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Autore: Giuls_BluRose    25/07/2013    2 recensioni
Ambientato dopo il GT
Non sempre tutte le coppie sono rose e fiori e anche la più impensabile potrebbe avere un calo, ma le azioni dei genitori fanno sempre soffrire i propri figli. Videl è gelosa di suo marito e arriva a cacciarlo di casa per poi pentirsene amaramente. Ce la farà la donna a riconquistare il marito, furioso come non mai?
LA DEDICO TUTTA A GOHANXD
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gohan, Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CIAO A TUTTI :D
Questa fic parla sempre di Gohan e Videl (che fantasia!), ma dovranno passare un periodo nero della loro vita. ce la faranno a rimanere insieme?
La dedico a GohanXD, ciao bella, spero ti piaccia, scusa la lunghezza.
UN COMMENTINO ME LO LASCIATE?
Ciao alla prossima :D
Un bacione :*

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Anche la terribile minaccia di Omega Shenron era stata scampata dalla Terra e da quel giorno la pace sembrava finalmente tornata sul pianeta. Goku era partito con il drago Shenron lasciando nel cuore di tutti una profonda tristezza, ma avevano capito che ciò era necessario: o almeno quasi tutti.

Tutto sembrava filare liscio, ma a casa Son l'aria era visibilmente tesa e c'erano gli echi di una tempesta. Da qualche tempo Gohan era distante, sembrava che non gli importasse più della propria famiglia e sul suo viso erano sempre presenti frustrazione ed era più irascibile del solito. La situazione era ulteriormente complicata da una Videl che continuava a tormentarlo per ogni minima azione da lui compiuta: tutto gli risultava molto sospetto e ormai le sue scenate di gelosia erano all'ordine del giorno. Ormai sempre più spesso si ritrovavano a litigare in quanto la consorte lo accusava di tradimento: credeva veramente che il suo amato Gohan stesse frequentando un'altra donna; tornava a casa molto tardi dal lavoro e partecipava a numerose cene da lui dette di “lavoro” ed era già successo un paio di volte che non ritornasse a casa la sera e passasse la notte fuori chissà dove e per giunta con chi. Gohan cercava sempre di rimanere il più calmo possibile per non farsi prendere dal suo istinto Saiyan che gli diceva di scagliarsi contro l'aggressore, non doveva fare del male alla moglie per non complicare ulteriormente le cose, ma ormai gli risultava troppo difficile anche mantenere la calma davanti alle sue scenate.

Anche quel giorno Gohan si era trattenuto più del dovuto fuori casa e questo non fece molto piacere a Videl che stava già gonfiando di rabbia: quando sarebbe tornato a casa gliela avrebbe fatta pagare cara. Nel frattempo decise di passare il giorno con la figlia quasi sedicenne Pan portandola a fare un po' di shopping insieme all'amica diciottenne Bra, ma erano tornate a casa molto tardi e di Gohan neanche l'ombra: la tensione di Videl crebbe ulteriormente e dovette controllarsi per non sbottare davanti alla figlia: sapeva perfettamente quanto volesse bene a suo padre e non le aveva ancora detto nulla al riguardo, ma lei aveva già capito tutto: gli urli che sentiva da camera sua provenienti dal soggiorno erano ben chiari. Pan non voleva prendere le parti di nessun genitore, ma sapeva che il padre non avrebbe mai potuto tradire la moglie in quanto l'amava troppo: ma allora perchè era così distante in quei giorni? Decise alla fine di salire in camera sua per dormire lasciando la madre ad aspettare in cucina il marito. Era più di mezzanotte quando qualcuno aprì la porta di casa e cercando di non fare rumore si stava dirigendo verso il piano superiore ma una figura femminile lo fermò: aveva una faccia stanca ma arrabbiata: questa volta aveva esagerato, se amava la sua famiglia Gohan doveva cambiare regime!

“Ciao Vidy...” Cercò di scamparla lui

“Intanto per te Videl, poi mi spieghi che cosa hai fatto fino ad ora?”

La sua voce era autoritaria, aveva preso dalla suocera, e non ammetteva sgarri.

