Anime & Manga > Lupin III
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Autore: Angelo 1996    24/07/2013    1 recensioni
I noti protagonisti dell'anime "Lupin III" fanno la conoscenza di un bambino molto particolare e decidono di renderlo partecipe alle loro grandi avventure.
Se permettete vi cito un dialogo
"Vi va di fare una passeggiata?_
:_Io vengo volentieri, tu Jigen?_
:_Beh…Io ho camminato tutto il giorno quindi credo che resterò un po’ qui poi vi raggiungerò in albergo_ "
sarà proprio da questo fatto che la vita dei nostri eroi cambierà.
Genere: Avventura, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Goemon Ishikawa XIII, Jigen Daisuke, Lupin III, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uno strano incontro

Durante una fresca serata molte persone affollano le strade e i locali; nei tavoli esterni di un bar tre ragazzi stavano allegramente chiacchierando gustando il sapore amaro della birra

:_ Allora Lupin, come credi che riusciremo a rubare i soldi contenuti nella banca centrale di Parigi? _

:_ Per ora non ne ho idea ma godiamoci questa serata, domani penseremo al resto_

:_ Hai ragione, adesso è proprio ora di rilassarsi. Vi va di fare una passeggiata?_

:_Io vengo volentieri, tu Jigen?_

:_Beh…Io ho camminato tutto il giorno quindi credo che resterò un po’ qui poi vi raggiungerò in albergo_

:_Va bene amico, a più tardi_

:_Buona passeggiata ragazzi!_

Il giovane guardò le figure dei suoi compagni allontanarsi e sparire tra le luci della città le quali allungavano le loro ombre; si versò altra birra nel bicchiere ed iniziò a guardarsi attorno: notò che un bambino dalla aggrovigliata capigliatura riccia e la costituzione a dir poco scheletrica si stava avvicinando con passo incerto nella sua direzione; teneva un lungo pacco dietro la schiena e in mano aveva una vecchia borsa a tracolla.

Quando si avvicinò il giovane poté cogliere i suoi lineamenti: non aveva un bell’ aspetto visto che il suo naso era molto pronunciato, da esso partivano due pieghe profonde che segnavano le labbra sottili e consentivano una grande espressività al volto come i grandi occhi rotondi di un insolito colore giallo scuro dai quali partivano delle leggere occhiaie.

Il piccoletto si appropinquò timidamente al ragazzo che lo fissava in silenzio aprendo e chiudendo le palpebre sugli occhi azzurri nascosti dal cappello; gli venne consegnato l’involucro più grande sul quale giaceva un biglietto su cui stava scritto ”Per il signor Jigen, il pistolero più bravo del mondo “

Il giovane non esitò a scartare il dono e fu sorpreso nel trovare un fucile di alta precisione non ancora messo in commercio

:_Ehi bimbo, chi ti ha dato quest’arma?_

L’interpellato si ritrasse un poco su se stesso ma rispose parlando con una voce tanto sottile quanto delicata

:_ Nessuno, l’ ho rubata a Tonì le Ner quando ho preso la sua collana_

Jigen non credeva alle sue orecchie: come poteva un affarino tanto minuto essere il ladro che fu in grado di eludere la sorveglianza di uno dei più pericolosi mafiosi della Francia? Comunque continuò il suo dire rimanendo calmo

:_ Ammesso e non concesso che tu sia stato capace di rubare quella collana perché hai preso il fucile e perché lo vuoi dare proprio a me?!_

La voce del ragazzo spaventò un poco il bambino che indietreggiò ancora ma decise di provare quanto aveva detto perciò inserì un’ossuta mano all’interno della borsa e quando la tirò fuori stringeva il meraviglioso gioiello d’oro che aveva rubato la notte addietro.

A quel punto il giovanotto sgranò gli occhi sollevando il copricapo, comprese che il piccolo non mentiva e si accorse di averlo intimorito quindi non disse nulla sperando di ricevere una risposta alle sue precedenti domande

:_ Ehm… Quando l’ho visto ho pensato a lei, so che ha una mira perfetta e credevo che questo fucile potesse esserle utile per uno dei suoi furti_

Il ladro in miniatura cominciava ad attirare l’interesse del pistolero

:_ Grazie bambino, come ti chiami? _

:_Mi chiamo Angus_ rispose lui chinando appena il capo per poi riprendere a parlare

:_ Signor Jigen, può portare al signor Lupin e al signor Goemon questi oggetti da parte mia?_

Così dicendo posò sul tavolino il collier rubato ed un pacchetto

:_ Sono per noi? Insomma non è da tutti essere così abili per riuscire a prendere cose del genere però vorrei sapere perché. _ esclamò con un tono di voce serio tuttavia gentile

