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Autore: StormyPhoenix    24/07/2013    3 recensioni
Serata a base di ghiaccio, whisky e baci per il donnaiolo dei Black Veil Brides, alias Ashley Purdy!
«Intendi dominare, Ashley Purdy?»
«Certo che sì.»
«E perché non ti rilassi, per una volta?»
«Ma...»
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashley Purdy, Cristian Coma, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: PWP
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Sono inqualificabile, lo so, è da secoli che non pubblico qualcosa, perdonatemi se potete T___T la scuola e molte altre cose mi hanno tolto tempo, ma anche l'ispirazione è stata piuttosto capricciosa!
Beh, vi lascio alla lettura, spero vi piaccia! :3
P.S.: il bannerino è stato fatto da me con FaceInHole e modificato con Photoscape, c'è anche la firma ma non si vede perché ho dovuto ridimensionare la foto, spezzo le gambine a chi me la ruba c:




Non riesco a fare a meno di essere stupita, guardandomi intorno e apprezzando infinitamente il privé di un gradevole e particolare locale di Los Angeles, gli accostamenti di colori prevalentemente scuri e la musica, che è decisamente figa…se c'è un genere musicale che attizza quello è il glam rock!
Ashley Purdy, il ragazzo con cui sto insieme da qualche mese, bello e sicuro di sé nei suoi vestiti aderenti e scuri, con gli occhi truccati di nero e rossetto rosso sulle labbra, sorride prima di prendermi per mano e guidarmi verso il divanetto di pelle nera. Ci sediamo, e subito ne approfitto per rinfrescarmi con un drink ghiacciato, e lui fa lo stesso.
Poco dopo mi tira a sé e mi fa sedere in braccio a lui, ma per dispetto mi siedo a cavalcioni su di lui e, strano ma vero, le sue guance si imporporano appena, anche se il suo solito sorrisetto permane.
«Cosa intendi fare, piccola?»
«Mh, non saprei...»
Fingo incertezza, ma in realtà so già cosa fare: voglio stuzzicarlo. Mordo il labbro inferiore di Ashley, che sussulta lievemente e poi ripete il gesto su di me prima di baciarmi, distraendolo così mentre le mie dita aprono agilmente i bottoni della sua camicia, esponendo alla vista il suo corpo snello e abbronzato.
«C'è una camera qui nei dintorni?» chiedo, sottovoce, distogliendomi di pochi centimetri.
«Certo, piccola» replica lui, lasciando affiorare sulle sue labbra il suo tipico sorrisetto malizioso. «Vuoi andarci già ora?»
«Sì.»
Il moro sorride ancora, poi mi lascia andare; mi rimetto in piedi e, prima di seguirlo in una stanza attigua, prendo il secchiello del ghiaccio e vi infilo una bottiglia di whisky.
Neanche ho il tempo di entrare, chiudere la porta a chiave e poggiare la roba sul comodino che Ashley mi spinge contro un muro, baciandomi prepotentemente; allaccio le gambe ai suoi fianchi e rispondo con la stessa intensità, senza esitazione, poi le stringo e lui geme lievemente sulle mie labbra, portandomi poi verso il letto. In un battito di ciglia lo ritrovo sopra di me, terribilmente seducente con la sua camicia aperta e il suo corpo caldo, bellissimo e tatuato; intuisco dall'atteggiamento che intende essere dominante, ma prontamente lo disarmo della sua convinzione, con uno sguardo di sfida.
«Intendi dominare, Ashley Purdy?»
«Certo che sì.»
«E perché non ti rilassi, per una volta?»
«Ma...»
Con decisione lo butto giù, salgo su di lui e lo bacio con lascivia, esplorando con le mani il suo petto che si solleva e si abbassa rapidamente, poi mi stacco e mi tendo verso il mobile là vicino per prendere la bottiglia. Bevo un sorso di whisky, sentendo l'alcol che mi arde la gola, poi ne prendo un altro, più piccolo, che trattengo in bocca; mi abbasso a stuzzicare le labbra di Ashley, che si schiudono subito dopo, e apro le mie, depositando il liquido fresco nella sua bocca; riprendo un altro po' della bevanda alcolica e lo lascio gocciolare sul suo corpo, godendo di come il moro sussulta per ogni goccia fredda che si posa sulla sua pelle bollente.
«Ma brava» sussurra lui, sensuale, lambendo con la lingua il lobo di un mio orecchio e facendomi rabbrividire; non rispondo, ma sollevo un angolo della bocca in un sorrisetto provocatorio e comincio a leccare via il whisky.
