Romantico, 'Due gemelli' di _stellacadente

Prologo

Era arrivato il giorno che aspettavo per tutto l’anno e continuavo a guardare la mia figura riflessa allo specchio, non riuscivo a scegliere cosa mettermi.
Dopo quasi un quarto d’ora ero riuscita a prendere una decisione e avevo optato per dei semplici shorts di jeans, una canotta bianca e grigia e le mie Converse basse e grigie scure, avevo aggiunto anche alcuni bracciali fuxia. (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=90701649&.locale=it)
Il risultato, a mio parere, era perfetto.
Non ero una ragazza vanitosa ma sapevo di essere bella, chiunque conoscessi mi faceva complimenti sul mio aspetto.
Ero alta e abbastanza magra, i miei capelli erano rosso mogano, ricci e lunghi, ma la cosa che attirava l’attenzione di molte persone erano i miei occhi, erano grandi e neri, molto espressivi.
Quella giornata l’avevo attesa con un po’ di ansia, era un lunedì di giugno, il primo giorno del centro vacanze che frequentavo io.
Avete presente gli oratori organizzati dal prete del paese?
Il centro estivo dove andavo io si chiamava OraTroviamoci ed era uno di quelli, la cosa più bella in assoluto, a parer mio.
Durava cinque ore: al mattino si facevano dei balli tutti assieme, avevano lo scopo di svegliarci ma non riscuotevano molto successo; poi, insieme al prete, si andava in Chiesa a pregare un po’; il bello della giornata iniziava dopo la ‘gitarella’ in Chiesa, ci dividevamo in vari laboratori (teatro, cucina, ballo, canto, braccialetti, traforo, ecc.) e ognuno faceva la sua attività; quando arrivava l’ora della merenda tutti andavano dagli animatori (quarta e quinta superiore) a prendere un succo e una merendina, poi si faceva una specie di ricreazione; la parte finale della giornata consisteva in giochi a squadre, tutti eravamo divisi in varie squadre e ‘gareggiavamo’ per vincere nei giochi (pallavolo, calcio, tappabuchi, giochi d’acqua, ecc.).
Era arrivata l’ora di avviarmi verso l’OraTroviamoci.
Mio papà e mia sorella erano ancora a dormire, mia mamma erano molti anni che ‘dormiva’.
Uscita di casa avevo iniziato a camminare tranquillamente.
Potevo dire che una delle giornate più belle dell’anno era arrivata.
Ah, scusate, non mi sono ancora presentata, mi chiamo Anna, Anna Monsutti, ho 15 anni compiuti da poco e abito in provincia di Udine, ho fatto il primo anno del liceo scientifico.
Questa è la storia della mia vita e non è detto che tutti l’apprezzino.