1.1
 

« Ash, muovi il culo e scendi!  » urlai dalla cucina mentre divoravo il mio toast.
Le lezioni sarebbero cominciate tra dieci minuti, e se quell'idiota del mio migliore amico non si sarebbe sbrigato sarei arrivata tardi.
Non che mi interessi se lui arriva in ritardo, ormai non è più una novità.
Sarebbe una soddisfazione abbandonarlo per raggiungere la scuola da sola, se non fosse per il fatto che la scuola è abbastanza lontana e l'unico disposto a darmi un passaggio è lui.
« Se non scendi entro cinque secondi prendo le chiavi della tua macchina e ci vado da sola a scuola » urlai sbuffando.
Salii al piano di sopra, più infuriata che mai, ed entrai nella camera di Michael.
Ma di Ashton non c'era nemmeno una traccia.
Raggiunsi il bagno e aprii la porta con un calcio, vuoto.
Dove diavolo si era cacciato?
Non potevo stare ad uno dei suoi tanti scherzi e arrivare in ritardo per colpa sua.
Così presi il telefono, raggiunsi la mia camera e digitai il numero di Corinne: la mia migliore amica.
Mentre aspettavo che rispondesse qualcuno mi pizzicò i fianchi urlando e saltai all'indietro facendo volare il mio telefono.
Il risultato?
Il vetro del mio telefono si ruppe, io caddi per terra, mentre Ash era piegato in due dalle risate.
« Scappa finchè sei in tempo » dissi a denti stretti diventando rossa dalla rabbia.
« Sto morendo dalla paura piccola Eveline » disse facendo una delle sue solite faccie idiote.
Mi alzai di scatto correndo verso di lui, pensava volessi fargli del male.
Invece mi avvicinai a lui allargando le braccia per fargli capire che volevo un suo abbraccio.
Mi guardò con aria interrogativa fissandomi dalla testa ai piedi, sapeva che avevo un piano.
« Non abbracci nemmeno la tua migliore amica?  » domandai sporgendo il labbro inferiore come una bambina.
« So che vuoi vendicarti » rispose con aria ovvia.
Chiusi le braccia per poi incrociarle al petto con aria offesa e mi avvicinai alla porta per uscire.
« Sapevo che volevi vendicarti, ma non ci sei riuscita. Non puoi fregare uno come me » continuò vittorioso prima di sfoggiare il suo meraviglioso sorriso.
Se c'era una cosa che ho sempre amato di Ash è il suo sorriso, con quelle adorabili fossette che si formavano ai lati.
Corsi fuori dalla camera trascinando con me la mia tracolla, raggiunsi il vialetto fuori casa e presi delle chiavi dalla tasca dei miei jeans.
Ma quelle non erano semplici chiavi, erano le chiavi di Ashton.
Non si era nemmeno accorto che erano finite per terra mentre rideva della mia caduta.
Le guardai vittoriosa ed entrai in macchina per poi metterla in moto.
Avevo guidato una macchina, si e no, tre volte. 
Ash ha sempre cercato di spiegarmi come si guidasse, anche se fu tutto un fallimento.
Ma il tempo passato con lui non è mai perso.
Lo conosco da quando avevo sei anni, lo paragonai all'allenatore di pokemon ed essendo tutti e due appassionati di questo gioco, cominciammo a passare molto più tempo insieme.
La maggior parte delle volte passa la notte qui, e i suoi non sono contrari..anzi, sono convinti che io e lui abbiamo una relazione segreta.
E ad essere sincera per un periodo ho avuto una cotta per lui, ma quando glielo dissi si allontanò da me, così fui costretta ad inventarmi una scusa dicendo che ero stata costretta a dirlo per una scommessa.
Lui e Michael sono molto amici, hanno anche formato una band insieme ad altri due ragazzi: Luke, il fratello della mia migliore amica e Calum, il migliore amico di Luke.
Si fanno chiamare i '5 seconds of summer'.
I miei pensieri furono interrotti da qualcuno che continuava a bussare sul finestrino.
« Scendi dalla macchina, sai che con te alla guida potrebbe fare una brutta fine » disse con uno sguardo implorante.
Ci teneva davvero tanto alla sua macchina.
Gli feci la linguaccia ridendo e senza farlo apposta feci retromarcia.
