Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold
Segui la storia  |       
Autore: Shikayuki    26/07/2013    2 recensioni
Dal Cap 1
Mi arresi e uscii allo scoperto, fronteggiando un paio di occhi verde smeraldo incastonati in un volto delicato dalla pelle pallida e le labbra sanguigne e piene.
Il suo sorriso si spense:-Oh mio dio, ma tu sei…-
-Vuoi diventare turnista della nostra band?- non le diedi il tempo di chiacchiere inutili, avevo deciso, e quando Synyster Gates decide nessuno puo’ discutere.
*I capitoli da 1 a 6 sono in revisione, ma non verranno apportate modifiche alla struttura della storia*
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo in revisione!


Pleasure to meet you...




*ROXY’S POV*
-Roxy… Roxy!-
Sentivo una voce che mi chiamava, ma non capivo da quale parte di quel labirinto infernale provenisse. Continuavo a correre in tondo ma tornavo sempre al centro di quel dedalo infinito che sembrava volermi intrappolare. Urla e rumori infernali mi risuonavano tutto intorno, e quella voce sembrava essere l’unica cosa che potessi salvarmi.
Qualcosa di nero e viscido mi sfiorò il braccio e urlai.
-Roxy… Roxanne, svegliati ti prego!-
La voce era tornata, più forte di prima, e sembrava volermi trascinare fuori da quella massa nera che mi stava avvolgendo.
Mi sentivo trascinare lentamente verso l’alto, molto, troppo lentamente, ma almeno quella marmaglia scura adesso mi teneva incatenata a sé solo per le caviglie, anche se la presa si era fatta più salda.
Gridai ancora, un grido d’aiuto e la voce cominciò a chiamarmi ancora più forte.
-Roxy tesoro su, mi stai facendo prendere un colpo!-
Venivo strattonata su e giù, in una lotta senza fine e non ne potevo più, piangevo e imploravo, ma la situazione non cambiava.
Finalmente delle note risuonarono nell’aria, una melodia conosciuta, e un paio di occhi di un marrone caldo entrarono nel mio spazio visivo. Non so perché ma seppi che ero salva.
-Oh mio dio, era un incubo!- fu la prima cosa che riuscii a dire appena fuggita da quell’incubo infernale, prima di scoppiare a piangere per aggiungere le gocce salate che mi colavano dagli occhi a quelle del sudore che mi imperlava tutto il corpo.
I singhiozzi mi scuotevano la schiena ma fortunatamente venni subito abbracciata dalla mia coinquilina.
-Roxy tesoro, non riuscivo a svegliarti e tu gridavi spaventata mentre ti dibattevi, mi stava prendendo un colpo! Per fortuna ti sei svegliata!-
-Ali, era un incubo bruttissimo, mi aveva presa, mi teneva stretta, non voleva lasciarmi.- singhiozzai in preda ad una crisi isterica bella potente.
-Oh Roxy, tu e i tuoi incubi! Devi stare più serena, te l’ho detto no?-
Continuò a cullarmi mormorandomi paroline di conforto finché i singhiozzi si acquietarono e il mio respiro tornò quasi regolare.
-Su tesoro, adesso fatti una doccia e vestiti mentre io preparo la colazione, tra un’ora devi essere a scuola!- -No, non lasciarmi!-
La afferrai ancora più forte e la tenni stretta, sentendo il panico tornare in me. Lei si districò dolcemente dalla mia presa assassina e recuperò la mia chitarra dal suo supporto nell’angolo della camera, porgendomela.
-Ecco tesoro, la solita cura non fa mai male!-
Mi rassegnai all’evidenza e mi concessi di strimpellare una canzone, l’unica cosa che mi faceva tornare nei binari in quei casi.
Finalmente mi calmai del tutto e così mi diressi in bagno, mi feci una doccia veloce e mi vestii con accuratezza: avevo lezione con i bambini quel giorno, non potevo presentarmi con troppa pelle nuda.
Optai per i pantaloni di pelle, gli anfibi e una camicetta bianca morbida con un bustino petrolio, legai i miei lunghi capelli neri in una coda laterale e mi guardai allo specchio: sobria e particolare allo stesso tempo, poteva andare.
Andai in cucina e trovai la colazione già pronta, la solita colazione dopo incubo, ovvero pancakes con marmellata di fragole e panna e un cappuccino con tanta schiuma. Abbracciai stretta Alice per ringraziarla silenziosamente come sempre del suo supporto, poi spazzolai la colazione e corsi al lavoro, non prima però di aver recuperato la mia splendida Schecter, proprio identica a quella di LUI.
Fortunatamente non c’era molto traffico e riuscii ad arrivare a scuola giusto in tempo, prendendo posto sulla sedia da insegnante giusto appena prima che la campanella suonasse.
Insegnavo in un conservatorio di alto livello, da lì uscivano solo grandi musicisti e io mi sentivo onorata, a soli venticinque anni a potervi lavorare come insegnante.
-Buongiorno ragazzi!- dissi sorridendo alla mia classe.
-Buongiorno signorina Mason!- risposero in coro i miei cinque alunni.
-Nono ragazzi, come ho detto che dovete chiamarmi?- era già una settimana che gli facevo lezione, ma ancora erano intimoriti dalla mia figura, in fondo avevo sostituito quella iena della signora Smith… non potevo stupirmi più di tanto del loro terrore verso la figura dell’insegnante.
-Roxy!-
-Bravissimi! Adesso però iniziamo la lezione, dobbiamo finire quelle tecniche di arpeggio che stavamo vedendo l’altra volta…-
L’orario di lezione passò in fretta e in men che non si dica mi ritrovai già alla pausa pranzo e ciò voleva dire due ore di auditorium tutto per me.
Recuperai la mia amata chitarra (per fare lezione utilizzavo un’acustica in dotazione dalla scuola) e sfrecciai verso l’auditorium sgranocchiando al volo un panino. Quando arrivai attaccai la chitarra e subito venni sommersa dalla magia.

