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Autore: pponga    25/07/2013    2 recensioni
Sospira sollevato quando Harriet gli lascia la mano, ormai quasi sudata. Poi la vede camminare verso un gruppo di ragazze e non sa che fare. Dopo pochi minuti si ritrova a vagare nel parco, alla ricerca di una panchina libera. Trova posto accanto ad una ragazza. Lui con il suo hot dog tra le mani. Lei con le gambe incrociate ed un libro su di esse.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Scusatemi, sono sempre in ritardo. In tutto. Ci tengo a farvi sapere che non ho intenzione di descrivere fisicamente troppo i personaggi. Voglio che ognuno di voi dia ad essi il volto che preferisce. Se vi fa piacere potete scrivermi nelle recensioni a chi li avete abbinati. E niente, spero non mi siano sfuggiti errori di battitura :)
So, xx
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___


 

Continuano a sentirsi per giorni. E' un susseguirsi di mani sfiorate e taciti accordi. Non superano il limite, mai. Nicholas la invita ad una partita di baseball pur sapendo che lei non se ne intende di sport. Durante la partita le spiega ogni passaggio, le insegna tutto ciò che c'è da sapere.
Poi parlano di libri, spesso. Quando non trovano nulla da dire si stendono su un prato. Rose si siede, appoggiando la schiena al tronco di un albero non troppo vicino agli schiamazzi dei bambini. Nicholas appoggia la testa sulle gambe della ragazza e attende paziente che lei cominci a leggere. Cerca di osservare i suoi lineamenti, quando riesce. Il che gli riesce difficile, siccome lei, quasi gli leggesse nel pensiero, posiziona il libro come per nascondersi dietro ad esso.
Interrompono i loro incontri solo quando si avvicina il matrimonio di Joseph. Nicholas è uno dei testimoni, continua a pensare al discorso che dovrebbe fare. Non sa che dire.


 

Il giorno tanto atteso non tarda ad arrivare. E' il 25 di Giugno e fuori dalla finestra le foglie degli alberi sono scosse da un leggero venticello. Joseph si sta preparando quando il fratello minore si precipita nella nuova casa che condivide con la futura moglie. Il maggiore è già lì. Scoppiano a ridere, ripensando all'addio al celibato che deve rimanere un segreto. Il futuro sposo sembra essersi calmato. Almeno ha smesso di muovere la gamba nervosamente. Si sistema la cravatta e tutti e tre raggiungono il padre intento a preparare caffè. Ne servirà molto.



Poco prima di scambiarsi gli anelli Joseph si ritrova a pensare a quanto sia bella la sua donna. E a quanto la ama. Non potrebbe essere più felice. Nicholas, nel suo completo elegante, quasi vorrebbe chiamare Harriet e farle la proposta di matrimonio. L’allegria del fratello lo contagia, contagia tutti. La cerimonia non dura molto. Allie si è occupata del ricevimento. Quando raggiungono la villa restano tutti colpiti. Un lungo viale porta ad un ristorante. E’ coperto da un elegante gazebo bianco e i tavoli sono disposti ordinatamente. Al centro di ognuno di essi si distinguono delle rose. Un immenso prato li circonda. Poco lontano alcuni divani sono posti intorno ad un cumulo di legna. Sul lato destro del gazebo si estende una pista di ballo. Un uomo dai capelli folti li accoglie suonando qualcosa al pianoforte.
‘E’ andata. L’ha sposata.’
Nicholas invia il messaggio a Julie e segue Kevin al loro tavolo.
‘Attento! Il prossimo potresti essere tu ;) Fagli gli auguri da parte mia’
‘Sembra una minaccia..’
‘Lo è! Ci sentiamo più tardi? Devo passare a prendere Faith..’
‘E mi abbandoni con questa gente felice? :(’
‘Temo di sì’