“Ero a lavoro poi mi sono fermato da un amico”

“Certo e io sono la regina d'Inghilterra: vedi di prendere poco per il culo bello e dimmi la verità”

“Questa è la verità!” Cercava in tutti i modi di non alzare la voce ma gli stava riuscendo veramente difficile

“Ovvio come no. E tu te ne staresti a lavoro fino a tardi e poi scusa dimmi chi è questo tuo amico”

“Non sono affari che ti riguardano tesoro” Il tono di lui era stranamente duro e distaccato

“E certo: adesso vuoi farmi credere che eri con un tuo amico quando invece stavi con una, forza dimmi il nome di quella puttana che le vado a spaccare la faccia con le mie stesse mani!”

Gohan non capiva

“Come sarebbe a dire che stavo con una? Come osi puntarmi il dito contro se non hai alcune prove che mi incriminino?” Si stava veramente arrabbiando adesso.

“Si mi stai tradendo, non c'è altra spiegazione. In questi giorni non mi guardi neppure e sei sempre con la testa su un altro pianeta, allora che è lei? Erasa vero? Ti ha sempre fatto la corte fin dal liceo”

“Stai farneticando”

“No, no: so perfettamente che cosa sto dicendo e non osare darmi della stupida” Fini la frase urlando:

“E ADESSO VEDI DI SPARIRE DALLA MIA VISTA UNA VOLTA PER TUTTE TRADITORE!”

Gohan non ce la fece più a stare calmo e in uno scatto d'ira si scagliò verso la moglie mettendola con le spalle al muro e reggendola a forza in piedi tenendola stretta per i polsi.

“Vedo quanta fiducia riponi in me, intanto non ti permetto di parlarmi a quel tono e poi sarò ben felice di sparire da questa casa per sempre!” Il suo sguardo era freddo e carico di risentimento, lui l'amava e non poteva permettere che dubitasse del suo amore. Anche lui stava ormai urlando, ignorando i gemiti di dolore di Videl, che stava cercando invano di liberarsi dalla potente stretta di Gohan.

Gli urli nel frattempo avevano fatto svegliare Pan che ormai era fin troppo abituata a quelle litigate, ma le parole del padre le fecero gelare il sangue: veramente Gohan voleva andarsene di casa? Sicuramente non glielo avrebbe permesso per nulla al mondo

Sentì sbattere la porta della camera matrimoniale e si affrettò ad andare a vedere che cosa stava succedendo: vide suo padre più furioso che mai che stava mettendo la sua roba in una valigia, ma della madre neppure l'ombra. Sentì le lacrime che le pungevano gli occhi e si scagliò verso il padre nel tentativo di fermarlo dalla sua decisione.

“Papà fermo, non te ne andare!”

L'uomo si voltò verso la figlia e la cinse in un abbraccio

“Mi spiace amore”

Tre parole, tre semplici parole che però fecero tremare la ragazza a tal punto che si dovette sedere sul letto prima che le cedessero le gambe. Assistette impotente alla scena: Gohan aveva finito di fare velocemente la valigia e si apprestava a lasciare la casa scendendo di sotto, lì la ragazza vide la madre che aspettava il marito con la porta spalancata pronta per cacciarlo fuori. Lui non si voltò neppure indietro: abbracciò e baciò Pan e si sbattè violentemente dietro la porta senza neanche rivolgere una parola di saluto alla consorte. La giovane sentì crescere un senso di rabbia e odio profondo nei confronti della madre: come aveva potuto cacciare di casa il tanto amato padre?

Una scarica elettrica le attraversò il corpo e scoppiando in un pianto dirotto scappò in camera sua chiudendo rumorosamente la porta dietro di se. Videl non aveva mai visto la figlia così sconvolta e sentendosi vagamente responsabile si affrettò a raggiungere la camera della figlia, trovandola però chiusa a chiave.

“Pan, posso entrare?”

“Vattene immediatamente!”

“Pan?”

“Fai ritornare papà a casa e io riaprirò la porta!”