«Ohhh…Dio…» Ashley si inarca, gemendo piano, mi tira un po’ i capelli mentre la mia lingua scorrazza prima sul suo petto, poi sullo sterno e sulle lettere della famosa parola Outlaw disegnata sul suo stomaco liscio e scolpito, ma io continuo imperterrita per qualche minuto fino ad opera completata. Solo allora alzo lo sguardo: la vista del moro, già lievemente ansante e con le labbra socchiuse che invitano al bacio, in posizione di dominato, mi eccita ma allo stesso tempo mi fa anche arrossire lievemente. Lui reclama improvvisamente le mie labbra e mi imprigiona su di sé, con una mano sulla schiena e una mano che mi afferra i capelli; esploro la sua bocca che sa di alcol, facendolo mugolare ancora, poi mi stacco per prendere fiato; tendo un braccio verso il secchiello per prendere un cubetto di ghiaccio semisciolto che poi poggio di colpo sul suo collo, facendolo sobbalzare violentemente.
«Piccola dispettosa...mi hai colto di sorpresa» mormora, con il respiro irrapidito.
«Ssshh...» lo zittisco con un dito sulle labbra, accennando un sorrisino compiaciuto. Lo bacio di nuovo, con foga, avvertendo attraverso quel contatto stretto la sua brama, e lascio sciogliere un poco il ghiaccio sul suo petto, godendo dei suoi brividi mentre le gocce scivolano lentamente verso la scritta tatuata sull'addome; imprigiono il suo labbro inferiore tra i miei denti proprio mi dirigo verso un punto sensibile.
«Piccola...ahhh!» il moro esplode in un forte gemito quando gli tormento un capezzolo in modo impietoso prima con il ghiaccio e successivamente con la lingua, e i suoi versi si intensificano quando ripeto la stessa cosa dall'altro lato. «Oh...Dio...oohhh...»
Il bruno sotto di me trema, implora e geme senza ritegno, i suoi fianchi spingono e si muovono lievemente contro di me, esprimendo tutto il suo bruciante desiderio; mi struscio un po' e sento appieno la sua eccitazione, per cui continuo a tormentarlo con dolcezza.
«Diamine...uuhhh...» Ashley geme ancora, a denti stretti e ansante; finisco giusto in quel momento i miei giochetti e, posato sulla bocca del moro il ghiaccio ormai ridotto ad una scheggia, lo bacio selvaggiamente; lo sento avvinghiarsi saldamente a me, con il fiato molto corto e gli zigomi colorati di rosso, mentre le nostre lingue si intrecciano freneticamente.
«Ho una voglia terribile di farti mia qui, ora» sussurra, seduttivo, lasciando vagare una mano su e giù per la mia colonna vertebrale.
Allontano di poco le labbra per riprendere fiato e contemplo il rossetto sbavato di Ashley e le sue guance colorite, poi, mentre mi riavvicino per baciarlo…qualcuno bussa.
«Ashley Purdy, porco! Sei là?»
Riconosco la voce di Christian, un amico e collega di band del mio ragazzo; quest’ultimo sbuffa sonoramente, poi mi dà un bacio, mi lascia andare e si risistema i vestiti e il trucco prima di aprire la porta; nel frattempo faccio lo stesso.
«Ehi, testa di cazzo, ce ne hai messo ad arrivare ad aprirmi!» esclama il collega, assestandogli una pacca su una spalla e scoccandogli poi un’occhiatina allusiva.
«Impiccione!» Ashley ride, poi gli dà un piccolo spintone. «Piuttosto, perché sei venuto ad importunarmi?»
«Andy ha avuto la brillante idea di andarcene un po’ in giro per Los Angeles perché si sta annoiando, e io intendo andare con lui perché non ci sono pollastrelle interessanti qua» replica Christian, con una risatina. «Jake, Jinxx, io e qualcun’altro andiamo con lui, tu che fai? Vieni?»
«Perché no, dai! Deve essere figo!» rispondo io, con un sorriso a trentadue denti, tappando la bocca del mio ragazzo prima che possa replicare. Il moro di fronte a me annuisce, poi si avvia all’uscita e noi lo seguiamo. «Dovremmo venire più spesso in questo posto, non credi?» sussurra a un mio orecchio Ashley, con le labbra tese in un sorriso.
«Direi proprio di sì.»
Il moro sorride, poi mi scocca un rapido bacio sulle labbra. «Ti amo, baby.»
«Ti amo anche io, mr. Purdy.»
  
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