*BRIAN’S POV*
Era tutta la mattina che i ragazzi mi trascinavano in giro a caccia di un degno chitarrista in grado di sostituire Zacky, che nel pieno della crisi dei trent’anni aveva deciso di prendersi questo tour sabbatico per dedicarsi solo ed esclusivamente alla sua linea di moda e alla sua vita privata.
Quando me lo aveva detto ero rimasto sconcertato e vedevo la fine degli Avenged Sevenfold, come avrei fatto a suonare senza di lui?
Prima la morte di Jimmy, poi l’abbandono di Zacky proprio adesso che il cd era bello e pronto per essere rilasciato… vedevo un futuro nero all’orizzonte.
-Bri, hey Bri!-
-Uhm… si, cosa?- Matt mi aveva bruscamente riportato alla realtà con il suo vocione.
-Niente, dicevo solo che forse il migliore che abbiamo visto fino ad adesso era il terzo, quello con il ragno tatuato sul collo… Christian se non sbaglio…-
-Uhm si, hai ragione, non era male…-
In realtà mi avevano fatto tutti schifo, erano tutti chitarristi mediocri e si sentiva che avevano imparato i pezzi solo per poter passare il provino e avere finalmente la chance di diventare famosi. Avevo bisogno di avere accanto qualcuno che suonasse con il cuore, altrimenti non sapevo dove mettere le mani.
Adesso eravamo in macchina, diretti verso il conservatorio nel quale avevo studiato da piccolo perché giravano voci che li ci fosse uno dei migliori chitarristi di tutta la scena musicale della California.
Non nutrivo molte speranze, ma andare a vedere non costava nulla e poi mi faceva sempre piacere rivisitare i luoghi in cui ero cresciuto musicalmente.
-Bri, ho fame, dici che sua signoria ci permetterà di mangiare prima che troviamo un nuovo chitarrista o dovremmo digiunare a vita?-
E così anche il piccolo Johnny era abbattuto e senza speranze. La situazione si faceva critica, dato che lui era quello che tirava sempre avanti con il sorriso.
-Tranquillo JC, sicuramente potremmo mangiare al conservatorio… sarà come tornare ai tempi della scuola!-
-Speriamo bene!-
Diedi un’occhiata ad Arin che sembrava ancora più abbattuto di me, trascinato in giro senza motivo apparente e tutto depresso in un angolo della macchina e poi tornai ad osservare lo scorrere delle strade fuori.
Finalmente dopo una mezz’ora interminabile arrivammo al conservatorio su Hollywood Boulevard, LA.
Controllai l’orologio e segnava mezzogiorno e mezza, quindi dedussi che era ora della pausa pranzo, e se le cose non erano cambiate a quell’ora erano tutti in mensa e l’auditorium era libero.
Schizzai giù dall’auto non appena parcheggiò, recuperai la mia amata chitarra dal bagagliaio (la portavo sempre dietro) e corsi verso l’auditorium, gridando a degli alquanto sconcertati Avenged Sevenfold, che non ci stavano capendo nulla:-Ci vediamo alle due fuori dalla mensa!-
Quando frequentavo aspettavo l’ora di pranzo per poter sgattaiolare indisturbato nell’auditorium e suonare fino alla fine della pausa, muovendomi sul palco come fossi una rockstar… beh, i miei sogni si erano avverati.
Appena arrivato alla porta sentii le note di una canzone a me molto familiare, così decisi di aggirare l’auditorium ed entrare dal retro, per non farmi scoprire e poter osservare indisturbato quel musicista che dal suono perfetto sembrava quasi… me.
Arrivai nel backstage del palco e mi affacciai da una delle tende laterali e vidi una ragazza saltare sul palco suonando una chitarra identica alla mia con una maestria inaudita, sembrava le avesse scritte lei quelle canzoni. Ogni tanto si avvicinava al microfono e cantava qualche strofa con una voce femminile ma allo stesso tempo bella aggressiva.
