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Autore: Aven90    24/07/2013    5 recensioni
Breve Flashfic ispirata all'immaginazione, con retrogusto della canzone di John Lennon! Cosa dirà Gandalf a Frodo per convincerlo del tutto?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Frodo, Gandalf
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Imagine-J.Lennon

Fandom: Signore degli Anelli

“Ho paura, Gandalf” disse Frodo ad un certo punto, non riuscendo più a trattenersi.

“Tutti abbiamo paura” rispose lui. L’attesa di quello che stavano per fare era spasmodica e stava a tutti annebbiando il cervello. Frodo era stato designato ad essere il portatore dell’Anello, e volontario sarebbe partito da Imladris per arrivare alla Montagna del fato, e lì “chi vivrà vedrà”, come disse Frodo.

Ma chi sarebbe vissuto?

“Tuttavia, immagina” proseguì l’Istari. “Immagina che la Terra di Mezzo sia oppressa del tutto dal potere del Signore Oscuro. Imamgina che la Contea, e Hobbiville, siano oppressi dagli orchi. Quanto credi che resisterebbe il Gaffiere? O Fredegario Bolgeri? O i Soffiatromba? O qualunque altro Hobbit?”

Frodo rifletté. “Non credo che saremmo utili in alcunché” ammise tristemente.

“Esatto, e finireste per essere spazzati via” concordò il Grigio.

Seguitò un momento di pausa in qui vaghe immagini di una Hobbiville messa  a ferro e fuoco la fecero da padrone. Era assurdo avere brutti pensieri a Imladris, ma la guerra aveva il potere di fare anche quello.

“Adesso immagina un futuro in cui tu riesci a distruggere l’Anello, cosa che Sauron non sospetta. Come vedi Hobbiville?”

Frodo riuscì a figurarsi una Hobbiville più serena, priva di Dùnedain che la sorvegliano. Non rispose nulla, ma sorrise.

“Esatto, Frodo” disse Gandalf. “Immagina un futuro di libertà, scevro di nefandezze, in cui non esistono Anelli del Potere e compiti impossibili. Un mondo laddove gli Elfi non litigheranno con i Nani e Re Elessar governerà con scettro fidi ferro e saggezza. E tutto questo per merito di un Mezzuomo, il quale non sopravvivrebbe in un mondo dominato da Sauron.”

Frodo deglutì. “Hai ragione, Gandalf. Ma non so se sono all’altezza. forse mi sono proposto in Consiglio perché l’Anello sta cominciando a corrompermi e non voglio essere separato da lui”

“È proprio per questo che Elrond ti ha affiancato altri otto compagni. Perché tu stesso possa trovare la forza necessaria per portare a compimento la missione”

Le parole dello stregone erano rassicuranti, Frodo era contento di averre anche lui nella Compagnia.

Poi immaginò un mondo pieno di pace e prosperità, dove la Contea si distingueva per progresso.

“Hai ragione, Gandalf. Devo farlo io, ma non perché l’Anello si sta impossessando di me. Devo farlo io per i miei amici e per tutti gli altri esseri viventi che contano su di me” disse.

“Sei un bravo ragazzo” . con quelle parole, Gandalf lo lasciò solo.

Immagina, aveva detto Gandalf. Frodo si erse conto che l’immaginazione era la vera anima del mondo, perché grazie a quella si trova la forza necessaria per far divenire l’immaginazione stessa in realtà.

   
 
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