‘Ohw :('
‘Ma smettila :)’
«Nicholas!» Denise lo sta guardando con uno sguardo torvo. «Ritira quel cellulare, siamo a tavola.» Il figlio non riesce a nascondere un sorriso divertito mentre infila il telefono in tasca.
Quando finiscono di mangiare Allie raggiunge il padre sulla pista da ballo e cominciano a muoversi sotto gli occhi di tutti. Joseph la osserva per pochi minuti per poi raggiungere la moglie e prendere il posto del suocero. Mentre Kevin e Danielle raggiungono la pista, Nicholas balla con la piccola Jessie. Quando la nipote decide che preferisce giocare con un gruppo di cugini, il fratello minore torna a sedersi. Ballano ancora per poco. Sono passate da poco le dieci e arriva la torta. Dopo il quarto bicchiere di vino il ragazzo riesce solo a definirla ‘enorme’. Quando tutti ne hanno una fetta di fronte a sé, Nicholas alza il calice con lo spumante e tossisce leggermente per attirare l’attenzione. Se è nervoso non lo dà a vedere. Comincia un leggere monologo che ricorda vagamente quello del matrimonio di Kevin. Sono pur sempre suoi fratelli entrambi. Quando si risiede cede la parola al fratello maggiore che termina dando a Joseph alcuni consigli sulla vita coniugale. Anche la migliore amica della sposa dice alcune parole. Lei e Allie sono come sorelle. Quest’ultima si lascia scappare una lacrima prima di ringraziarla. 
«A Joe ed Allie»  esclamano portando al cielo i calici. Finiscono di mangiare la torta e i più coraggiosi tornano sulla pista da ballo. Passata la mezzanotte quasi tutti i parenti con dei bambini al seguito tornano a casa. Allie lascia a loro un piccolo pensierino destinato agli invitati e questi ultimi ancora si congratulano per il matrimonio. Verso l’una la pista si è notevolmente svuotata. I parenti rimasti seguono il signore dai capelli folti fino ad una villetta in lontananza. Dall’esterno sembra una nuvola bianca (forse Nicholas ha bevuto più del previsto) con dei fiori colorati alle finestre. Raggiungono tutti le stanze a loro assegnate. Nicholas dovrebbe condividere la stanza con il cugino Bill. Ha solo un paio di anni in più ed è sbronzo, neanche fosse il suo, di matrimonio. Il ragazzo lo accompagna fino alla loro stanza. Lo lascia stendere sul letto e aspetta che la smetta di parlare della sua ex fidanzata. Quando finalmente si addormenta, Nicholas si sfila giacca e cravatta e raggiunge l’ingresso della villa, sicuro di trovare un piccolo bar.
E’ tutto molto silenzioso. L’unico rumore proviene da un uomo con i capelli biondi intento a sistemare bottiglie e bicchieri. Si siede su uno sgabello e l’uomo gli sorride.
«Le piace la stanza?»
«Molto, mia cognata ha scelto proprio bene. Sono ancora in tempo per un caffè?»
«Certo, ci vuole solo un attimo»
Dopodiché Nicholas cerca il numero di Harriet e le invia un breve messaggio in cui le fa sapere che è andato tutto bene. ‘Goditi gli ultimi giorni a Vancouver :)’ aggiunge infine.
Posa il cellulare accanto al piattino del caffè che gli è appena arrivato e porta la tazzina alle labbra. Ora che il matrimonio è finito non vede l’ora di incontrare Rose. Segue con lo sguardo il barista che ha ripreso a trafficare con i bicchieri e gli viene in mente un’idea.
 


Julie saluta distrattamente i suoi amici e si chiude la porta alle spalle. Sprofonda sul divano mentre l’altra toglie dal tavolino i residui di una serata in compagnia. Il telefono di Rose vibra pesantemente e Faith va a recuperarlo all’ingresso dopo un’occhiata supplichevole dell’amica. Quando torna in soggiorno ha un sorriso divertito. Quando allunga il braccio per porgerle il telefono, quest’ultima capisce a cosa è dovuto.
«Che vuole il belloccio?» chiede Faith, fingendosi disinteressata.
«Vuole portarmi in un posto» Julie scrolla leggermente le spalle e da’ un’occhiata furtiva all’orologio appeso alla parete. Segna l’una e venti.
«E cosa aspetti? Vai a prepararti, qua sistemo io»
Si sta ripassando il rossetto quando le arriva un altro messaggio.
‘Trovare casa tua non è stato poi così difficile. Ti aspetto, sono quello con la macchina nera’
Saluta velocemente l’amica e prende le chiavi. Chiude il cancello dietro di sé e rimane un attimo confusa alla vista di una limousine. Nicholas la aspetta, appoggiato accanto alla portiera aperta. Le braccia incrociate al petto che fanno a pugni col sorriso sul suo viso. Lei si avvicina titubante e abbandona l’idea di fare domande quando lui si porta un dito alle labbra.
«Ssh» le sussurra, prima di farla salire. Lui la segue all’interno e, dopo aver chiuso lo sportello, picchietta leggermente su una parete che li separa dall’autista. Cominciano a muoversi. Julie si sta ancora guardando in giro quando l’amico prende una bottiglia di vino dal minifrigo lì accanto. Riempie due bicchieri e ne porge uno alla ragazza che pare ancora confusa. Notandolo, il sorriso del ragazzo si allarga leggermente.  
«Sei ubriaco?» Julie conosce già la risposta eppure si sorprende quando lui annuisce e si avvicina maggiormente a lei. Lei coglie l’occasione per prendergli dalle mani il bicchiere con il vino e lo svuota al posto suo. Nicholas sembra divertito ma scarta l’idea di riempirsene un altro.
«Dove andiamo?» chiede ancora Julie.
«Alla villa dove c’è stato il ricevimento. Ora che tutti dormono mi annoio a girarci da solo. E poi sono quasi sicuro che ci sia una piscina»
«Certo, come ho fatto a non pensarci prima?!» lo canzona lei.
 