Entrai nel panico non sapendo che fare, mentre la macchina stava per schiantarsi contro un albero.
Prima che questo accadesse Ash riuscì ad aprire lo sportello e a fermarla in tempo.
Buttai un sospiro di sollievo ed uscii dalla macchina per poi accomodarmi nel posto accanto.
Ash, ancora sconvolto, entrò senza fiatare e mise in moto la macchina.
Dopo dieci minuti di strada arrivammo a scuola e per tutto il tragitto nessuno osò aprire bocca.
« Scusa non volevo  » dicemmo contemporaneamente.
« Scusa per il telefono » disse Ash grattandosi la testa imbarazzato.
« E tu scusami per aver quasi 'distrutto' la tua auto rischiando la mia vita» dissi sorridendo divertita.
« Povera macchina » disse guardandomi.
« La tua macchina è più importante di me? » domandai tirandogli un pugno sul braccio.
Vedendo che non dava nessun tipo di risposta, perchè era impegnato a ridere, uscii dalla macchina ed entrai a scuola, infuriata.
Stavo per entrare in classe quando qualcuno mi si buttò addosso abbracciandomi.
Strinsi le mie braccia intorno al corpo di Ash poggiando la testa sul suo petto.
Passavamo la maggior parte del tempo a 'litigare', anche se per scherzo molte volte, ma non potevo negare che lui era uno dei ragazzi più dolci che ci potessero essere.
« Dai Ash, ho lezione » sussurrai cercando spostarlo.
« E se restassimo così per tutta l'ora? » mi sussurrò accarezzandomi i capelli.
« Eveline! » urlò una voce femminile.
E chi se non quella pazza della mia migliore amica?
« Corinne! » urlai spostandomi da Ash per abbracciare la mia migliore amica.
« Che altro ha fatto quell'imbecille di Ashton per farti saltare la prima ora? » mi domandò divertita.
« Ti dico solo che in tutto quel che è successo ci ha rimesso il mio telefono » le risposi.
« E' sempre il solito » disse battendosi una mano sulla fronte.
« Vedete che sono qui » ci informò Ash sbracciandosi.
« Ciao Ashton » disse indifferente Corinne. 
« Io vado in classe » continuò cercando di avere la nostra attenzione.
« Va bene » rispose Corinne con lo stesso tono indifferente di prima, mentre io ridevo sotto i baffi.
Ash si girò deluso e si allontanò tenendo la testa bassa. Ormai erano normali queste discussioni fra Ash e Corinne, non hanno mai mostrato tanta simpatia l'uno per l'altra, ma so che in fondo si voglio bene.
Corsi verso Ash e lo fermai da un braccio.
« Ci vediamo in mensa » dissi lasciandogli un bacio sulla guancia per poi raggiungere la mia migliore amica.
Le ore di lezione, come al solito, sembravano non finire mai. Soprattutto quelle di biologia, le più noiose.
L'intervallo lo passai con Corinne, Ash, mio fratello e gli altri due, come eravamo soliti a fare.
Mi fecero una valanga di domande sul perchè fossimo arrivati in ritardo, e mio fratello, sapendo che ormai arrivavo in ritardo per colpa sua, preferiva andare a scuola con l'autobus. Come biasimarlo, mi chiedo perchè non seguo il suo esempio.
La maggior parte delle volte le ore di Luke e Calum combaciavano con le mie e quelle di Corinne, e passare le ore di lezione con loro era un vero spasso, non ci si annoiava mai.
Mentre Ash e Michael erano un anno più avanti.
Non potevo di certo dire che la mia era una vita noiosa: il divertimento non mancava mai, gli amici non mi mancano.
Ma diciamo che non ho una propria e vera famiglia dato che siamo solo io e Michael.
I miei sono sempre in viaggio, mai una loro chiamata per sapere, tornano a casa una volta ogni due mesi e ripartono il giorno successivo, lasciandomi distrutta come sempre.


Spazio Autrice

Sciao gente, questa è la mia seconda ff.
In realtà l'altra è incompleta, ma visto che sono poche le persone che scrivono ff sui 5sos ho pensato di scriverne una io.
Fatemi sapere che ne pensate.
Un bacio, Rachele.

twitter - @zainsrauhl
Se mi seguite chiedetemi il follow back e ricambio.