Era veramente sconvolta, ma Videl non voleva cedere ai capricci della figlia così usò le maniere forti per aprire la porta della sua camera e dopo molti tentativi ci riuscì: trovò però la camera abbandonata, nella confusione da lei creata non l'aveva sentita uscire dalla finestra, trovò sul letto un post con scritto:

“Non mi cercare, sono da papà, se ne avrò voglia tornerò a casa domani”

Parole dure uscite dal cuore di una sedicenne in preda agli ormoni, non aveva voglia di altri guai per quel giorno e decise di andare a letto sapendo che Pan veramente era andata dal papà. Una volta da sola in quel grande letto matrimoniale però l'avvolse una tremenda sensazione di solitudine, ma strinse i denti convinta che non l'avrebbe mai perdonato e cercò di riposare il più possibile: domani sarebbe andata a lavoro da lui per vedere chi davvero gli stava facendo la corte, le avrebbe sicuramente fatto passare una brutta mezz'oretta.

 

Gohan stava camminando velocemente verso una meta non definita: di tornare dalla madre non ci pensava neanche, ma non poteva certo dormire nel bosco. Era veramente furioso: come poteva Videl sospettare veramente di lui? Si era sempre comportato bene, non le aveva mai fatto mancare nulla, per lei aveva rinunciato a moltissime cose e adesso lei gli rinfacciava di andare a letto con un'altra? Inammissibile per lui, quella volta sapeva che non 'avrebbe perdonata tanto facilmente. Era ancora assorto nei suoi pensieri mentre cercava di far sbollire la rabbia, ma una voce a lui familiare lo riportò alla realtà:

“PAPA' FERMO!”

Lui si girò di scatto e fece appena in tempo a prendere tra le braccia la figlia che piangeva a più non posso.

“Pan? Che ci fai qua, torna dalla mamma.”

“NO, io resto con te!”

La tenacia della figlia alle volte lo turbava un po', ma fu ben felice di vedere che gli voleva bene e che lo aveva seguito, faticò a trattenere un sorriso e rimanere serio.

“Torna a casa ti prego, ti prego...”

Le lacrime della giovane non ebbero però il risultato sperato, infatti Gohan si abbassò al livello della figlia e le parlò in tono molto dolce, ma allo stesso tempo che non permetteva repliche

“Tesoro sai quanto ti voglio bene, ma non posso davvero. Hai visto anche tu che mamma non mi vuole più e io non voglio passare un'altra volta da traditore davanti a lei, so che sei grande e che mi capisci, mi spiace molto per te ma ti verrò a trovare tutti i giorni promesso!”

Anche a Gohan scappò una lacrima e per non farsi vedere piangere davanti a Pan la strinse a se, sentì però che lei gli stava bagnando la camicia con le sue lacrime e faticò molto a trattenersi dal tornare di corsa a casa e far capire alla moglie che lui l'amava e che l'avrebbe amata per sempre.

“Adesso vieni che ti riporto a casa”

Lei non voleva ma Gohan la prese in braccio e volò veloce verso l'abitazione, lei continuava a piangere ma data la grande stanchezza si addormentò tra le forti braccia del padre. Arrivati a destinazione la poggiò delicatamente sul letto chiudendole poi la finestra e dopo si avvicinò alla grande camera matrimoniale, vide che la donna era ancora sveglia così per non farsi vedere uscì dalla finestra del bagno, lasciando però un messaggio con le parole:

“Ti ho riportato Pan, fai in modo che non le manchi nulla o te la vedrai con me. È una promessa. -Gohan”

Lui decise il luogo dove passare la notte: al santuario dedicato a suo padre, era sempre lì che andava e passava ore a pregare per lui, altro che a letto con un'altra come credeva Videl...

 

La mattina seguente Videl si svegliò molto presto e decise di recarsi a lavoro da Gohan per parlare un po' con i suoi colleghi e vedere che cosa sapevano, ma appena lesse il messaggio lasciato da lui le si gelò il sangue nelle vene e si lanciò verso la camera della ragazza: la vide in un angolo a piangere: lei voleva stare con il padre.

“Pan io...”

“Vattene” sibilò lei

Videl scosse la testa e si diresse verso Satan City, una volta arrivata agli uffici dove lavorava il marito si diresse a passo veloce verso la reception

“Sono la moglie di Son Gohan!”

“Buon giorno signora: suo marito ora è in riunione e non può...”

“Non mi interessa di lui, avete visto in lui qualche comportamento strano?”

La donna dall'altra parte del bancone la guardò interdetta poi si decise ad aprire bocca:

“Bhè rimane spesso chiuso da solo nel suo ufficio e qualcuno mi ha detto di averlo sentito piangere e singhiozzare il nome “Goku”, poi ci è rimasto molto male quando è morto in laboratorio un suo caro collega, ma non so se...”

