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Autore: mitsuyaoi    25/07/2013    6 recensioni
Ritsu uscì ansimando dall'ascensore, avanzando verso l'appartamento di Takano più che provato: non sentiva quasi più le gambe e aveva tutti i muscoli indolenziti, i lividi gli perforavano le zone lese e tremava ancora leggermente.
La prima cosa che gli venne in mente fu di rivolgersi a Takano, dopotutto, dove sarebbe potuto andare?
Appena fu davanti alla porta fece una pausa, la guardò con uno sguardo vitreo: cosa gli avrebbe raccontato? Si sarebbe arrabbiato con lui?....No, impossibile, dopotutto la colpa non era sua.
Suonò al campanello.
Quello che si presentò alla porta però non era Takano, bensì Yokozawa, che lo guardò con uno sguardo truce.
- Cosa vuoi da Masamune? -
Genere: Comico, Commedia, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Ritsu Onodera, Takafumi Yokozawa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ritsu uscì ansimando dall'ascensore, avanzando verso l'appartamento di Takano più che provato: non sentiva quasi più le gambe e aveva tutti i muscoli indolenziti, i lividi gli perforavano le zone lese e tremava ancora leggermente.

La prima cosa che gli venne in mente fu di rivolgersi a Takano, dopotutto, dove sarebbe potuto andare? 
Appena fu davanti alla porta fece una pausa, la guardò con uno sguardo vitreo: cosa gli avrebbe raccontato? Si sarebbe arrabbiato con lui?....No, impossibile, dopotutto la colpa non era sua.
Suonò al campanello.
Quello che si presentò alla porta però non era Takano, bensì Yokozawa, che lo guardò con uno sguardo truce.
- Cosa vuoi da Masamune? -
Ritsu si arrestò, spaventato, non riusciva neanche a parlare, solo lo guardava, con gli occhi spalancati e le labbra tremanti che si aprivano e si chiudevano spasmodicamente.....Cosa ci faceva lì, lui? 
Voleva solo andarsene e piangere, ma non fece proprio niente.
L'ultima cosa che vide, fu l'espressione confusa di Yokozawa.
Si svegliò su un letto, che di certo non era di casa sua, e si stropicciò gli occhi per guardare di nuovo l'ambiente dove si trovava
- T-takano-san...- 
Era nell'appartamento di Takano, e lentamente iniziò a ricordarsi della sera precedente, ma prima che potesse fare qualsiasi cosa Yokozawa si schiarì la gola, appoggiato alla porta della camera.
- Y-yokozawa-san !-
Takafumi roteò gli occhi e sbuffò, e notando poi l'espressione confusa di Ritsu, che lo fissava in cerca di qualche spiegazione, decise così di spiegargli il motivo della sua presenza nell'appartamento del suo collega.
- Takano sarà via per un meeting nel weekand, perciò in questo lasso di tempo starò da lui per pulire la casa.-
Il più giovane distolse lo sguardo leggermente imbarazzato.
- A-ah c-capisco...- rispose, quasi in un sussurro.
- Cosa ti è successo ieri sera? -
Ritsu abbassò la testa e iniziò a tremare al ricordo della sera precedente, solo al ricordo i lividi gli pulsavano e il dolore tornava a farsi sentire prepotente, ma sapeva che Yokozawa non era di certo un tipo paziente, perciò cercò di spiegare.
- Quando...sono uscito dalla stazione...un gruppo di ragazzi mi ha portato in un vicolo strano...poi...- stava a stento trattenendo le lacrime e stringeva i pugni nelle lenzuola, con gli occhi lucidi.
- Tsk, ti fai violentare da dei ragazzini? Cosa sei, una donna? -
Ci fu una breve pausa, Ritsu non sapeva cosa dire.
"Cosa sei, una donna?" quella battuta si infranse prepotente fra i suoi ricordi e la testa prese a pulsargli fortemente... Era una frase che aveva sentito piuttosto spesso a scuola, seguita dalle risate dei suoi compagni, e lui poteva solo finire nell'imbarazzo più profondo;
Dopotutto era l'unico così mingherlino, l'unico che aveva una corporatura così fragile e dei tratti così fini. Non ci poteva fare nulla, era semplicemente così, ma no, non era una donna.
Ad un certo punto cercò di alzarsi dal letto, ma invano date le sue condizioni fisiche...e psicologiche.
