27/07/2013
9 recensioniGocce di pioggia e volo tra la luna e le stelle
(Pow Shadow)
Pioggia.
L’unica compagna che in questo momento non mi aspettavo di vedermi mentre mi incammino lungo un percorso arido e deserto.
Mi guardo intorno stando attendo a dove mettevo i piedi, visto che il terreno era scivoloso.
I miei pensieri mi spingono a vederti li, che brancolavi nel buio di quella sera acquosa, con quegli occhi viola che ti ritrovi, guardandomi e scontrandoti con i miei, rossi come il fuoco.
Eri candida e leggiadra con quella tua tuta nera come la notte più oscura.
Resto a fissarti.
Attimi di silenzio.
Il tempo non cessava di far piovere.
Era perfetto anche con quel clima piovoso.
Non potevo avere momento perfetto per guardarti.
Mi avvicino, non facendo notare la contentezza della tua presenza in quel luogo astio dal mondo intero.
Il cuore non ne voleva sentire di cessare, perché stava a palpitare in base a quello che provavo.
Ti amo, ma non so se dirtelo o meno.
Il ricordo di Maria che muore si congiunge con quello in cui ti incontro la prima volta.
Due anime divise siete voi due, ma che avete incontrato me e vi siete fatte attirare, con la sola differenza che una di voi è morta nel tentativo di salvarmi.
Questo non potrò mai e poi mai dimenticarlo.
Quel gesto, quel dolce e tenero gesto di una ragazza bionda, la mia diciamo sorella Maria, mi ha permesso di vivere tranquillamente, anche se molto spesso mi capita di dovermi battere con robot inventati da Eggman.
Ora ho capito che devo dirtelo.
Lo voglio rendere unico nel mio essere.
“So cosa devo fare” Gli dissi.
“Allora fallo, so che lo desideri anche tu” Mi disse lei.
L’emozione che avevamo tutti e due ci fece divenire rossi sulle guance mentre io l’attiravo a me lentamente.
E fu così che lo feci, la baciai.
Fu un attimo che pareva un secolo.
Le mie labbra unite alle sue rendevano il momento davvero magico e affascinante.
Nessuno dei due voleva staccarsi dall’altro, ma dovevamo, altrimenti l’aria nei polmoni non poteva arrivarci.
Ebbe a finire con un sorriso, poi nulla.
Lei se ne andò, lasciandomi pensieroso su quello che ho appena fatto.
(Pow Rouge)
Il sangue mi ribolliva ancora mentre volavo per aria, senza contare le gocce d’acqua che mi cadevano in faccia, facendo aderire di più la mia tuta.
Me l’aggiustai, perché stava per intravedersi il seno a furia di smuovermi con quel vento repentino che mi ritrovavo.
Mi toccai le labbra mentre avanzavo sempre più su.
Il suo tocco sembrava una brace ardente che mi infiammava la bocca, era indescrivibile tutto ciò che avevo provato.
Una gioia come quella non mi era capitata nemmeno nei miei sogni più belli.
Questo era stato una cosa che desideravo da tempo, ma che non ho avuto il coraggio di fare.
Certo, lo provocavo, ma non al punto da chiedergli di baciarmi.
Sto li a riflettere su cosa mi era venuta per la testa che arrivo sopra le nuvole, dove la pioggia non batteva.
Un panorama da togliere il fiato mi venne davanti.
La luna era bellissima e le stelle erano più luminose di quanto apparissero di solito.
Tutto era perfetto.
Tutto era stupendo.
Tutto era straordinario.
E mentre volo con agilità chiudo gli occhi, restando ad ascoltare il suono del vento e il profumo intenso che Shadow mi ha regalato con quel contatto.
Fine