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Autore: S n o w    27/07/2013    3 recensioni
Allora, allora allora...
ieri ho ascoltato questa canzone che mi ha letteralmente colpita, ed ammetto che il testo mi ha parecchio ispirata a creare un'altra One-Shot sulla mia coppia preferita. Comincio col dire che amo il fatto che vi siano due parti che animano Ghish, il cuore che lo spinge al dolore verso Ichigo. E la ragione che invece lo costringere ad arrendersi, in quanto questo amore che lui continua ad immaginare non potrà mai essere soddisfatto nella realtà.
Aggiungo inoltre che è da tempo che volevo dedicare qualcosa a delle scrittrici di questo fandom, purtroppo la prima volta che lo feci, uscì come storia una merd....ina da dedicare e adesso voglio rimediare ai miei errori.
Quindi dedico questa storia a:
Salice_ (alla quale mi sto ispirando per una raccolta di drabble per un altro fandom)
MewSisters
MewGemelline
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kisshu Ikisatashi/Ghish
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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ascoltate la canzone a cui mi sono ispirata e buone lettura: Cliccate qui

Roads Untraveled



La sua mente aveva ancora impressa l'oscurità dell'ebano di una notte vuota.  
Le sue pupille ancora riflettevano la sua immagine riflessa nel vetro di quella finestra che lo teneva fuori, solo.
La sua pelle sembrava ancora percepire il dolore dei vetri che s'infrangevano contro il suo corpo.
Le sue mani percepire quegli aguzzi frammenti nella carne...
La camera era completamente deserta, il letto ancora ben rifatto. Nessun suono proveniva da quella piccola abitazione, se non il vento che trapelava freddo oltre la finestra ormai distrutta.
Strano si ritrovo a pensare, mentre i suoi occhi circospetti cercavano automaticamente la sua Koneko-chan.
Le sue dita cingevano con la solita fermezza i suoi vecchi Sai, mentre la sua mente di già elaborava un piano alquanto semplice per sorprenderla con un agguato, che gli avrebbe permesso di portarla via con sè.
Lentamente si muoveva all'interno di quello spazio assai ristretto, cercando di farsi aiutare dalle luce delle stelle che si rifletteva sui vetri a terra.
In poco tempo raggiunse il corridoio superiore, con passo molto calmo e silenzioso. Come in cerca di scovare le prove di una persona ancora presente in casa.
Notò molto facilmente che non vi si riflettevano luci dal piano inferiore e che nessuno probabilmente occupava l'abitazione.
Un piccolo peso che lo tormentava all'interno si dissolse con grande rapidità, e la spavalderia che tanto lo caratterizzava sembrò resuscitare.
Con tranquillità lasciò la presa dalle sue armi, cercando di riflettere ancora su cosa fare prima del ritorno di Ichigo.
Ritornò piano in camera sua, ispirando a pieni polomi il forte odore che tanto lo faceva andare su di giri; e mentre quel ricco aroma gli penetrava le narici, le immaggini di alcune sue foto lo scorsero sorridenti dalla parete.
Il suo sorriso così ben messo, sembrò mandarlo in confusione. Lui adorava fin troppo vederla in difficoltà davanti a lui, ma ben presto capì di adorlarla ancora di più quando gli sorrideva. Anche se la cosa era fin troppo rara.
- Tu non potresti mai farla ridere
Una qualche voce prese vita nella sua testa.
- Mai.
Strani pensieri gli scossero il morale. Le immagine del suo volto sempre pieno di tristezza, paura, orrore cominciarono a scavare all'interno dei suoi pensieri, riportando alla luce ricordi fin troppo vicini e che perduravano ancora nel presente.
Le sua lacrime, i suoi lamenti non lo divertivano più da tempo. Il suo unico pensiero è che a lei non fosse fatto del male. Nè da Pie, nè da Profondo Blu. Lei non avrebbe più dovuto patire, lui l'avrebbe protetta.
- Lei ha già uno che la protegge
Quella voce riprese il suo diagolo, diventando sempre più intensa e irremovibile.
- Il cavalierie...
L'immagine dell'amato Aoyama risvegliò quel vecchio mostro indomato che ancora nutriva rancore dall'interno. La tentazione di distruggere il suo viso, le sue stupide espressioni, i suoi sentimenti senza valore.
La voglia cominciò a divorarlo, mangiandolo pezzo per pezzo, infiammando ogni subdolo pensiero di vendetta.
Ghish non riuscì a trattenere un ringhio lungo e risonante; quanto avrebbe voluto che i suoi Sai assaggiassero la sua carne, lentamente e dolorosamente.