- Stai buono lì, per una volta non fare il coglione e usa il cervello, idiota. -
Ritsu annuì e si rimise a letto, quasi spaventato.
- S-scusi per...il fastidio che le sto arrecando...mi dispiace...-
- Sì, infatti, sei un fastidio quindi muoviti a rimetterti. - e con questo uscì dalla camera e andò verso la cucina, irritato.
Ritsu si riaddormentò poco dopo, ancora parecchio dolorante per la notte precedente.
Venne svegliato da Yokozawa, che fu stranamente gentile, e gli porse la colazione
- Mangia, o starai peggio... no? -
Ritsu annuì e mangiò il più velocemente possibile quello che gli aveva dato Yokozawa, che a quanto pare era anche incredibilmente buono.
- Ehi, non andare così veloce, e non essere così rigido...non ti mangio mica!- Sbottò il più grande stizzito.
- S-scusi! -
- E non ti scusare in continuazione! -
- S-scusi! c-cioè...io..non- - Venne bloccato da un bacio: semplice, senza passione, che bastò a rassicurarlo e a rilassarlo.
Finito il bacio, Ritsu lo guardò con gli occhi socchiusi, tutto rosso in viso.
Yokozawa avrebbe voluto rispondergli con " Sei una specie di puttana? ti lasci baciare così e poi fai quell'espressione del cazzo, tipo: - oh, ora facciamolo.-" ma si trattenne perchè era riuscito finalmente a farlo tacere.
- Beh, ora stai un pò meglio?-
-...sì....- riuscì a formulare il ragazzino ancora rosso.
Finita la colazione, Yokozawa gli chiese di provare ad alzarsi, poi lo svestì, cercando di capire in che stato era ridotto, e rimase scioccato nel notare quanti lividi avesse sul corpo, e quante ferite...! Era un miracolo che fosse riuscito ad arrivare fino a casa in quello stato.
- Diamine, quelli non erano ragazzini! -
A Onodera passò un brivido di dolore lungo la schiena
- D-dannazione -
Si aggrappò instintivamente a Yokozawa: il dolore che partiva dalla base della spina dorsale era tornato e le gambe avevano smesso di reggerlo.
Yokozawa, per un senso di protezione a vederlo conciato in quella maniera, lo abbraccio e lo resse stringendolo a se, dimenticando per un momento quale terribile persona avesse fra le braccia.
- Mi dispiace, non pensavo che ti avessero conciato così male... è stato molto doloroso, vero?-
Il più piccolo annuì tremante, stringendosi forte a Yokozawa che iniziò a provare dolcezza per quella fragile ragazzina che piangeva sotto di lui. quando però si ricordò che NON era una ragazzina, sciolse l'abbraccio e si riprese:
- Non piangere così però! dannazione, sei un uomo!-
Ritsu si asciugò le lacrime e si infilò i boxer frettolosamente
- Stai buono qui, ti porto dei vestiti puliti e un pigiama. Dove sono le tue chiavi di casa? -
- S-sì, sono nella tasca dei miei pantaloni...-
Yokozawa si avviò all'appartamento di Ritsu.
- G-grazie Yokozawa-san...-
Quest'ultimo si girò e gli chiese:
- Non avresti preferito Takano-san?-
-....Lui probabilmente mi avrebbe già sbattuto a letto....- rispose lievemente rosso.
Yokozawa fece un'espressione quasi schifata, poi si voltò e continuò per la sua strada.
 
 
- Checazz... che razza di pigiami ha quell'idiota?- sbottò Yokozawa rigirandosi fra le mani una sottospecie di camicia da notte rosa, mentre a Ritsu, steso sul letto, venne un lungo brivido lungo la schiena.


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Angolo dell'idiota

Allora, so perfettamente che Yokozawa è molto OOC, anche perchè non bacerebbe mai ritsu solo per calmarlo, ma boh, che ne so? magari Ritsu aveva iniziato davvero a rompergli i coglioni xD
Poooi, ho messo crack pairing, ma non lo è dato che non sono una vera coppia, cioè...mmh... non lo fanno ecc ecc ma magari sono io che non ho ben capito che significa crack pairing.
L'ultima parte della camicia di Ritsu.... quella, dai! è fantastica, ci sta sù, Ritsu è la checca delle checche, ce lo potremmo anche aspettare D: 
E con questo ho terminato, lasciate tante recensioni e tanti consigli ecc ecc e grazie per aver letto questa fanfiction ^^

  
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