:_ Mi sono sempre interessato ai vostri furti, trovo che il modus operandi che usate sia impareggiabile, efficace e anche divertente per questo vi ammiro tanto e faccio ricerche sul vostro Trio: ho saputo che volevate rubare questa collana ma non sapevate il luogo nel quale la tenevano allora ve l’ho portata_

Udendo le parole semplici ma distinte del bambino al pistolero venne un’idea molto particolare e non tardò ad esporla

:_ Sei stato molto gentile, Grazie. Perché non porti a Lupin e Goemon questi doni di persona? Alloggiamo proprio qui!_

Gli occhi del piccolo s’illuminarono e la testa annuì con convinzione così prese gli oggetti e si dispose dietro al ragazzo in nero il quale nascose il fucile nella scatola e s’incamminò. Arrivarono presto ed entrarono n una stanza del secondo piano

:_Salve amici, vi ho portato una bella sorpresa_

I due ragazzi si voltarono e videro un piccolo bambino dall’aspetto traballante

:_ Senza offesa Jigen ma quel cosetto non mi pare tanto bello…_

Goemon interruppe Lupin dandogli una gomitata al fianco e, avendo notato che il bimbo aveva qualcosa in mano, gli si avvicinò osservandolo con curiosità

:_ Suvvia Angus, dai i regali ai miei amici_ gli sussurrò il pistolero così Il samurai ricevette uno scrigno mentre il Ladro per antonomasia ebbe in dono il prezioso gioiello; entrambi lessero il biglietto che recitava

Per il signor Lupin, il ladro più simpatico del mondo” e

Per il signor Goemon, lo spadaccino più forte del mondo” quest’ ultimo aprì il cofanetto e si rallegrò nel trovare sette veli di seta colorata utilissimi per la cura della spada Gintaken e per la Zantetzuken

:_Ma-ma-ma dove ha trovato questa roba Jigen?! _

:_Li ha rubati a Tonì le Ner e lo ha fatto solo perché ha una grande stima per noi_

:_Devi essere molto bravo per riuscire in imprese così complicate, chi ti ha insegnato e cosa ti ha spinto a farlo?_

Il bimbo, che fino a quel momento aveva osservato la scena appiattito contro la parere, indicò i presenti poi spiegò

:_ Nel paese accanto alla collina dove vivo ci sono tante persone che non hanno il denaro per mangiare perché devono pagare un’ingente somma mensile agli strozzini locali; allora derubo chi è ricco e divido il ricavato con tutta questa gente così non muoiono di fame_

I tre ascoltarono le parole sottili del bambino poi Goemon disse

:_Questo ti fa onore però tu come fai a sopravvivere, non ti tieni nulla?_

Angus scosse la testa:_ Non posso perché non basterebbe per tutti visto che il 40% delle entrate va al signore che mi affitta la casa, trova i ricettatori adatti e mi permette di prendere tutti i libri che voglio. Per vivere faccio il violinista e il ballerino in alcuni locali notturni_

Quelle parole pronunciate si tranquillamente fece provare un’insolita tristezza ai ragazzi, in particolare al giovane vestito di nero che ricordò parte della sua “infanzia”

Dal canto suo il bimbi si avvicinò alla porta avendo notato l’ora tarda

:_Ehi piccoletto, ma non hai nessuno che ti aspetta a casa?_

I tre lo videro scuotere il capo :_Io non ho i genitori, da solo ma a volte mi vengono a trovare alcuni amici anche se sono dei topi_

Lupin scoppiò a ridere divertito, Jigen lo ignorò ed insistette

:_ Chi si occupa di te? _

Tutte quelle domande misero a disagio il bambino il quale si portò un dito al petto muovendosi con scioltezza

:_Vuoi che ti accompagniamo?_ domandò Goemon

Lui scosse nuovamente il capo e spiegò :__ Di notte coloro che hanno una corporatura alta e slanciata, come voi, si notano più facilmente e potrebbero insorgere grossi guai… Di giorno invece non ci sono problemi_

:_Allora domani pomeriggio ti veniamo a trovare, credo di aver capito dove abiti: nell’unica casa sulla collina a Nord_ esclamò Lupin compiaciuto; il piccolo gradì l’idea e si congedò con un bizzarro inchino dopo di che chiuse la porta dietro se.

I tre ragazzi rimasero in silenzio per qualche istante guardandosi a vicenda poi il samurai sorrise alla porta ormai chiusa e si avviò verso il letto seguito dagli altri due

:_Buona notte amici_ :_Buona notte!_ :Notte, notte _

Fine capitolo primo


 

  
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