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Autore: Sery_2000    26/07/2013    1 recensioni
"Perché mi ero innamorata di te?
Perché non sarei mai riuscita a dimenticarti?
Perché dovevi essere proprio tu la causa di ogni mia lacrima, di ogni mia risata, di ogni mio sorriso?"
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan | Coppie: Duncan/Courtney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Quella notte fu più buia del solito.
 
Volsi lo sguardo alle stelle che nell'oscurità parevano piccoli diamanti; riconobbi la costellazione del piccolo carro e con il dito indice la percorsi fino a raggiungere la Stella Polare, che, radiosa e luminosa, risplendeva alta nel cielo.
Mi chiesi se anche tu in quel momento stessi fissando il firmamento con aria sognante.
Mi domandai se anche nella tua mente scorrevano ricordi di noi due assieme.
Sospirai ingenua: tu non avresti mai provato l'amore che io nutrivo nei tuoi confronti.
Perché mi ero innamorata di te?
Perché non sarei mai riuscita a dimenticarti?
Perché dovevi essere proprio tu la causa di ogni mia lacrima, di ogni mia risata, di ogni mio sorriso?
Ti avevo donato tutto, avevo sacrificato una stagione del reality a cercare di renderti felice.
E tu che avevi fatto per me? Niente.
Mi avevi consolato quando ero triste, avevi riso con me quando ero felice e mi avevi trattato come una principessa quando ti dimostravo di essere ancora un po bambina. Per mesi la nostra storia è andata avanti, per molto tempo il mio cuore batté solo per te... Ma tutto ha una fine. Persino il nostro amore. Io non ho mai smesso di amarti, sapevo che nel profondo della mia anima io ti desideravo ancora, una parte di te oramai si era stabilita nel mio spirito, e non aveva alcuna intenzione di lasciarmi.
Stavo male: ad ogni respiro il dolore che avevo nel petto aumentava. Ho mai pianto per te?
Certamente. Passavo le notti a riempire il mio cuscino di lacrime amare, i miei occhi continuavo a buttare fuori quelle piccole gocce d'acqua che parevano essere infinite.
Mi sentivo sola anche in mezzo agli amici, che sembravano non accorgersi della malinconia che ormai aveva invaso la mia vita, quella tristezza e quel dolore che l'avrebbe accompagnata per sempre. Non ero più parte di questo mondo; ciò che rimaneva di me erano poco più che macerie lasciate a marcire nei mesi. Resti che a lui non sarebbero mai interessati.
Perché a lui, io, importavo ben poco.
Spensi il computer e mi alzai stiracchiandomi la schiena e scrocchiandomi le dita: un'altra serata stava per concludersi.
Vidi i miei rientrare in casa dopo aver fatto la loro solita passeggiata notturna nel nostro giardino, li salutai con un sorriso e dissi loro che ero stanca. Si scambiarono uno sguardo che non riuscii a capire e mi risposero che potevo andare a dormire.
Annuii e mi diressi verso il bagno, dove mi attendeva una doccia calda.
Mi tolsi le scarpe, mi spogliai e mi legai i capelli castani con un laccio blu. Aprii l'acqua e la lasciai scorrere per due minuti, giusto il tempo per renderla calda.
Prima di entrare e di esporre la mia pelle al getto cristallino guardai il mio volto allo specchio: i miei occhi neri non lasciavano trasparire la minima espressione e il mio sorriso finto nascondeva perfettamente i miei pensieri suicidi. Entrai nella doccia e mi lavai.
Dopo pochi minuti ero già fuori dal bagno pulita e profumata.
Salii le scale arrivando a camera mia, dove mi buttai a peso morto sul letto. Rimasi in quella posizione per un po, ascoltando il silenzio della notte.
I miei dormivano e io ero l'unica di tutta la mia via ad essere sveglia a mezzanotte in punto.
Quella sera non riuscii a prendere sonno, continuavo a girarmi da una parte all'altra del letto alla ricerca della zona fredda del materasso. Eravamo a fine luglio, e l'atmosfera era calda.
Dopo l'ennesimo tentativo di addormentarmi fallito mi alzai dal letto e mi diressi verso la finestra. La aprii cercando di non svegliare i miei e mi sedetti sul bordo.
Se qualcuno mi avesse visto li sopra avrebbe pensato che stessi tentando di uccidermi.
Cosa che in fondo sarei stata in grado di fare.
Pensai che in fondo non sarei mancata a nessuno... Che cosa avevo da perdere?
