Anime & Manga > Senyuu
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Autore: happley    23/07/2013    2 recensioni
Questa storia potrebbe contenere SPOILERS!
What if? su un'ipotetica battaglia finale fra il Re Demone originale e l'Eroe e Alba.
Alba centric con accenni di RosuAru.
Doveva ammettere che, nonostante avesse rischiato la vita così tante volte che le dita delle mani non bastavano a contarle, non aveva mai pensato così seriamente alla morte. (...)
Ah, se era riuscito a fargli cacciare quella voce disperata allora doveva essere davvero la fine
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Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Anime/Manga: Senyuu (Robinson Haruhara)
Pairing: accenni di RosuAru 
Genere: Angst; Introspettivo
Avvertimenti: Shounen-ai; What if?

n/A: [SPOILERSPOILERSPOILER] Immaginando un possibile scontro finale fra il Re Demone originale e l’Eroe -che ovviamente è così sfigato che più sfigato non si può <3- mi è uscita questa fic leggermente angst (?). Spero di essere riuscita a rendere IC i personaggi c:
Roby

 
questa è davvero la fine?

Mentre il Re Demone originale lo colpiva al petto e uno spruzzo di sangue usciva come una macabra fontana dal suo corpo, Alba pensò: È  finita.
È la fine.
Morirò.
Questa è la fine.
Doveva ammettere che, nonostante avesse rischiato la vita così tante volte che le dita delle mani non bastavano a contarle, non aveva mai pensato così seriamente alla morte. Persino adesso che era evidente non riusciva a credere che quella fosse davvero la fine.
Il Re Demone originale era davvero fortissimo, cosa che naturalmente si erano dimenticati di accennargli. Ma non era il migliore amico di Ross, una volta?
Ah, non ci capiva più niente.
I suoi ultimi pensieri prima di sbattere violentemente a terra furono rivolti a Ross: si sarebbe arrabbiato con lui per quello che stava succedendo? Come avrebbe reagito?

xxx
 
Che nervi.
Ross aveva una capacità di irritarlo davvero sorprendente, ogni volta si superava. 
Non era il fatto che lo prendesse in giro di continuo; non era nemmeno il fatto che rimanesse fermo a fissare il vuoto mentre i nisepanda e qualunque altra strana creatura lo pestavano a morte –erano tutte molestie a cui era abituato. Ma che gli desse anche la colpa, questo no.
“Non hai alcun diritto di farmi la predica perché uno stupido nisepanda mi ha picchiato!” gridò l’eroe ritraendo il braccio per sottrarlo alla presa dell’altro. “Tu non hai fatto niente per aiutarmi!”
“Devi diventare più forte, Eroe. Molto più forte.”
“Se lo dici con quel ghigno non ci crede nessuno, idiota!” Alba s’imbronciò e si voltò, i suoi occhi si soffermarono sulle ferite che aveva sul braccio, causate dall’essere stato ripetutamente calpestato dal nisepanda imbufalito. Ross doveva adorare vederlo soffrire.
Dannazione, avrebbe dovuto informarsi meglio su di lui prima di prenderlo come partener, ora era bloccato con uno psicopatico il cui bel faccino ingannava tutti.
“Eroe, devo curarti le ferite perciò devi voltarti” fece notare Ross sardonico, gli afferrò il braccio e lo strinse con forza. Alba si lasciò scappare un urlo di dolore.
“Ma sei pazzo, guarda che fa male!” protestò.
“Lo so” si limitò a dire Ross, un’ombra gli attraversava il sorriso.
Sempre usando la forza, incurante della sofferenza fisica che gli procurava, lo costrinse a sedersi di fianco a lui e iniziò a curargli le ferite. Alba lo fissava scettico, si aspettava che da un momento all’altro Ross facesse apparire un coltello e gli squarciasse il braccio, cosa che per fortuna non avvenne.
 “Adesso che problemi hai?” domandò, captando il suo cattivo umore e sperando vanamente di non doversi pentire di essersi informato: Ross, infatti, ripagò la sua preoccupazione dandogli un pugno nello stomaco.
 “Non dovresti preoccuparti del prossimo quando sei in quelle condizioni patetiche, Eroe” ghignò.
Prima che Alba potesse urlargli addosso, ora estremamente irritato, il guerriero gli afferrò il mento fra tre dita e premette le labbra contro le sue.
“Mi irrita. Dovrei essere l’unico a toccarti. Vederti soffrire a causa di altri mi irrita al punto che non è nemmeno più divertente vederti contorcere dal dolore” affermò, con disarmante semplicità.
 
xxx

Alba si ricordava perfettamente del momento in cui Ross gli aveva fatto quella confessione, che a suo tempo non aveva fatto altro che confermare la sua tesi che il guerriero fosse solo uno psicopatico, sadico per giunta.
Oh, se un nisepanda lo aveva irritato, questo lo avrebbe fatto incazzare.
Alba mosse le dita della mano destra per accertarsi che i suoi muscoli non si fossero ancora atrofizzati, ma in effetti la sensazione di gelo e il sangue che scorreva a fiotti sul suo corpo avrebbero dovuto preoccuparlo di più. Non riusciva più a mettere insieme dei pensieri logici, non che ci fosse il tempo di farne.
Sto morendo.
Ross, da qualche parte, forse solo nella sua testa, gridò il suo nome.
 

Ah, se era riuscito a fargli cacciare quella voce disperata allora doveva essere davvero la fine.
 

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