Videl aveva capito cosa era successo: troppo cose in un momento così delicato come quello, suo marito non era bravo ad esternare il dolore e spesso in quei momenti si chiudeva in se stesso, forse era quella la causa.

“Solo questo, non lo ha visto con un'altra donna?”

“Bhè...”

Videl mancò un battito

“Bhè cosa? Parli!”

“Una ragazza nuova ha provato a sedurlo ma abbiamo sentito tutti che le ha urlato di allontanarsi in quanto era già sposato e amava la consorte con tutto se stesso, sa lei è una donna molto fortunata!”

“Già...” sussurrò Videl dandosi mentalmente della stupida

“Grazie arrivederci”

“A lei”

Videl si era resa conto di aver sbagliato completamente i conti, Gohan stava solamente male per tutto quello che era successo e cercava di lasciare fuori la moglie per non fare soffrire anche lei, gentile come sempre. Decise che lo avrebbe aspettato fuori e avrebbe chiarito tutto con lui quel giorno stesso: non poteva passare un'altra sola notte senza lui al suo fianco nel letto matrimoniale.

Passarono le ore e finalmente uscì dall'edificio, Gohan fu subito assalito dalla moglie

“Cosa c'è” Era freddo e distante, la rabbia gli ribolliva negli occhi color della pece

“Dobbiamo parlare, senti io...”

“Non adesso, ci siamo detti tutto ieri sera, non abbiamo altro da aggiungere. Sei stata fin troppo esplicita ieri e anche se non so il motivo che ti abbia portato ad esserlo e va bene, non rimetterò più piede in quella casa: un mio amico mi ha offerto di stare da lui, ma non illuderti: non ti lascerò la piccola così facilmente” Aveva parlato chiaramente, Videl ave a sentito nel suo tono molta rabbia e per la prima volta lui aveva accennato a un possibile divorzio, no lui non era quello di cui si era innamorata anni prima.

“Gohan ma...”

“Ma nulla Videl”

“Ti prego!”

Videl lo guardava supplicante e Gohan alla fine cedette

“E va bene, ma non qua”

Andarono in volo su una collina e Gohan la stava squadrando dall'alto in basso.

“Che vuoi dirmi?”

“Senti ho capito che non mi hai tradito, non volevo parlarti in quel modo ieri sera, ma ero sopraffatta dalla rabbia e non mi sono controllata. A lavoro oggi mi hanno detto che tu sei solo un po' turbato da tutto quello che sta accadendo in questi tempi, mi perdoni? Ti amo e non posso vivere senza di te!”

Gohan la guardava duramente, poi rispose in tono un po' alterato

“Allora non ti fidavi di me e hai avuto bisogno di un giudizio anche da persone che per me sono poco più di semplici colleghi per avere una conferma? Speravo che ti fidassi maggiormente di me, sai che io non ti potrei mai tradirti, ma a quanto pare... Non posso vivere con una persona che dubita di me mi spiace. Andrò da un avvocato per il divorzio, ti do il tempo per procurartene uno buono e valido, salutami Pan e dille che presto verrò a trovarla. Ciao”

Gohan era volato via al massimo della rabbia lasciando Videl a terra che piangeva e sussurrava tra i singhiozzi:

“No, non te ne andare, rimani con me amore.... perdonami, perdonami...”

Ormai era troppo tardi e non poteva più sentirlo: lei non aveva alcuna intenzione di divorziare e prese una decisione: lo avrebbe riconquistato a qualunque costo! Si asciugò le lacrime e pensò al modo migliore per riconquistare il suo cuore: ma certo! Avrebbe organizzato una serata fantastica solamente per loro due e avrebbe fatto di tutto per farsi perdonare. Tornò a casa telefonando a Bulma:

“Ciao!”

“Ehi Videl cosa posso fare per te?”

“Senti mi potresti tenere Pan questa sera? Si tratta di una questione molto importante!”

“Ma certo, e poi è un piacere passare del tempo con lei, Bra sarà sicuramente felice!”

“Grazie mille, non so come ringraziarti”

“Bhè allora fai pace con Gohan?”

“Come fai a saperlo?”

“E' venuto qua poco fa per chiedermi ospitalità, dai non fate soffrire Pan, che tanto sono sempre i figli a rimetterci.”

