Quindici
anni. Sono passati quindici
anni da quando è iniziata la ricostruzione del distretto e
ora è finita.
Ieri
si è tenuta l’inaugurazione del nuovo
Palazzo di Giustizia. Non saprei dire
perché sia stato ricostruito per ultimo; forse la gente
sperava che il tempo
facesse dimenticare qualcosa di tutto ciò che ha
rappresentato quel posto per i
poveri abitanti, per poterlo rifabbricare con un po’
più di pace nel cuore.
Peeta ha sentito dire che adesso sarà un edificio nel quale
verranno
organizzate addirittura mostre, verranno tenuti corsi per spiegare ai
più
anziani come utilizzare i nuovi mezzi di comunicazione,
ospiterà le feste del
distretto in inverno se il tempo sarà troppo avverso.
Peeta
è mio marito adesso. Ci sposammo
dopo non molto tempo dalla fine di tutto, in un giorno soleggiato di
fine
aprile, non appena fu ricostruito il panificio dei Mellark; fu
lì che tostammo
il pane e lo condividemmo con i pochi presenti.
Sono
stata io a volerlo sposare quanto
prima, lui avrebbe aspettato che mia madre fosse emotivamente
più forte per
tornare nel nostro distretto, ma io sapevo che non sarebbe mai accaduto
e che
l’unica certezza che avevo in quel mondo fatto a pezzi era
Peeta. E volevo che
fosse sempre lui. Da subito.
Sono
rinata da quando è tornato da me.
Ho conosciuto la salvezza e l’ho sperimentata, ho ricostruito
la mia vita da
zero, sono cresciuta un’altra volta. Ed è successo
piano, perché Peeta non ha mai
fretta con me, mi spiega come lui abbia fiducia nel futuro che abbiamo
davanti
ma non mi forza a cambiare idea sulla mia visione della vita; fatto sta che giorno per
giorno la vecchia
Katniss è cambiata ed è diventata una persona
diversa che quasi vede il mondo come
un posto più vicino al paradiso che all’inferno,
adesso.
Peeta
rientra tardi dal panificio
quella sera, ma è così felice che senza nemmeno
togliersi la giacca, corre
verso di me e mi dà un bacio afferrandomi il viso fra le
mani.
-
A
cosa dobbiamo questo entusiasmo? – chiedo. E sorrido anche io
perché lui è
contagioso.
-
Signora
Mellark, la informo che il sindaco ha commissionato al nostro panificio
la
fornitura di pane per la pausa pranzo degli impiegati nel nuovo Palazzo
di
Giustizia! Quindi è richiesta la sua presenza più
spesso in forno per dare una
mano!
-
Peeta,
io vengo già in panificio tutte le mattine a dare una
mano…
-
Si
beh, era una scusa per averi fra i piedi più spesso, un
povero marito
innamorato non può resistere interi pomeriggi senza vedere
la moglie! – e apre
le braccia come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
Quando
il suo volto si apre in quei
bellissimi sorrisi, i suoi occhi brillano come se il sole si
riflettesse sul
mare. Li guardo da così tanto tempo ormai e li conosco
così bene che potrei
capire cosa pensa solo guardandolo. Quell’azzurro luminoso,
comunicativo, mi
trasmette sempre un senso di tranquillità.
-
Dovranno
avere i tuoi occhi. – le parole escono dalla mia bocca senza
passare dal
cervello, per la prima volta.
-
Cosa?
– lui cambia espressione e non capisce. Mi guarda stranito.
-
I
nostri figli, dovranno avere i tuoi occhi.
La
sua espressione cambia velocemente,
passa dall’incredulità alla gioia mentre realizza
il significato delle mie
parole.
Alla
fine mi prende per la vita e mi
solleva da terra, mi fa girare una volta, due volte.
Quando
mi rimette a terra prende di nuovo
il mio viso tra le mani.
-
Voglio
provarci Peeta. – e sto quasi per piangere. Perché
mi rendo conto che è una
cosa che voglio davvero, voglio donargli tutto ciò che
posso. Perché se il mio
mondo è quasi il paradiso adesso, è grazie a
Peeta.
-
Ci
proveremo, insieme. – un bacio, due, tre...
It's better
than I ever even knew
They say that the world was built for two
Only worth living if somebody is loving you
Note:
spero di non essere andata fuori
canon con Katniss. Credo che sia molto difficile scrivere di lei,
l’abbiamo
conosciuta sempre molto dura, ma credo (e spero per lei!) che si sia
ammorbidita giusto un pochino negli anni.
La canzone sul finale è
“Video
Games” di Lana del Ray, che ha ispirato questa fan fiction.
Se
siete arrivati fin qui vuol dire
che avete comunque avuto il coraggio di terminare la lettura di questo
breve
flash, e vi chiedo quindi di farmi sapere cosa ne pensate!