Nonostante ciò, il fuoco incontenibile che lo consumava, sembrò essere d'improvviso spento alla vista di una foto posta sulla scrivania accanto.
C'era la sua Koneko-chan dentro quella cornice, e sorridiva. Sorrideva come mai aveva fatto nei suoi più preziosi ricordi.
Le sue labbra morbide increspate, scoprivano quella dolce espressione che lo portava in estasi.
Le suei iridi erano molto più luminose e vive, mentre un leggiadro colorito rosso dipingeva le sue gote.
Mai avrebbe immaginato di vederla così, accanto a lui. Nemmeno nelle sue utopie più coinvolgenti.
Il suo sguardo si distolse da quell'immagine così perfetta e ricadde sul perchè di quella felicita così pura e spontanea: Aoyama-Kun.
Il bel ragazzo la stringeva delicatamente, posando in bella mostra di fronte all'obiettivo.
Nel vedere quell'insieme, il suo cuore sembrò squartarsi in tante parti quante le cellule che lo costituivano.
le sue mani presero quella foto, rimuovendola dall'apposita cornice, e si dissolsero nell'atmosfera pochi secondi più tardi.
D'improvviso quell'immagine non era più costernata dall'oscurità di quella stanza, ma dalle mille luci dei palazzi, al di sopra di uno dei più alti grattacieli di Tokyo.
L'orgoglio che lo accompagnava soffocava tutte le lacrime che gridavano una fuga da quelle gemme d'ambra quasi socchiuse.
Il dolore lo stava letteralmente uccidendo, momento dopo momento. Il suo cuore sembrava esser deceduto solo pochi secondi prima.
I suoi respiri non sembravano riempirgli nemmeno i polmoni: si sentiva soffocare! Morire dentro.
- Non piangere per delle strade mai percorse. Non piangere per delle vie lasciate alla solitudine
Quella voce ricominciò a prendere vita dentro la sua testa e dentro il suo cuore ormai immobile.
Perchè oltre ogni curva c'è solo una lunga e cieca fine.
Quel tono risuonava assai persuasivo in quei momenti, lo ammaliava pian piano da tutto quel patire che lo attanagliava.
- E' il peggior dolore che abbia mai conosciuto! esclamò quell'altra parte di sè che ancora trovava nutrimento in Ichigo.
- Non lasciare che il tuo cuore rimanga straziato, lascia solo che i tuoi errori passino oltre.
L'immagine che ancora teneva stretta tra le dita, lo privava di quella poca razionalità che ancora si ostinava a rinfacciare i suoi sentimenti per quella ragazza.
- Perchè l'amore che hai appena perso, non valeva il suo costo. Ed un giorno sarai lieto che tutto sarà finito.
A quelle parole il suo cuore sembrò riprendersi il fiato perduto, e ravvivarsi pian piano, come appena scosso da un defibrillatore.
- Non piangere per delle visioni mai viste.
Il suo cervello cominciò a riaccogliere il sangue che il cuore adesso pompava.
- Forse il tuo amore non finirà mai, ma se hai bisogno di qualcuno come amico, io sono qui...
I suoi occhi combattevano con quelle ostinate goccie salate che lievemente fuoriuscivano per poi riversarsi sulla morbida pelle diafana, ma il suo cervello ricominciò a funzionare correttamente adesso. Finalmente era libero di ragionare!
Pensieri frenetici si raccolsero e lui finalmente capiva: Ichigo non era sua!
Non lo sarebbe mai stata.
Lui non poteva essere amato da lei.
Forse il suo cuore era fin troppo ricolmo di amore, ma lo concentrava solo su di una persona.
Lei preferiva conservare i suoi battiti per un altro. Non ne voleva sprecare per un essere come lui.
Come lui...
Un alieno...
Un alieno che provava sentimenti,
Sentimenti troppo forti ed incisivi,
Incisivi a tal punto da metterle paura.
Le ultime lacrime caddero al suolo espandendosi in scure macchie d'acqua riverse a terra. Ghish le guardò ancora scosso, ma decisamente con un animo più leggero rispetto a prima. L'atmosfera parve perdere peso e l'aria parve quasi più fresca ed eterea.
La respirò intensamente, fondendosi con essa per una delle ultima volte su quel pianeta.
Ormai aveva deciso. Anzi, la moira (il destino) aveva deciso al suo posto. Radicalmete.
- Ti amo, ma.... Addio Koneko-Chan!

Angolo Autrice:
Non so se sia decente o meno, però appena ho sentito quella canzone ho dovuto scrivere a tutti i costi, comunque voglio dedicare questa piccola O-S. a:
Salice_
MewSisters
MewGemelline
Probabilmente non arriva nemmeno a metà dei vostri capolavori che ancora rileggo, ma almeno mi sono messa d'impegno. Grazie per le vostre FF, sono meravigliose!

  
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