“Questa sera farò tutto il possibile”

“Brava, ma attenta a non esagerare, Gohan è un Saiyan ti ricordo e quando perde il controllo è un po'.. pericoloso e sai a cosa mi riferisco, vabbè tanto a Pan piacerebbe avere un fratellino, ma io parlo per la tua incolumità”

Videl arrossì dall'altra parte del telefono e ringraziando l'amica andò a dare la notizia alla figlia.

“Pan cara, stasera la passerai da Bra, felice?”

“E perchè? Ti sei già trovata un nuovo fidanzato?”

Il mondo cadde a dosso alla donna, davvero Pan era talmente arrabbiata con lei?

La ragazza non se lo fece ripetere due volte però e preparò in fretta le sue cose sparendo poi in cielo: avrebbe lasciato quella casa più che volentieri.

Videl ne approfittò per chiamare Gohan:

“Che vuoi ancora Videl?” Ancora una volta il suo tono era duro.

“Ehm Pan mi ha detto di dirti che questa sera ti vorrebbe a cena, non ti preoccupare io vado da Bulma e ti lascio casa libera, allora accetti?”

“Si, ma non farti trovare in casa quando arriverò, non voglio che Pan ci veda insieme, per non darle false speranze.”

“M-ma certo!”

Videl stava tremando per quello che le era stato appena detto, allora era serio prima!

Lui riattaccò ancora prima che potesse salutarlo e lei iniziò a preparare la serata: tutto doveva essere impeccabile.

La sera arrivò veloce e alle otto in punto Gohan bussò alla porta della casa e fu molto sorpreso, quanto irritato, quando aprì Videl.

“Ma sei sorda? Che cosa ti avevo detto? Sei sempre la solita, dov'è Pan?”

Nessuna risposta, solo lacrime

“ALLORA RISPONDIMI!”

Gohan la spostò di forza dalla porta ed entrò in casa

“Ehi Pan? Dove sei , sono io papà!”

Niente, solo silenzio, lei lo aveva ingannato

“Ma che giochi sono mai questi, dov'è Pan?”

“Non c'è”

“Ah si e ti spiacerebbe dirmi il motivo Videl?” Era visibilmente innervosito dal suo giochetto e si stava trattenendo.

“Da Bra, senti noi dobbiamo parlare...”

Gohan non ci vide più e trascinò la moglie in casa sbattendosi dietro la porta, poi la mise al muro del salotto con aria minacciosa

“Che diamine vuoi ancora?”

Videl non ce la faceva più, non voleva vedere il marito in quelle condizioni così senza tanti problemi si avvicinò a lui baciandogli le labbra, ma lui non rispondeva al bacio e se la staccò di dosso con ferocia

“Ma che ti prende, non fare certe scenate!” Gohan era furioso, non solo si era presa gioco di lui ma adesso voleva anche fare la vittima della situazione

“Senti è meglio che io me ne vada via, non voglio rimanere un minuto di più in questa casa e tu smettila di piangere facendo tanto la santarellina, sei tu quella che ha causato tutto questo!”

Un urlo, aveva finito la frase urlando ma nei suoi occhi si vedevano chiaramente delle lacrime che lui cercava di tenersi dentro. Fece per andarsene di casa ma Videl lo fermò attaccandosi alla sua camicia.

“Ma che ca..”

“Fermati Gohan!”

I suoi occhi erano imploranti e ormai non riusciva più a stare calma davanti a lui, si strinse a Gohan con tutta la sua forza bagnandogli di lacrime la camicia bianca e singhiozzando forte. Lui non voleva cedere alle sue implorazioni fece per staccarsela nuovamente ma qualcosa dentro di lui gli impose di fermarsi.

“Videl per favore...”

“Ma cosa!”

“Finiscila di piangere”

“Non ce la faccio, non te ne andare!”

“E va bene, ma tu smettila”

Videl si sentì riavere un poco e si calmò staccandosi dalla camicia di lui ormai fradicia sul petto.

“Ti va se mangiamo qualcosa?”

“Ok”

Il tono di voce di Gohan si era calmato un po' e si era seduto sul divano per mangiare.