Guardai in basso e vidi il cespuglio di rose rosse come il sangue nel recinto di metallo: le sue punte erano appuntite, luccicanti sotto le luci dei lampioni.
Sorrisi per la prima volta dopo mesi all'idea di buttarmi giù dalla finestra e di farla finita: tutto il dolore che provavo sarebbe finito nel giro di pochi minuti.
Il mio corpo morto sarebbe rimasto li fino al mattino, quando mi avrebbe trovato mia madre prima di entrare nella sua macchina e guidare fino al comune.
Mia madre era il sindaco della nostra città: chissà su quanti giornali sarebbe apparso il mio volto dopo la mia morte.
“La figlia del sindaco è morta per suicidio, Courtney Smith resterà sempre nei nostri cuori”
Oh, come suonava bene!
Tremai all'idea che tutti quei miei pensieri potessero realizzarsi: il mio corpo che precipitava dal terzo piano della casa, io che in fin di vita guardavo il mio sangue scorrere e inondare tutto il giardino, sentire il battito del mio cuore rallentare poco a poco... Fino a cessare del tutto.
La mia morte equivaleva alla fine mio dolore, della solitudine, della tristezza e della malinconia che provavo a causa sua... Io l'ho amato come non lo amerà nessun altra.
Adesso scommetto che starà facendo un giro in moto con la sua nuova ragazza.
Rialzai lo sguardo che avevo tenuto fisso alla siepe fino a quel momento e vidi l'immagine nella mia testa realizzarsi.
Lui e quella ruba-ragazzi stavano passeggiando lungo la strada, mano nella mano.
Ridevano, si sorridevano a vicenda e gesticolavano i loro discorsi.
Non ce la feci.
La gelosia era troppa.
Il mio cuore iniziò a battere all'impazzata, il sangue che pulsava nelle vene divenne caldo, i miei occhi divennero lucidi e le mie dita si strinsero in un pugno.
Mi alzai sul bordo della veranda: ora ero in piedi.
Le spine delle rose erano pronte a pungermi, come le estremità del recinto erano pronte a trapassarsi il petto.
Guardai il mio amore un'ultima volta con le lacrime agli occhi.
Urlai il suo nome ma il risultato fu poco più che un sussurro. Un richiamo nel buio della notte.
Vidi il suo volto volgersi a me.
Mi aveva sentito.
Scoppiai a piangere quando incrociammo i nostri sguardi. Era il momento.
Socchiusi gli occhi e feci un passo in avanti.
Sentii chiamare il mio nome, ma ormai era troppo tardi: sarei morta.
Un ultimo passo, Courtney... Un altro passo e lui sarò poco più che un ricordo...
Mi porsi in avanti e smisi di sentire il pavimento sotto i miei piedi.
Stavo cadendo.
Sarei morta.
Davanti a lui.
Eccomi qua a terra.
Vedo la pozza di sangue ingrandirsi da sotto il mio corpo. Le punte di metallo mi hanno colpito in pieno il cuore.
Il respiro si affatica, cerco aria sporgendo in alto il viso ma niente: sto per morire.
Giro il volto: sei qui.
Piangi e mi stringi la mano. Non servirà a nulla urlare il mio nome.
Dietro di te vedo Gwen col cellulare in mano. I soccorsi non arriveranno in tempo, amica mia.
Passano i secondi e pian piano sto perdendo il controllo sul mio corpo.
Non vedo e non sento nulla...
Ma posso ancora parlare.
Con le poche forze che mi sono rimaste avvicino il mio viso al tuo, tu mi aiuti sorreggendomi per la schiena piena di sangue.
Apro la bocca e cerco di scandire bene le parole...
Non posso lasciarmi sfuggire questa mia ultima possibilità.
Ora o mai più...
“Ti amo, Duncan... Hai dato un senso alla mia vita... E anche alla mia morte...”mormoro piangendo.
“Courtney... No... Non lasciami...” sussurri te stringendomi a te.
E' troppo tardi per tornare indietro. Oramai è fatta.
Sono morta.
E con me anche il mio dolore.
Ti amo Duncan, ti amerò per sempre.
Veglierò su di te nonostante tutto il dolore che mi hai fatto provare.
Nonostante tutto,
io ti amo.

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Allora, gente... Mi auguro di essere riuscita nel mio intento di commuovervi (?).
Spero che nessuno di voi sia stato male durante la lettura, non vorrei vedere altri morti (ce né già stata una nella storia!)...
Spero di non aver fatto troppi errori, in tal caso fate finta di non averli mai visti. :3 
Con questo chiudo.
Baci e alla prossima storia strappa-lacrime (?) :'D

-Sery la novellina 


 
  
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