Lui le sta parlando del matrimonio quando la limousine si ferma definitivamente. L'uomo dai capelli biondi apre loro la portiera e, quando entrambi si trovano sul viale diretto alla villa, riprende a guidare fino al garage.
Nicholas le spiega che più tardi andranno a cercare la piscina. Ora vuole passare del tempo sui divanetti accanto al ristorante. Abbandona l’idea di accendere un falò dopo il secondo tentativo. Julie non è molto a suo agio. Il vestito le scopre troppo le gambe ogni volta che trova una posizione comoda e Nicholas continua a guardarla divertito.
«Allora, come hai fatto a procurarti una limousine?»
«Ho chiesto. So essere molto persuasivo. E poi, se tutto va come previsto, quando sarà ora di pagare il conto penseranno di aver bevuto più vino del previsto» risponde lui, compiaciuto.
«Se invece lo scoprono?»
Sta per rispondere quando sentono delle risate in lontananza. Joe ed Allie. Nicholas li riconosce quasi subito e, facendo silenzio, guida Julie fino al ristorante. Si nascondono sotto ad un tavolo. La tovaglia arriva fino a terra perciò è un ottimo nascondiglio.
«Scommetto che non hai davvero dimenticato il cellulare» sta dicendo la ragazza.
«E cosa te lo fa credere?»
Poi più nulla ed entrambi si scambiano uno sguardo nervoso. Nicholas reprime una risata e sbatte la testa contro il tavolo. Qualcosa accanto a loro si frantuma e il ragazzo si sporge appena per vedere quale danno ha combinato. Lancia un occhiata verso i divani in cui poco prima si trovavano loro e scorge il fratello e la moglie. Joseph sta guardando dalla sua parte. Per un attimo è convinto che lo abbia visto. Torna sotto al tavolo e aspetta qualche secondo sotto lo sguardo confuso di Julie. Poi sentono delle voci che si fanno sempre più lontane e, quando si sporge di nuovo sono di nuovo soli. Sospira sollevato e si appoggia ad una gamba del tavolo. Julie, che ha sentito le voci allontanarsi, ora sorride.
«Su quei divani non ci torno» sussurra lei, trattenendo una risata.
Sotto al tavolo la luce è inesistente ma nessuno dei due da' segno di voler uscire. Chiacchierano per dei minuti, cambiando spesso posizione, per quanto lo spazio glielo permetta. Julie si sporge appena per poter prendere una bottiglia di spumante simile a quella che hanno fatto cadere. Quando Nicholas lascia che il display del cellulare li illumini, si ritrova a guardare una ragazza con un sorriso furbo sul volto. Si scioglie i capelli, prima legati in una coda, e porta la bottiglia alle labbra. Lui sposta lo sguardo solo quando il display del cellulare torna scuro. Nell'oscurità cerca di prendere lo spumante da Julie che, impreparata, se lo lascia portar via confusa. Lo allontana dalla ragazza, appena fuori dalla tovaglia che ora lascia passare un filo di luce artificiale.
«Non dovresti bere più» sussurra lei
«Non voglio bere»
«Allora dammi la bottiglia»
Passano pochi secondi di silenzio prima che Julie senta la voce di Nicholas, ora più vicina e nitida. «Vieni a prendertela» 
  
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