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Autore: PervincaViola    24/07/2013    6 recensioni
{Glimmer/Gloss ♥}
Glimmer è un tributo e lui il suo mentore. È sbagliato, decisamente sbagliato. Forse per questo è anche così dannatamente eccitante, il gusto del proibito. Sapere che non dovrebbe essere in un letto con lei, stretto in un abbraccio focoso, non fa che far salire ancora di più l'adrenalina.
«Hai fatto colpo, bambolina» le ripete per la seconda volta in quella serata, «Anche su di me».
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Gloss, Lux
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Quello che conta

I ricordi sono fatti per svanire

 

Dalle tende tirate di quella lussuosa camera, entrano comunque le sfavillanti luci della città. Gloss, seduto su una poltrona dall'aria costosa, osserva Glimmer rimirarsi nello specchio di cristallo che ricopre un'intera parete. Il suo corpo flessuoso, fasciato da un brillante abito dorato, sembra ancora più attraente e sexy. Gli occhi da gatta sono sottolineati da un eyeliner nero.
Eppure, Gloss è certo di rivedere ancora la ragazza che all'inizio non voleva partecipare agli Hunger Games, che dopo la mietitura stringeva spaventata la sua camicia. Si alza, ponendosi alle spalle di Glimmer, e allaccia l'ultimo bottone che chiude il corpetto del suo vestito, sentendo che un brivido scorre sotto la sua pelle nivea.
«Fai vedere chi sei, bambolina. Fatti ammirare».
Lei si scosta, indispettita dall'essere stata chiamata con quel nomignolo. Dopo avergli lanciato uno sguardo oltraggiato, lascia la stanza.

 

 

L'intervista è andata persino meglio di quanto Gloss sperasse. Tutto il pubblico è impazzito non appena Glimmer è entrata in scena, accompagnata da uno sguardo ammirato di Caesar Flickerman.
Si è comportata esattamente come sa che piace agli abitanti di Capitol City: intrigante, civettuola e spumeggiante. Una Favorita perfetta, sia per gli sponsor che per lui.
«Hai fatto colpo, bambolina» le sussurra all'orecchio, scostandole un boccolo biondo dal collo, «Tutti gli sponsor fanno a gara per sostenerti».
Lei non risponde, continuando a sorseggiare un bicchiere di vino rosso. Si limita a inarcare un sopracciglio, quando Gloss le accarezza voluttuosamente un fianco.
«Questo cosa significa?» domanda, distogliendo gli occhi da quelli troppo vicini e troppo belli di lui.
«Che ne dici di fare un salto nella mia camera?»
Glimmer arrossisce lievemente, in risposta, ma stringe la mano che il suo mentore le tende.
Gloss sorride con soddisfazione.

 

 

Glimmer è un tributo e lui il suo mentore. È sbagliato, decisamente sbagliato. Forse per questo è anche così dannatamente eccitante, il gusto del proibito. Sapere che non dovrebbe essere in un letto con lei, stretto in un abbraccio focoso, non fa che far salire ancora di più l'adrenalina.
Dovrebbe pensare a come farla sopravvivere in un'arena che sa di morte. Invece, l'unica cosa di cui gli importa ora sono le labbra di Glimmer, che si uniscono in una danza passionale alle sue.
«Hai fatto colpo, bambolina» le ripete per la seconda volta in quella serata, «Anche su di me».
Glimmer sorride, maliziosa, per poi mordergli il lobo di un orecchio. Non vuole pensare che domani entrerà nell'arena, vuole solo godersi l'ultima notte di divertimento, prima di dover lottare per la vita. Ma non riesce a scacciare un presentimento che le incupisce gli occhi.
«Brutti pensieri?» Gloss le soffia in un orecchio, ancora ansimante.
Glimmer scuote la testa: non potrebbe mai capire, ne è sicura. Lui si era offerto come tributo ed era riuscito a
tornare. Così lo bacia di nuovo, assaporando le sue labbra che sanno di vino e mettendo a tacere ogni sua possibile domanda.
È meglio così.

 

 

Mancano ormai pochi minuti all'inizio della Settantaquattresima edizione degli Hunger Games.
È tutto pronto. Glimmer ha indossato gli abiti per entrare nell'arena, e in mano stringe un anello d'argento, il portafortuna donatole da sua madre.
Dovrebbe esserci il suo stilista con lei, ma Gloss ha insistito per salutarla un'ultima volta.
Il suo mentore entra dalla porta, con un ghigno intrigante stampato sul viso e si avvicina al suo tributo tremante. Sembra essere sparita la sensuale ragazza sicura di sé che solo la sera prima occupava il suo letto.
Le accarezza la guancia in modo seducente e le parla con tono caldo all'orecchio:
«Quello che conta è che tutti si ricorderanno di te. Qualunque cosa accada».
Glimmer cerca di sorridergli in risposta, ma l'unico risultato che ottiene è una smorfia stiracchiata.
L'ultima cosa che vede, prima di essere trasportata nell'arena, sono gli occhi chiari di Gloss.

 

 

Il veleno degli Aghi Inseguitori è entrato in circolo, e a Glimmer restano solo pochi secondi per rendersi conto che sta morendo. Sola, senza aver vinto gli Hunger Games, senza essere tornata a casa. Il dolore si fa più acuto a ogni respiro e le viene da piangere.
Sente la vita scivolare via, ma non rivede tutti i momenti importanti e più belli, come pensava succedesse.
Nella sua mente rimbomba un'unica frase, pronunciata da Gloss con il solito tono malizioso.


Quello che conta è che tutti si ricorderanno di te.

Mentre Glimmer chiude gli occhi, non ne è più così sicura.

 

 

 

 

 

 

 

Angolino della Vì:

Non ho idea di come ho fatto a scrivere una Glimmer/Gloss. Sarà che essendo tutti e due affascinanti, li ho accoppiati (?)
E poi non so, i loro nomi vicini mi piacciono *w*
Boh, spero di non essere andata OOC e che la storia vi sia piaciuta, anche se so che molti non sopportano Glimmer. Preciso che Gloss non me lo immagino come quello del trailer di Catching Fire, ma molto più provocante- e credo si sia notato.
Ringrazio chi recensirà e chi leggerà soltanto.
Vado a mangiare sfogliatelle alle mele (?)

 

   
 
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