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Autore: LORIGETA    05/02/2008    24 recensioni
Povero Goten XD GUAI in vista!
“Perché quella signora aveva le tettine fuori?” Domandò Bra ingenuamente facendogli cambiare colore, ora le sue guance pareva dovessero prendere fuoco, erano rosse come un pomodoro maturo.
“Eh, eh…alla faccia delle tettine!” Tartagliò e deglutì dall’imbarazzo, adesso cosa poteva risponderle?
Non voleva turbarla, oltre al fratello c’era anche un altro familiare che gli incuteva timore, gli venne la pelle d’oca immaginando la faccia di Vegeta.
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bra, Goten, Trunks, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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baby sitter

Baby -sitter

 

La scintilla era scoccata al solito bar, ritrovo abituale degli studenti dell’Orange School dopo le lezioni.
Trunks attendeva paziente, in coda, dietro a tutta quella lunga fila che tentava di farsi strada verso il bancone, e l’aveva vista.
Alyn aveva fatto perdere la ragione a quasi tutti i ragazzi del liceo:bellissima con i suoi occhi azzurri e i capelli biondo platino, ma irraggiungibile tanto era altezzosa.
Ogni volta che qualcuno la incontrava, non poteva fare a meno di guardarla e anche il saiyan era rimasto folgorato da tanta bellezza.
“Scusate.” disse e spintonò un paio di persone, dando loro qualche gomitata per raggiungere la ragazza in questione e sorridere come un ebete.
Lei non disse una parola, ma il suo viso si illuminò alla vista del più ricco e desiderato rampollo della capitale.
“Ciao.” pur essendo piuttosto timido, Trunks cercò di farsi coraggio: da troppo tempo desiderava uscire con lei.
“Ciao.” rispose lei e, voltandosi verso l’amica trattenne una risata.
“E’ carino vero?” le chiese sottovoce e l’altra ridacchiò a sua volta, iniziando a lanciargli occhiate ammaliatrici.
“Posso offrirti qualcosa da bere?” domandò lui rivolgendosi alla bionda.
L’occasione per allacciare un discorso era favorevole e la ragazza non sembrava dispiaciuta.
“Se proprio insisti.” disse ad alta voce mordicchiandosi un’unghia.
“Un panino e una coca, grazie.” ordinò tutto d’un fiato al barista.
Fu così che si sedettero ad un tavolino e rimasero a chiacchierare per parecchio tempo, ridendo e scherzando, e alla fine Trunks riuscì a strapparle il sospirato appuntamento.
“Ci vediamo alle 20.30, ti passo a prendere.” le disse cercando di nascondere la propria emozione, ma il cuore gli batteva a mille.
Camminava a grandi passi verso casa, con occhi sognanti, forse stavolta si era davvero innamorato.
In poco tempo arrivò alla Capsule Corporation e, varcato il cancello, percorse il vialetto fino al portone; bastò un giro di chiavi e si ritrovò in soggiorno.
“Mamma sono a casa.” il mezzosangue gettò lo zaino sul pavimento e, con un rapido movimento, fece scendere la cerniera della giacca che sfilò per lanciarla sul divano.
Una voce squillante lo raggiunse e lo fece sobbalzare, Bulma stava canticchiando una canzone.   
Incuriosito da quella inaspettata manifestazione di allegria, il ragazzo si diresse verso la cucina e, con prudenza, si affacciò sulla soglia. 
“Eccoti. Vieni, ho preparato il tuo piatto preferito.” la scienziata stava mescolando la pietanza che cuoceva sul fornello, sopra ad una fiamma esagerata.