“Senti.. io non ce la faccio a vederti in questo stato, non ti arrabbiare so perfettamente che ho sbagliato e non avrei dovuto dubitare di te, ma ero sconvolta e le parole mi sono uscite di bocca, non volevo davvero...”

Gohan inspirò profondamente: avrebbe voluto credere a Videl ma in quel momento l'orgoglio Saiyan veniva fuori impedendogli di farlo. Nessuna risposta uscì dalla bocca del marito, così lei scoppiò in un pianto dirotto.

“Basta, io me ne vado, ciao Videl” Lui fede per alzarsi dal divano ma lei gli si era piazzata davanti

“Tu non vai da nessuna parte”

“Ah si e tu me lo impediresti?” Il tono di Gohan si era fatto nuovamente minaccioso

“Si”

“E come? Sentiamo un po'...”

Videl era paralizzata davanti a lui ed era incapace di dire una parola, così Gohan si alzò spostandola di forza per andare alla porta, riuscì ad uscire ma Videl si scagliò contro di lui facendoli cadere a terra entrambi per poi finire a ruzzoli in un fiumiciattolo poco distante. Entrambi erano fradici e Videl non se voleva sapere di lasciare il suo amato Gohan, si era attaccata alle sue spalle con tutta la sua forza e piangeva sulla sua guancia.

Gohan aveva battuto la testa in un sasso in quella caduta e sanguinava abbondantemente colorando l'acqua circostante di un rosso intenso, Videl se ne accorse e pianse ancora più forte.

“Oddio scusa, scusa, vieni che ti curo”

“Allontanati, faccio da solo, accidenti a ….”

Non fece in tempo a finire la frase, svenne, Videl lo portò subito a casa e lo medicò come meglio poteva: accidenti a se e al suo stupido istinto. Così, addormentato, Gohan sembrava veramente un angelo e Videl non riuscì a trattenersi: lo baciò appassionatamente mentre le sue lacrime bagnavano le guance di lui. Gohan a quel contatto aprì gli occhi, ma questa volta non si mosse, godendosi quelle labbra così morbide e setose, si l'amava con tutto se stesso e si era reso conto di essere pienamente ricambiato: non avrebbe mai fatto tutto quello Videl se non fosse stata profondamente pentita. Calde lacrime iniziarono a scendere anche dai suoi occhi e istintivamente strinse a se Videl ricambiando il bacio, lei non se lo aspettava ma ne era felice.

“G-Gohan ti sei svegliato.... scusa io non vo..”

Non finì la frase: lui l'aveva fatta stendere accanto a se e aveva ripreso il contatto con le sue labbra baciandola ancora più ardentemente e stringendola a se.

“Ti amo, sono stato uno stupido perdonami”

“No perdonami tu amore”

Gohan sorrise e in poco tempo Videl fu sopraffatta dal possente corpo di lui, fremente dalla voglia di fare l'amore con lei, le tolse velocemente il vestito che aveva addosso e lei gli sbottonò la camicia e i pantaloni. Poco dopo entrambi erano nudi pronti ad amarsi come un tempo, ci volle poco: Gohan continuando a baciarla con passione la fece sua facendola gemere di piacere. Fu una notte lunga e passionale, dove entrambi si riappacificarono una volta per tutte.

“Ti amo” disse lui alla fine

“Io di più”

 

La mattina seguente andarono alla Capsule Corporation per riprendere la figlia e lei si accorse che era successo qualcosa

“Mamma? Papà?”

“Si siamo noi perchè? Non vuoi tornare a casa con noi?” Gohan alle volte era talmente ingenuo

“Con voi? Non ditemi che avete fatto pace!”

“E già..” Sorride la donna mentre abbracciava la figlia

Pan rise di gioia e abbracciò entrambi i genitori, Bulma invece li salutò facendogli l'occhiolino

“Papà perchè hai quella fascia in testa?”

“Lunga storia tesoro...”

 

 

Una settimana dopo: tutto andava per il meglio, Gohan e Videl erano più affiatati che mai e non avevano più litigato. Erano tutti e tre insieme a pranzo quando Videl si avvicinò all'orecchio del marito sussurrandogli:

“Le dovremmo dire che le nascerà un fratellino o una sorellina?”

Gohan sorrise e le rispose

“Non ancora..”

I due risero e si baciarono nuovamente davanti agli occhi esterrefatti di Pan.

   
 
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