, regalo il mio cuore. Anche se penso sia un pregio, questo non mi ha aiutato, molte persone si sono approfittate di me, e da un po' di tempo sono più distaccata con tutti. L'unica cosa che mi aiuta è la musica, e non mi dimentico del mio migliore amico, Justin. Lo conosco dall'asilo, anche se lui ha tre anni in più di me, le nostre mamme sono diventate amiche da subito così ci ho passato praticamente tutta la mia vita fino ad ora.

-Mi passi l'acqua Juliet?- Justin ed io stavamo tranquillamente mangiando a casa mia, adora quando cucino gli spaghetti, sono il suo piatto preferito.

-Tieni- sorrisi dolcemente e lui ricambiò, oggi mi sembrava stranamente silenzioso e lui non lo è mai. Che poteva avere?

-Ascolta... vorrei parlarti di una cosa dopo, se vuoi- mi guardò intensamente negli occhi, quel nocciola lo avrei riconosciuto ovunque.

-Certo, di cosa si tratta?- Presi la sua mano, ma nel medesimo istante la porta di casa si spalancò e mi alzai di scatto. Era papà, di nuovo. Justin rimase impassibile.

-Che ci fai di nuovo qui? Sei andato via due ore fa!- Alzai il tono di voce ricordandomi la brutta frase che aveva detto a mamma il giorno prima.

-Dobbiamo parlare, è urgente. Esci un secondo fuori con me- Guardai Justin spaventata dalla frase appena pronunciata da mio padre, ma mi fece segno con la testa di andare.

Seguii papà fuori dalla mia abitazione, socchiuse la porta d'ingresso e potei notare lo sguardo di Justin su di me attraverso la finestra.

-Che devi dirmi di così urgente?- sputai quasi scocciata.

-Quando saprai di cosa si tratta smetterai di fare la scocciata... Mi spezza il cuore questo, ma è il mio lavoro e viene prima di tutto- Sospirò e aspettai che continuasse, avevo paura.

-Devi scegliere tra tua madre e il tuo migliore amico, devo uccidere uno dei due..- al pronunciare di quelle parole mi sentii il mondo cadere addosso, cosa aveva appena detto? Era forse impazzito?

-Ma sei impazzito? Non posso scegliere, sono la mia vita!- urlai con un filo di voce, le lacrime stavano quasi per arrivare, ma non volevo piangere davanti a lui.

-Scegli, o sarò obbligato a fare la cosa più dolorosa..- lo guardai ancora più male, e adesso cosa voleva dire?

-Sarebbe?- non riuscendo più a tenere lo sguardo con lui, abbassai gli occhi guardandomi le scarpe.

Quasi con le lacrime agli occhi, e non lo avevo mai visto così, parlò. -Uccidere te- al suono di quelle due parole rimasi pietrificata. Ma c'era dell'altro perchè mi prese la mano, ma io la ritrassi.

-Domani- continuò. Non riuscendo più a trattenere le lacrime, iniziai a sentire quelle piccole goccioline salate sulle mie gote.

-Non voglio che uccidi loro, non centrano niente, neanche io, ma preferisco essere io la vittima di mio padre che le uniche due persone davvero importanti della mia vita, loro devono ancora vivere- non so con che forza dissi quello, ma ormai lo avevo fatto.

-Passo a prenderti domani mattina, non parlarne con nessuno- Con questo corse incontro alla macchina ferma davanti a casa mia e sfrecciò via.

Corsi dentro casa sbattendo la porta e mi precipitai tra le braccia di Justin che aveva visto tutta la scena attraverso la finestra.

-Che cazzo è successo Juliet?!- mi stringeva fortissimo, ormai le mie lacrime avevano bagnato la sua maglietta.

-Domani morirò- al suono di quelle parole si irrigidì.

Ma che razza di padre avevo?


my space:
ciao a tutte! questa è la mia nuova ff.
ne succederanno di ogni, preparatevi perchè ho in mente molte cose.
ditemi che ne pensate perchè il vostro parere è molto importante per continuare!
per qualsiasi cosa su twitter sono @xbiebereyes.
bene vi lascio, alla prossima bellezze!
un bacio,
-giiuls.

 

  
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