“Non crederai alle tue orecchie: è meglio che ti siedi, caro.” continuò, ignorando il forte odore di bruciato che cominciava ad invadere l’aria.
“Scusa mamma, ma penso che saluterò pasto oggi; guarda un po’ che fumo…” i due si guardarono e scoppiarono a ridere.
“Che sbadata! Ti preparo qualcos’altro.” disse scusandosi, era palese che avesse la mente altrove.
“Tranquilla, ho già fatto uno spuntino, ma dimmi piuttosto, che succede?” sembrava eccitatissima, aveva slacciato il grembiule e si era seduta sulla sedia accanto a lui sospirando.
“Ricordi il convegno di tecnologia? Quello dove presenterò il mio nuovo progetto?”
Lui assentì e sorrise in modo incoraggiante: era sicuro che avrebbe riscosso le ovazioni di tutti i colleghi.
“Certo. Me ne hai parlato parecchio tempo fa, ma ricordo perfettamente.”
Tutta felice, la donna si mise a ridacchiare.
“Ti senti bene?” chiese il figlio, stupito da quello strano comportamento.
“Sì, mai stata meglio e mi divertirò ad osservare la faccia di tuo padre in mezzo a quei seriosi dottoroni.” disse, poi d’un fiato svuotò un bicchiere d’acqua fresca.  
“Vuoi farmi credere che papà viene al congresso?” domandò il ragazzo, spalancando gli occhi e lei lo guardò divertita. 
“Non è fantastico? Non so dirti come ci sono riuscita, però mi ha dato la sua parola.” proferì con orgoglio. 
Senza dubbio aveva sfoderato qualche atteggiamento provocante per farlo capitolare; di solito non riusciva a negarle niente durante i loro momenti intimi.
“A quando l’evento?” chiese Trunks scrollando il capo.
“Stasera, hanno anticipato di qualche giorno.”
Il figlio impallidì e gli parve di essere vittima di un attacco di cuore.
“Stasera?” ripeté sperando di aver capito male; sfortunatamente la donna confermò quanto egli temeva.
“Non avrai degli impegni, spero. Volevo giusto chiederti di badare a Bra.”
Lui deglutì ed ebbe la sensazione che il soffitto gli crollasse sulle spalle; balbettò prima di risponderle.
“Ecco, io-io…” era piombato nella più cupa delle disperazioni, pensando che avrebbe dovuto rinunciare all’incontro con Alys.
“Ci sono problemi? si informò cautamente la scienziata, notando il cambiamento d’umore del ragazzo.
Il giovane fece un cenno di diniego con il capo; non avrebbe mai potuto deluderla, sapendo quanto ci tenesse.
“No, va tutto bene. D’accordo rimango io con mia sorella.”
In effetti non aveva alternative, considerato che i nonni, proprio il giorno prima, erano partiti per una lunga vacanza
“Sei adorabile. Per un attimo ho temuto che avessi già un impegno.” ammise sollevata.
Desiderava con tutta se stessa farsi accompagnare da Vegeta, poiché sarebbe stato difficile persuaderlo per un'altra occasione.   
Era stata una dura battaglia strappargli quel consenso e per niente al mondo vi avrebbe rinunciato.
Ci fu un momento di silenzio, poi con una scusa, Trunks si dileguò e salì in fretta e furia l’ampia scalinata, quindi entrò nella propria stanza e chiuse la porta a chiave.
“Accidenti!Non ci voleva!Come faccio? Alys ci rimarrà molto male.”  affranto si guardò allo specchio e fu illuminato da un lampo di genio.  
Forse c’era ancora una speranza di salvare il suo appuntamento, anche se la sola idea lo fece inorridire.   
Goten, ecco la soluzione! Si domandò se l’amico d’infanzia sarebbe stato in grado di sopravvivere alle marachelle della vivace sorellina, ma forse sarebbe stato meglio smetterla di illudersi: come avrebbe fatto a convincerlo?