Presto arrivò il momento dell’assolo e io feci un sorrisetto: sicuramente avrebbe fallito.
Invece mi stupì, non sbagliò nulla dell’assolo, anzi, le sue dita si muovevano con una precisione assurda, mentre i suoi occhi restavano chiusi e il suo corpo si muoveva preso dal ritmo.
-Sometimes I don’t know why we’d rather live the die, we look up towards the sky for answers to our live, we may get some solutions but more just pass us by, don’t want your absolution ‘cause I can’t make it right!-
Oltre a suonare come se la chitarra fosse un suo organo vitale, la ragazza sapeva anche cantare meglio del nostro adorato Shadows, un vero portento.
Decisi di metterla alla prova, così attaccai la chitarra senza farmi notare (comunque non mi avrebbe notato tanto era presa) e mi misi in attesa della canzone successiva.
Finì Bat Country, fece un piccolo assolo improvvisato, forse mentre sceglieva la canzone e attaccò con The Beast And The Harlot.
Subito la ripresi, restando nascosto dietro il sipario, osservandola da un piccolo spiraglio: non si scompose più di tanto e continuò a suonare come se nulla fosse successo.
Subito pensai che non si fosse accorta di nulla, ma a fine canzone un sorriso le si dipinse sul volto pallido e i suoi occhi vagarono proprio nella mia direzione.
-Se c’è un sevenfoldist nascosto lì dietro è pregato di presentarsi!-
-Facciamo prima un’altra canzone e poi esco, ok?- proposi. Mi piaceva quel gioco, perché finirlo troppo presto?
-Uhm… ok, scegli tu suonatore misterioso!- rise dolcemente continuando a far vagare lo sguardo curioso.
-Qualsiasi cosa?-
-Hai carta bianca!-
-Perfetto!-
Coraggiosa la ragazza a sfidarmi.
Decisi di andarci giù pesante e optai per una canzone del secondo album, Eternal Rest.
La distrassi giocando un po’ con la chitarra, ma era un osso duro e riuscì a venirmi dietro, allora senza alcun preavviso attaccai la canzone passando al ritornello senza tante cerimonie. Non fece una piega.
Continuai a farle dei tranelli e lei continuava a resistere e a tenermi testa, così, dopo dieci minuti di bastardate decisi di arrendermi e chiusi con un piccolo assolo. Lei mi seguì a ruota e tutto tacque.
-Bene, ti sei divertito abbastanza, adesso vieni fuori Mr Chitarrista Folle?-
Mi arresi e uscii allo scoperto, fronteggiando un paio di occhi verde smeraldo incastonati in un volto delicato dalla pelle pallida e le labbra sanguigne e piene.
Il suo sorriso si spense:-Oh mio dio, ma tu sei…-
-Vuoi diventare turnista della nostra band?- non le diedi il tempo di chiacchiere inutili, avevo deciso, e quando Synyster Gates decide nessuno puo’ discutere.



*Mary's sproloquio time*

Ebbene si, questa scassa cavolo adesso se ne spunta anche con una long nel vero senso della parola! *si sente il coretto di gente esasperata* Lo so che rompo, ma questa ff se ne stava a fare la muffa nel mio pc circa da maggio, implorando di essere ripresa e pubblicata, così, eccomi qui e vi chiedo umilmente perdono!XD
As always sto sproloquiando no sense, quindi in attesa di commenti (positivi o negativi che siano), mi impegnerò a tapparmi la bocca, sperando di trovare qualcosa di intelligente da dire!XD

Un bacio e alla prossima (I hope!),
Mary

  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold / Vai alla pagina dell'autore: Shikayuki