 
*********

In quello stesso momento il giovane Son sedeva a tavola di fronte al padre: Chichi sapeva egregiamente soddisfare il loro insaziabile appetito.
“Che buona questa pancetta, poi se la arrotoli sul pane è ancora meglio.” in un sol boccone Goku fece sparire la fetta dentro la sua bocca.
“Mmh, hai ragione.” il ragazzo fece altrettanto, masticò appena e deglutì, quando il suono del telefono interruppe quel sublime momento.
“Vado io.” disse il giovane animandosi di gioia, fece qualche passo e, allungando una mano verso il mobiletto di legno scuro, afferrò il ricevitore.
“Si passò le dita fra le ciocche, credendo di sentire la voce della sua ragazza,
“Sono io, ciao.” gli ci volle qualche momento per riprendesi dalla delusione.  
“Trunks, sei tu …”
“Senti ti devo parlare : è molto importante.” il tono del Brief era serio.
“Di cosa?” chiese con calma il Son.
“Ho bisogno di un piacere, potresti venire a casa mia stasera?”
“Perché no? Magari ci guardiamo un film, hai sempre quel canale hot? chiese a bassa voce, ma la contentezza del ragazzo svanì all’istante, non appena l’amico riprese a parlare.
“A dire il vero io dovrei uscire con una ragazza, volevo appunto chiederti se potessi rimanere con Bra.” esitò un istante prima di continuare.
“Non posso lasciarla sola: ha solo sei anni e i miei escono e si fermano a dormire fuori.”
Il giovane dai capelli d’ebano sentì cedere le gambe e ingoiò un torrente di saliva.
“Stai scherzando vero?” malgrado lo sperasse intuì che era sincero.
“NOOO! Arrangiati tu con quella peste!” urlò trattenendo la voglia di insultarlo barbaramente.
Trunks sentì la gola secca, il suo entusiasmo svanì come una bolla di sapone.
“Non ti ho mai chiesto niente, ho un appuntamento importante e si tratta solo di un paio d’ore.” spiegò, cercando di essere persuasivo.
Goten piombò nel più assoluto silenzio, aveva lo stomaco sottosopra al pensiero della mocciosa.
Solitamente era lui la vittima preferita dei suoi scherzi e poi era una bambina testarda e viziata.
“Mi dispiace, non posso: non ho esperienza e poi non tengo neanche mia nipote, non vedo perché dovrei…” la strafottenza della voce fece accigliare il figlio di Vegeta.
“D’accordo, ma sappi che da oggi ti puoi scordare il mio aiuto: niente carta di credito in prestito, niente più auto sportiva e …”
Il Son aveva abbassato la testa in segno di resa; come poteva rinunciare a tutti quei privilegi? Un brivido di paura gli fece cambiare opinione.
“Va bene, verrò.” sussurrò mestamente.
“Non ho capito, puoi ripetere?” chiese l’altro, reprimendo a fatica una risata soddisfatta.
“VA BENE, farò compagnia al mostro…cioè a Bra, ma ti costerà caro. Ricorda bene: il mio aiuto, vale in cambio, cinque favori.” sottolineò digrignando i denti.
“Ti aspetto alle venti. Mi raccomando sii puntuale e acqua in bocca: i miei non devono sospettare nulla.” staccò la comunicazione senza lasciare all’ altro ragazzo la possibilità di ribattere, Goten imprecò alzando gli occhi al soffitto.
Sembrava tutto risolto, anche se, dal canto suo, Trunks non si sentiva affatto tranquillo.
Bussarono alla porta e Bra si affacciò sorridendo, mostrandogli il nuovo orsacchiotto.
“Ciao fratellone, ti piace Bughi?” chiese con la sua voce argentina.
Il ragazzo si accucciò alla sua altezza e carezzò la testa del pupazzo.
“E’ bellissimo e sembra anche molto socievole.” lei lo interruppe e lo ammonì severamente.
“Non è vero, mi fa arrabbiare e io lo sculaccio.” con i capelli azzurri che le scendevano sulle spalle, i grandi occhi cristallini e l’atteggiamento deciso, era davvero adorabile.
“Non essere troppo dura con lui.” le consigliò il fratello fingendosi dispiaciuto.
Lei restò in silenzio imbronciata e pensierosa.
“Stasera mamma e papà escono, tu resti con me?” domandò cambiando espressione.
“Eccomi di nuovo nei guai e ora come glielo spiego?” pensò serio.
“Bra, ascoltami, sai mantenere un segreto? la guardò dritto negli occhi e la sorellina annuì.
“Tu sei ancora piccola, ma quando crescerai capirai tante cose. Ecco, vedi, io dovrei …è difficili spiegarti.” imbarazzato, sembrava non riuscisse a trovare le parole giuste.
“Ho capito, devi uscire con una ragazza e io rimango sola!” esclamò lasciandolo sbigottito.
La bambina si diresse sul letto e vi si sedette sopra, stringendo l’orsacchiotto al petto.
“Non preoccuparti: Bughi mi terrà compagnia, non dirò niente alla mamma e al papà.” il fratello l’abbracciò con affetto e si senti in colpa, forse avrebbe dovuto rinunciare.
Il pensiero di Alys però lo fece rinsavire.
“Ecco la sorpresa: non rimarrai sola, perché zio Goten verrà a tenerti compagnia.” spiegò dolcemente sperando di vederla sorridere.
Da principio la bimba sembrò indispettita e non rispose, anzi borbottò una frase incomprensibile.
“Qualcosa non va?” domandò vedendola così seria e pensierosa.
“Goten non mi piace! Mi leggerà la favola e giocherà con me? Io voglio giocare la principe azzurro”  disse a braccia conserte.
“Santissimo Dende, così lui scoprirà cosa faccio di solito io per accontentarla.” pensò il mezzosangue rabbrividendo.  
“Trunks, io vorrei che rimanessi tu con me : Goten è brutto e non sa giocare.” l’ingenuità di quelle parole fu sufficiente a sciogliergli il cuore.
“Ti prometto che lo farà.” mormorò rincuorandola, ma dentro di sé era seriamente preoccupato.  
Non riusciva ad immaginare l’amico con il mantello azzurro e in groppa ad un cavallo di legno scorazzare per tutta la casa.

 

Continua …

 

Wew …ciao! Sono di nuovo io …^_^

Questa fic l’ho scritta un po’ di tempo fa e ho deciso di postarla…

Vi interessa l’idea? Ho già pronto il secondo capitolo e se vi piace la continuo.

Riuscirà il povero Goten a sopravvivere?  E quanti disastri accadranno in quella lunga nottata?

Ciaooo a presto con un nuovo aggiornamento.

VVB.

LORIGETA ^^

 

 

 

 

 

  
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